nicole kidman

“MERITO UN ALTRO OSCAR”. SÌ, AL BOTOX! – NICOLE KIDMAN, GONFIA COME UNA ZAMPOGNA PER LE PUNTURINE DI BOTULINO, SPERA DI METTERE LE MANI SU UNA STATUETTA PER IL RUOLO DI LUCILLE BALL IN "BEING THE RICARDOS": “SONO PASSATI VENT'ANNI. CERTO, MI PIACEREBBE VINCERE, GIÀ SONO CONTENTA CHE SE NE PARLI, ERA DA ANNI CHE NON SUCCEDEVA…” - VIDEO

 

Stefania Ulivi per il “Corriere della Sera”

 

NICOLE KIDMAN

«Sono passati vent' anni. Certo, mi piacerebbe vincere, già sono contenta che se ne parli, era da anni che non succedeva». Quattro candidature agli Oscar, una sola vittoria, The Hours di Stephen Daldry, nei panni impegnativi di Virginia Woolf. Era il 2003. Ma quest' anno Nicole Kidman spera in un bis per un ruolo che, come quello della grande scrittrice, ha accettato con riluttanza, per timore di non farcela.

 

Quello di Lucille Ball in Being the Ricardos di Aaron Sorkin al fianco di Javier Bardem, per cui ha vinto il Golden Globe. Al telefono dalla sua casa australiana, Kidman non fa finta che non le interessi: «Ho dedicato la mia vita al cinema, alla recitazione, a girare il mondo alla ricerca di storie da raccontare, a supportare i registi.

 

NICOLE KIDMAN

È la mia passione, sono stata molto fortunata a farlo per così tanto tempo». Quarant' anni. Ha cominciato giovanissima, in curriculum ha una novantina di film, oltre alla tv e all'attività di produttrice. «Con Aaron e Javier, ci siamo detti: "Siamo arrivati fino a qui, e salteremo dal tetto insieme". Vedremo come va».

 

Sembra essersi divertita parecchio nelle scene brillanti, come quella in cui pigia l'uva. Più commedie all'orizzonte?

«Ne sarei felice. Ora sono in Australia a prendermi cura di mia madre, che non sta molto bene. Sto con mio marito, le mie figlie, non sto lavorando adesso, vivo la mia vita normale. Ma mi piacerebbe tanto fare qualcosa di divertente, è liberatorio.

 

nicole kidman being the ricardos

Quando ho visto il film con il pubblico e li ho sentiti ridere, è stata la sensazione più bella che potessi provare. È qualcosa che non conoscevo bene, faccio più spesso ruoli drammatici. Con la pandemia è ancora più importante. E il nostro film va in profondità, parla di resilienza, ispirazione, capacità di gestire il fallimento e rialzarsi, far nascere un successo da ogni fallimento».

 

Lucille Ball era un'attrice, fondò la sua compagnia di produzione, la Desilu, cercò la quadra tra lavoro e famiglia, aveva un marito musicista. Le suona familiare?

nicole kidman the interpreter

«Mi sono sorpresa nel trovare così tante cose in comune con lei, in cui potermi immedesimare tra vita privata e carriera. È stata una pioniera, non c'erano molti comici, figurarsi comiche. Voleva creare una compagnia di produzione, ma non c'era nessuno a cui ispirarsi, nessuna lo aveva fatto prima.

 

nicole kidman batman forever

E poi la sua relazione con il matrimonio, con Desi, davvero una grande storia d'amore, dal punto di vista creativo e romantico. Hanno avuto dei problemi, come molti altri, e non ha funzionato alla fine, ma è quello che chiamerei un matrimonio di successo per ciò che hanno creato, la loro arte e i loro figli».

 

Ha iniziato a recitare a 14 anni, ha tenuto testa ai più tosti registi del mondo, a partire da Stanley Kubrick. Non le è venuta voglia di mettersi al loro posto?

«Ho visto al lavoro i più grandi, conosciuto la loro ossessione, la loro energia, so cosa vuol dire essere un regista. Ho due figlie che sto crescendo, mio marito, la mia carriera da attrice e produttrice, e penso di non avere quella cosa lì.

nicole kidman il sacrificio del cervo sacro

 

Non ho l'occhio, semplicemente non è la mia passione. Cerco di fare attenzione a come impiego il mio tempo, è davvero prezioso. Faccio al meglio la mia parte, recitare».

Nel 2002 ha fondato la sua casa di produzione, si aspettava che la tv avrebbe dato grandi soddisfazioni con serie come «Big Little Lies» o «The Undoing»? Ora avete in cantiere «Roar» e «Expats»...

 «Sinceramente no, è stata una sorpresa vedere quanto la tv sia diventata forte, come riesca a intercettare pubblico diverso in tutto il mondo. Quando si riesce a tenere il livello del cinema, è una grandissima opportunità per registi, attori e scrittori.

Nicole Kidman

 

E sono moto fiera che siamo riusciti a far lavorare le persone durante la pandemia, anche se è molto stressante. Abbiamo trovato modo di raccontare storie, contro ogni previsione. I film, gli show sono ripartiti, magari in maniere diverse, ma sono ancora lì. Lo trovo davvero molto toccante, perché le storie e l'arte, non verranno mai fermati. Sono felice di esserne parte».

 

Parla spesso di amicizia e sorellanza. Con Jane Campion siete legate da decenni.

«Mi pare da sempre. Lei conosce molte cose, è un'amica saggia. È molto curiosa, entrambe amiamo l'Italia, ci abbiamo passato tantissimo tempo, è così bello anche solo camminare a Roma.

nicole kidman tom cruise eyes wide shut

 

Condividiamo idee, arte, filosofia, mi ha fatto scoprire Elena Ferrante abbiamo un'amicizia davvero profonda, è la cosa che importa. Mi sento davvero di ringraziarla. Questa è la vera bellezza del nostro lavoro. Non è solo per un film, ma un viaggio insieme per tutta la vita». Ama l'Italia, dice. E il cinema? «Anche. Vorrei tantissimo lavorare con un vostro regista. Luca, Paolo (Guadagnino, Sorrentino, ndr ), io ci sono».

nicole kidman batman forever nicole kidman ph helmut newton voguenicole kidmannicole kidman 3nicole kidman 1nicole kidman 2nicole kidmannicole kidmannicole kidman ogginicole kidman oggi se fosse una donna normalenicole kidmannicole kidman nel film il ca 5nicole kidman 1nicole kidman eyes wide shut

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?