volodymyr zelensky

IL MONDO HA VOGLIA DI ZELENSKY - LA SERIE TV “SERVITORE DEL POPOLO”, IN CUI INTERPRETAVA UN PROFESSORE DI LICEO CHE DIVENTAVA PRESIDENTE, È UN SUCCESSO CLAMOROSO IN TUTTO IL MONDO. IN GRAN BRETAGNA “CHANNEL FOUR” GLI HA DEDICATO UNA SERATA INTERA. IN GRECIA TRASMETTONO UNA PUNTATA OGNI SERA. E IN ITALIA? LA SOCIETÀ CHE HA I DIRITTI DEL PROGRAMMA DICE CHE “NON CI SONO RICHIESTE CONCRETE, MA STIAMO TRATTANDO CON…”

 

Angelo Allegri per “il Giornale”

 

volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 3

«Channel Four», uno dei principali canali britannici, gli ha dedicato una serata intera. Lo «Speciale Zelensky» è andato in onda l'altro ieri, domenica: prima un aggiornamento sulla situazione sul teatro di guerra, poi i primi tre episodi, uno dietro l'altro, della sit com che ha reso celebre il presidente ucraino: «Sluha Narodu», letteralmente «Servitore del popolo».

 

 In Francia la stessa serie tv sta contribuendo ai buoni ascolti di Arte.tv, catena digitale franco-tedesca famosa per approfondimenti e documentari: i primi episodi hanno avuto 1,1 milioni di visualizzazioni, l'80 per cento nell'ultima settimana.

 

In Grecia Ant1, per anni primo canale tv del Paese, trasmette una puntata ogni sera. La popolarità e il rispetto guadagnati dal presidente Volodymyr Zelensky si sono trasformati in un boom per lo Zelensky attore. Il risultato è che le catene televisive di mezzo mondo vogliono mettere le mani su «Sluha Narodu».

volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo

 

«In questo momento abbiano in corso una ventina « di negoziazioni», spiega Fredrik af Malmborg, managing director di Eccho Rights, la società di Stoccolma che gestisce i diritti del programma. Tra i contratti appena conclusi c'è quello con Mbc, uno dei principali canali satellitari del mondo arabo.

 

volodymyr zelensky

«Per il momento dall'Italia non abbiamo richieste concrete mentre invece stiamo trattando con le maggiori piattaforme digitali. Una, Netflix per 4 anni è stata titolare dei diritti», spiega af Malmborg. «Da tempo abbiamo rapporti con Kvartal95, la società di produzione fondata da Zelensky. Ci diceva sempre, scherzando, che c'era già un esempio importante di attore diventato presidente, Ronald Reagan. Ma tutto quello che è accaduto dopo ci sembra ancora incredibile. Oggi non si tratta di fare affari e non vogliamo guadagnarci ma cerchiamo di sostenere la battaglia di un popolo».

volodymyr zelensky ballerino fluido 5

 

La società ha appena versato 50mila euro alla Croce rossa ucraina e ha rinunciato ai programmi russi del suo catalogo. La serie «Sluha Narodu» (girata in russo, lingua in cui Zelensky si trova più a suo agio) è andata in onda in Ucraina tra il 2015 e il marzo del 2019, nell'aprile dello stesso anno Zelensky è stato eletto.

 

La vicenda è nota: un professore di storia viene ripreso col telefonino da un suo allievo mentre si scaglia contro oligarchi e politici corrotti. La «tirata» finisce sulla Rete e diventa virale. L'uomo qualunque Vassilj Petrovic Goloboroko diventa presidente e la sua ingenuità spiazza affaristi e mondo politico. Per le ovvie similitudini la sitcom è stata paragonata a un film di Frank Capra, con James Stewart come attore protagonista: «Mr Smith va a Washington». Le critiche erano state positive anche prima che Zelensky diventasse famoso per altri motivi e nei primi episodi non mancano gag divertenti, come una telefonata che il neopresidente riceve da parte di Angela Merkel.

 

volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo

La cancelliera gli comunica che Bruxelles ha deciso di avviare il programma di adesione del Paese alla Ue; Zelensky-Goloboroko ringrazia incredulo da parte di tutto il popolo ucraino ma a quel punto la Merkel confessa che si era sbagliata, in realtà cercava il premier del Montenegro. In Francia non sono mancate le polemiche per una scena in cui Goloboroko, di fronte alla corruzione e alla malafede di molti deputati sogna per un attimo a occhi aperti di entrare in parlamento con due enormi fucili mitragliatori e di falciare i suoi oppositori.

 

VOLODYMYR ZELENSKY COME CHURCHILL

Un ex esponente del Front National Florian Philipot, si è domandato sulla Rete: «Ma siamo proprio sicuri che sia un eroe?». Poi, travolto dai commenti negativi, ha cancellato il post. Una volta eletto Zelensky ha per certi aspetti continuato a comportarsi come il protagonista della sit com. Nel suo discorso inaugurale si è rivolto ai vertici dell'amministrazione pubblica: «Mi piacerebbe che non aveste il mio ritratto nei vostri uffici. Nessun ritratto. Un presidente non è un'icona o un idolo. Piuttosto metteteci le fotografie dei vostri figli. E prima di prendere una qualsiasi decisione guardateli negli occhi».

zelensky in versione ballerino 1volodymyr zelenskyvolodymyr zelensky nella serie servitore del popolo zelenskyvolodymyr zelensky comunicato di volodymyr zelensky sull incendio a zaporizhzhia volodymyr zelensky igor kolomoiskycomunicato di volodymyr zelensky sull incendio a zaporizhzhiavolodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 2

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…