NIGELLA IS BACK - “DONNE, TORNATE SUI FORNELLI. LE FEMMINISTE CI HANNO TOLTO IL GUSTO DI CUCINARE”

Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"

Se una volta le femministe bruciavano i reggiseni, oggi dovrebbero consegnare alle fiamme l'idea che cucinare significhi piegarsi a un'idea sorpassata dell'essere donna. Una certa dimestichezza con i fornelli è «essenziale per tutti, senza discriminazione di sesso». La tesi appartiene a Nigella Lawson, chef televisiva di recente divenuta famosa per il divorzio lampo dal collezionista e imprenditore Charles Saatchi dopo un episodio di violenza (vera o simulata?) in pubblico.

Il femminismo, sostiene Nigella, ha privato una generazione di donne del «piacere di cucinare» : un peccato, perché adesso non hanno idea di dove cominciare a preparare qualcosa di buono. «Era sicuramente giusto che le donne nate come me negli anni Sessanta - ha sottolineato Nigella all'inserto mensile dell'Observer sul cibo - non volessero sentirsi legate ai fornelli, ma le ramificazioni sono che adesso cucinare incute timore. Questo non fa bene a nessuno».

Difendere la propria libertà e i propri diritti, ha precisato, può significare anche imparare a preparare un pasto gustoso. «Trascorrere il sabato pomeriggio tra i fornelli perché gli amici vengono a cena non vuol dire venire meno ad alcun ideale».

Per Nigella è un tema scottante. Il suo ricettario del 2000, «Come essere una dea domestica», diventato un best seller in mezzo mondo, aveva attratto una buona dose di critiche. «Il titolo era stato letto in maniera sbagliata», ha ricordato. «Non era mia intenzione dire che il posto delle donne fosse in cucina, ma che la donna deve essere libera di cucinare, se vuole, e di farlo bene, fare senza temere che questo induca la gente a pensare che non sia una donna emancipata».

Erano anni, ricorda, in cui «la casa era essenzialmente una fermata dopo il lavoro». Per lei, invece, cucinare ha sempre voluto dire sentirsi più vicina alla famiglia, e non solo ai figli, ma soprattutto alla madre e alla sorella, morte precocemente di cancro. È da loro che ha imparato l'arte. «Molte nostre conversazioni erano centrate su cosa avevamo intenzione di cucinare e scrivere ricettari è un modo di continuare queste conversazioni».

Il discorso fila. Chissà cosa ne diranno le femministe che per Nigella, bella, famosa e piena di successo, non hanno mai provato grande simpatia. Sicuramente ricorderanno che far valere i propri diritti vuol dire anche non chiudersi nel silenzio di fronte all'abuso. Da Saatchi, fotografato in un ristorante con le mani attorno al collo della moglie, ha divorziato, eppure sulla questione della violenza domestica ha tenuto un profilo basso.

Lei è femminista?, le ha chiesto il giornalista dell'Observer. «Credo che non ci sia bisogno di rispondere», ha affermato. «Certo che lo sono, ma allo stesso tempo sono intimorita dalle critiche. Non vedo come fare la cuoca e scrivere libri di cucina possa essere considerato anti-femminista».

 

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