MY TWEET LORD! - A STRIGLIARE L’ESUBERANTE MONDO DEI SOCIAL NETWORK CI PENSA LORD MCALPINE - DOPO CHE LA “BBC” HA ACCUSATO INGIUSTAMENTE IL LORD DI PEDOFILIA, LA NOTIZIA INFAMANTE È RIMBALZATA SUI SOCIAL NETWORK - MA LUI NON CI STA, E ADESSO VUOLE DENUNCIARE TUTTI QUELLI CHE HANNO DIFFUSO L’ACCUSA “CINGUETTANDO” - DA QUESTO POTREBBE DIPENDERE IL FUTURO DELLA REGOLAMENTAZIONE DI INTERNET...

Fabio Cavalera per il "Corriere della Sera"

«Non sono mica dei bar o delle sale da tè dove fra amici si possono dire le cose peggiori e si resta impuniti». Per l'avvocato Andrew Reid, che si è preso l'incarico di farla pagare cara a chi ha coinvolto maldestramente Lord McAlpine nella squallida catena degli abusi sessuali sui minori, è ora di voltare pagina. «Basta coi processi agli innocenti celebrati sui social network». Nel mirino, il legale dell'ex tesoriere conservatore, ha messo Twitter. Ma non è che le altre «piazze» virtuali siano al riparo dalla sua offensiva. Anzi, da temere qualcosa l'hanno pure.

La vicenda che è cominciata con i silenzi e le figuracce della Bbc sul losco passato della star televisiva Jimmy Savile e che si è trasformata in un boomerang clamoroso per l'istituzione televisiva britannica può diventare il grimaldello per regolamentare l'uso di Internet e di quelle utili quanto dirompenti finestre di informazione e intrattenimento che sono appunto le reti sociali.

Niente paura: non ci sono prepotenti censori che stanno pensando di sbattere in galera dissidenti o partigiani di libertà. Solo che la storiaccia della Bbc ha stimolato più di una semplice riflessione: come è possibile impedire che un innocente si ritrovi nella melma e coperto d'infamia perché un giornalista, o frettoloso o smanioso di gloria o in malafede ma poi ripreso da migliaia di «follower» e seguaci, colleghi il suo nome a una violenza, a un'inchiesta senza le necessarie prudenze e verifiche?

A Londra se ne parla parecchio e si sta venendo al dunque, tanto che se ne occupano sia gli uffici del Crown Prosecutor Service, i pubblici ministeri, sia l'Ofcom che è l'authority di controllo sulle società di comunicazione. Però la strada è aperta per allargare il teatro della discussione. Di gogne costruite dal nulla ormai è piena la platea virtuale di mezzo mondo, Italia compresa.

L'avvocato di Lord McAlpine non si è lasciato sfuggire l'occasione e adesso spara bordate a raffica. Con la Bbc l'ha chiusa in fretta: ha preteso le scuse per avere trascinato il suo assistito nel burrone dei sospetti gratuiti e falsi, ottenendo a corredo un risarcimento di 185 mila sterline. Nessuna causa e contanti.

La partita non si è esaurita qui. L'avere diffuso impropriamente via Twitter il nome di Lord McAlpine, accreditandolo come professionista di perversioni, costerà caro a parecchie persone e non soltanto ai giornalisti più incauti. Bensì a tutti quanti si sono cimentati nel rilanciare le prime false notizie sul suo conto.

La lista è lunghissima. C'è persino la signora Bercow, la dinamica Sally moglie dello speaker dei Comuni, il «presidente» dei parlamentari di Westminster, che ai suoi 50 mila fedeli ha dato in pasto il nome di Lord McAlpine con eccessiva disinvoltura.
Occorrerà capire se le scuse pubbliche, chiare, urlate, rilanciate via Twitter e via mass media di ogni genere, basteranno a evitare processi ed esborsi di denaro per riparare le offese.

Lord McAlpine intervistato ha messo in chiaro un concetto semplice: una volta entrato nel tritacarne non ne esci più. «Il marchio che ti affibbiano i social network ti entra nelle ossa e non te lo togli più». Avvocati ed esperti si interrogano: sono sufficienti un messaggio, un tweet, un cinguettio con l'ammissione di colpa e la richiesta di perdono per evitare la condanna? Quasi tutti rispondono che no, la richiesta di clemenza è «un'ammissione di colpa». Al massimo ti regala le attenuanti generiche. Insomma, lo scandalo Bbc-Savile-Lord McAlpine può essere un terremoto per i social network. Al bando i gossip da bar.

 

Lord McAlpine

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...