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DI MINA NON SI BUTTA VIA NIENTE – NETFLIX HA PRONTO UN DOCUMENTARIO SU MINA: I FILMATI SONO TRATTI DA CENTO ORE DI GIRATO INEDITO RISALENTE AL 2001 QUANDO L'ALLORA 60ENNE ACCETTÒ DI ESSERE RIPRESA NEL SUO STUDIO A LUGANO –  IL FIGLIO MASSIMILIANO PANI, CHE È ANCHE SUO PRODUTTORE E PORTAVOCE UFFICIALE, CONFERMA L'INDISCREZIONE E ATTACCA LA RAI… - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Mattia Marzi per “il Messaggero”

 

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LA PIATTAFORMA Mina si prepara ad attraversare l'oceano senza aver bisogno di prendere un aereo (figurarsi se a 82 anni, quarantaquattro dei quali passati lontana dalle scene, la signora Mazzini è disposta a lasciare il suo buen retiro di Lugano). Lo farà attraverso un film documentario che entro la fine dell'anno arriverà in streaming, distribuito quasi certamente da Netflix negli oltre 190 paesi raggiunti dalla piattaforma.

 

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Il figlio Massimiliano Pani, che è anche suo produttore e portavoce ufficiale, non conferma l'indiscrezione legata all'accordo, ma garantisce che l'ambizioso progetto è in dirittura d'arrivo: «L'uscita sarà un evento. Questo documentario permetterà al pubblico di tornare a vedere Mina in faccia. E non solo per pochi secondi. Sarà un'operazione mastodontica simile a quella fatta da Peter Jackson con i Beatles per Get Back».

 

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I filmati che comporranno il documentario, che non ha ancora un titolo, sono tratti da cento ore di girato inedito risalente al 2001, l'anno in cui l'allora 60enne cantante accettò di essere ripresa nel suo studio a Lugano: da quelle sessioni fu tratta una clip che fu trasmessa sul portale di Wind facendo registrare 20 milioni di contatti: un record, per l'epoca e il dvd Mina in studio.

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«Per cinque giorni riprendemmo tutto quello che fece Mina in sala d'incisione, insieme ai suoi musicisti, ma di tutto quel materiale pubblicammo solo una piccolissima parte. È un racconto completo, che ritrae non solo dell'artista, ma anche la donna. Rivelerà aspetti inediti della sua quotidianità: sarà come trascorrere cento ore accanto a lei», anticipa Pani. (…)

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