E MINA MI FECE RISCRIVERE "ANCORA ANCORA ANCORA" – CRISTIANO MALGIOGLIO RACCONTA LA GENESI DEL BRANO CHE NELLA VERSIONE REMIX DI MARK RONSON E’ STATA SCELTA DA GUCCI COME COLONNA SONORA DELLE SFILATE ALLA SETTIMANA DELLA MODA DI MILANO – "SCRISSI UN BRANO 'IO TI AMO DA ALLORA' E DIEDI A MINA IL TESTO. A LEI NON PIACQUE: 'FATTELO FRITTO!' MI DISSE. MI DIEDE 24 ORE PER CAMBIARLO. TORNAI A CASA DISPERATO. SUONO’ IL TELEFONO, ERA LA VOCE DI UN MIO VECCHIO AMORE CHE MI CHIESE...” - VIDEO
Giusy Cascio per “Tv Sorrisi e Canzoni” - Estratti
Nelle radio impazza “Ancora ancora ancora – Mark Ronson remix”, la versione del celebre produttore e dj inglese del mitico brano portato al successo da Mina nel 1978 e scritto da Cristiano Malgioglio.
Una hit senza tempo che, reinterpretata musicalmente da Ronson, è stata scelta dalla casa di moda Gucci come colonna sonora delle sfilate all’ultima settimana della moda di Milano.
«E così è diventata un successo planetario, sensualissimo» dice Malgioglio, che sul brano ha delle rivelazioni esclusive da fare a Sorrisi...
Cristiano, lei è entusiasta della cover di Mark Ronson, molto moderna. La trova rispettosa dell’originale, con il suo testo e la musica di Gianpietro Felisatti e l’arrangiamento di Alberto Nicorelli?
«Estremamente rispettosa. Mark Ronson ha saputo colorare una melodia già bellissima e struggente rendendola ancora più coinvolgente con una ritmica meravigliosa. Ha reso il brano maestoso. Ma nel mondo lui è il numero uno degli arrangiatori».
Quindi lo conosceva già? Magari siete anche amici?
«Lo conoscevo di nome, di fama. Perché Ronson ha lavorato con grandi artiste: Amy Winehouse, Britney Spears, Christina Aguilera, Beyoncé, Lady Gaga, e Miley Cyrus... Tante volte in passato ho pensato che sarebbe stato bellissimo che fosse lui a remixare un mio pezzo. Il destino ha esaudito un mio grande desiderio. E chissà, magari adesso avremo l’occasione di incontrarci e diventeremo amici».
Che effetto le fa sapere che il brano è stato scelto da Gucci come colonna sonora per le sue sfilate?
«Sono felicissimo, perché adoro la moda e da sempre amo sperimentare, giocare con gli abiti e divertirmi con i look stravaganti. I miei stilisti di riferimento, fin dagli Anni 70 e 80, sono stati il giapponese Kansai Yamamoto e il francese Jean-Paul Gaultier. Grazie alla sfilata di Gucci, anche Julia Roberts si è incuriosita e ha apprezzato il remix di Ronson: “Di chi è questa splendida voce?” si è chiesta. E ora anche i ragazzi più giovani, compresi gli stranieri, cantano Mina grazie a una mia canzone di 45 anni fa».
Ma com’è nato il testo di “Ancora ancora ancora”? Ci racconti tutti i dettagli.
«È una storia bellissima e molto travagliata, a dire il vero. In quel periodo io avevo scritto un brano per Mina che mi sembrava perfetto. Mi ricordo ancora il nostro incontro, aveva un vestito bianco a fiorellini e una pelle bellissima, bianchissima. Era stupenda, soprattutto grazie alla sua risata inconfondibile e contagiosa.
La canzone si intitolava “Io ti amo da allora” e avevo dato a Mina il testo che ho il piacere di pubblicare adesso su Sorrisi, come regalo per i vostri lettori. Peccato che a Mina non piacesse: “Fattelo fritto!” mi disse. Desiderava qualcosa di molto più sensuale da cantare sul palco della Bussola (storico locale a Marina di Pietrasanta, in Versilia, ndr)».
Quindi?
«Quindi Mina mi diede 24 ore di tempo per portarle un testo nuovo. Sono tornato a casa disperato per la sua bocciatura, per quel rifiuto. Ricordo che mi misi a piangere. Non sapevo proprio da che parte cominciare. Ero chiuso in cucina, a mangiare grissini e parmigiano, mi sembrava di non avere più idee».
E invece?
«E invece a un certo punto suonò il telefono, in modo... insistente. Io all’inizio non volevo rispondere, perché poteva essere una delle mie amiche cantanti famose che rompeva le scatole in quel momento difficile. Poi invece ho pensato alla mia povera mamma, che era lontana, in Sicilia: “Magari è lei”, mi sono detto. E ho alzato la cornetta con la tachicardia rispondendo non “pronto?” ma “mamma?”».
Era davvero lei, la signora Carla, la sua mamma?
«No, non era lei. Era un’altra persona, che conoscevo benissimo. Sono rimasto pietrificato: ho sentito la voce di un mio vecchio amore, la storia più bella della mia vita che era finita sei mesi prima. E con un sussurro mi ha chiesto: “Ma tu, mi ami ancora?”. Io gli ho risposto di sì. E di nuovo, quella sua voce: “Dimmelo ancora, ancora, ancora”. E in un istante è stato di nuovo l’amore più straordinario, passionale e fortissimo di sempre».
Quando ha messo giù il telefono che cosa è successo?
«Ho mollato il parmigiano e i grissini e ho scritto il testo di “Ancora ancora ancora” in due minuti. L’ho portato alla casa discografica di Mina in tempo, l’indomani, anche in meno di 24 ore. Era struggente, proprio come voleva lei. L’ho capito dai suoi occhi che mi sorridevano. Il resto è storia».
L’ha mai rivisto, all’epoca, quel suo grande amore?
«Certo che l’ho rivisto, ma come tutte le cose belle poi la relazione è finita, tempo dopo».
Ma oggi quale altra artista potrebbe cantare “Ancora ancora ancora”?
«Anni fa Liza Minnelli mi ha confidato che l’avrebbe cantata volentieri. Le sarebbe piaciuto farne un duetto insieme con Mina. Ma loro non si sono incontrate. Oggi? Servirebbe una voce possente, un po’ “sporca”: a me non dispiacerebbe Anastacia».
Voci italiane?
cristiano malgioglio foto di bacco
«Non vedo artiste adatte. Se fosse ancora in vita, Giuni Russo sarebbe perfetta, la sua voce era unica».
(...)
IL PRIMO TESTO BOCCIATO DA MINA: IO TI AMO D’ALLORA
Sono notti che ti aspetto
Con chi stai maledetto tu
Questo amore è così incerto
L’ho vissuto allo scoperto, sì
So che l’altra sta godendo
Mentre io sono a pezzi, qui
Sento addosso il tuo sudore
e quel bacio pieno di dolore perché...
Io ti penso d’allora Nel mio letto d’allora Che momenti allora Eri mio allora
Se dormivi allora
Ti guardavo allora
Non mi sentivo sola
Eri la vita allora...
Devo uscire, devo andare
Devo solo dimenticarti, si
Ti ho amato maledizione
ero solo la tua seduzione per te
lo ti penso d'allora
Nel mio letto d'allora
Che momenti allora
Eri mio allora
Se dormivi allora
Ti guardavo allora
Non mi sentivo sola
Eri la vita allora.
LA VERSIONE DEFINITIVA APPROVATA E CANTATA DA MINA
Se vuoi andare ti capisco
se mi lasci
cristiano malgioglio foto di bacco (2)
ti tradisco, sì.
Ma se dormo sul tuo petto
di amarti io non smetto no, no, no
Tu stupendo
sei in amore
sensuale sul mio cuore, sì
se poi strappo un tuo lamento
è importante questo mio momento solo perché...
Io ti chiedo ancora
il tuo corpo ancora
le tue braccia ancora
di abbracciarmi ancora
di amarmi ancora
di pigliarmi ancora
farmi morire ancora
perché ti amo ancora.
Confusione è la tua mente quando ama completamente, sì, con le sue percezioni
mette a punto le mie
[inclinazioni
solo perché...
Io ti chiedo ancora
la tua bocca ancora
le tue mani ancora
cristiano malgioglio mi casa es tu casa.
sul mio collo ancora di restare ancora consumarmi ancora perché ti amo ancora ancora ancora ancora.