gabriel matzneff vanessa springora

LA VERSIONE DI MUGHINI – ‘’LA PREDILEZIONE DELLO SCRITTORE GABRIEL MATZNEFF PER LE ADOLESCENTI MI SEMBRAVA SCEVRA DA OGNI FORMA DI INSIDIA E DI VIOLENZA. ORA CHE È ARRIVATA QUESTA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI UNA DONNA CHE LO DESCRIVE SPREZZANTEMENTE COME “UN PREDATORE SESSUALE”, CONFESSO DI NON ESSERE LA STESSA PERSONA CHE ERO PRIMA DI LEGGERE…”

mughini

Giampiero Mughini per Dagospia

 

Caro Dago, mai come questa volta sto cominciando a scrivere per te qualcosa di cui non so dove andrò a parare. Non lo so proprio. I fatti. Pochi giorni fa, e a partire da un articolo apparso sul “Corriere della Sera”, noi italiani avevamo saputo che era in uscita a Parigi un libro - “Le Consentement” di Vanessa Springora - la cui autrice svelava con crudo risentimento la relazione che lei quattordicenne aveva avuto con l’allora cinquantenne scrittore francese Gabriel Matzneff, da lei descritto sprezzantemente come “un predatore sessuale”.

 

vanessa springora le consentement

Subito io ti avevo mandato poche righe a esprimerti la mia ammirazione per lo scrittore Matzneff, un’ammirazione che in Francia è largamente diffusa, tanto che ancora nel 2013 gli è stato conferito un importante premio letterario. E del resto uno o due giorni dopo è apparso sul “Foglio” un ulteriore encomio _ dell’uomo e dello scrittore Matzneff  - da parte di Giuliano Ferrara, uno che lo conosce bene perché quando sta a Parigi è un suo vicino di casa.

 

Per quanto mi riguarda, e stando ai suoi libri, aggiungevo che la predilezione di Matzneff per le adolescenti mi sembrava scevra da ogni forma di insidia e di violenza. Scrivevo che Matzneff mi appariva “pulito, pulitissimo dalla testa ai piedi”.

gabriel matzneff 8

 

Ora è arrivata questa drammatica testimonianza di una donna che ha scelto l’arma più letale per trafiggere Matzneff, ossia scrivere un libro, l’andare sul suo terreno, sul terreno dove è stato finora un sovrano. E “Le Consentement” è un gran bel libro. L’ho cominciato a leggere ieri e non l’ho più lasciato sino alla sua ultima pagina, la 206. Confesso di non essere la stessa persona che ero prima di leggere.

 

vanessa springora

No, non che io fossi uno di quei “sessantottini” di cui parla la Springora, gente che ritiene che tutto sia lecito e che è vietato vietare. No, in tutto e per tutto c’è che io ritenevo lecita una relazione sentimentale tra un uomo maturo e un’adolescente, pensavo che una tale esperienza possa essere un arricchimento e dell’uno e dell’altra, un’occasione che la vita offre all’uno e all’altra. Sempre che in una tale relazione non ci sia alcuna costrizione, alcun uso di una forza sia pure simbolica da parte dell’uomo che ha tanti più anni della ragazza.

gabriel matzneff 7

 

E’ esattamente qui che ho preso il libro della Springora come uno schiaffo in faccia. Lei racconta a meraviglia l’incontro della sé stessa quattordicenne e pressoché orba della figura paterna (il padre era quanto di più cialtronescamente assente) con un uomo che ha tutto del seduttore professionale, dalla voce ai gesti al rango in cui è tenuto dalla società letteraria francese.

 

Ci mette niente a salire a piedi fino al sesto piano della cameretta in cui Matzneff vive, e anche quella cameretta zeppa di libri e con un cucinino che sì e no ci puoi far bollire un caffè fa parte della seduzione fulminante che promana da quest’uomo.

gabriel matzneff 4

 

E’ il primo uomo della sua vita, il primissimo, il primissimo in ogni senso dato che il padre non ha lasciato su di lei la benché minima traccia. Solo che per quest’uomo - almeno così pensa la Springora di oggi - quello che conta di “V.” è soltanto la sua età, una delle tante men che quattordicenni che lo attizzano e che lui bracca, è un esercizio ginnico, un’occasione narcisistica ad alimentare il suo fervore sessuale e più tardi la sua scrittura.

gabriel matzneff 6

 

In contemporanea con “V.” Matzneff bracca altre adolescenti, ad esempio una Nathalie con cui lei lo vede abbracciarsi per strada. E questo è niente. C’è ancora che Matzeff lo scrive dappertutto quanto gli siano cari i “culi freschi” dei ragazzi che vivono in quelle Filippine dove lui arriva di tanto. E io confesso che per mia cecità di questi “culi” non mi ero accorto affatto nei sette o otto libri di Matzneff che ho letto e adorato. Chi ha ragione tra me la Springora, che ci ha messo anni e anni a scrostarsi di dosso l’infezione psichica che le ha lasciato questa storia? Non so, non so davvero.

 

gabriel matzneff 5

Adesso in Francia gli editori che pubblicavano gli ammiratissimi libri di Matzneff li hanno ritirati dalla circolazione. Ho pagato 60 euro l’ultimo suo libro appena uscito da Gallimard, ma ancora non mi è arrivato. E’ possibile che gli ritirino quella sorta di “sussidio Bacchelli” con cui riusciva a mangiare una volta al giorno in una delle più celebri brasserie del Quartiere Latino. Persino il minuscolo alloggio in cui vive (e dove non paga affitto) è in forse.

 

vanessa springora

In un’intervista all’ “Express” Matzneff si è rivolto così alla sua amante di un tempo: “Tu lo sai che l’orribile ritratto che fai di me è falso. Tu lo sai che la nostra storia non è stata quella che racconti adesso con tale sprezzo”. Non so, non so davvero. E del resto esiste una verità unica e assoluta di ciò che è accaduto tra due persone 36 anni fa?

 

gabriel matzneff 2

Ps. Il libro della Springora è uscito il 5 gennaio, il padre che per lei non è mai esistito è morto l’8 gennaio. Quando la vita è più romanzesca di un romanzo.

gabriel matzneff

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…