RAI, LE NOMINE IN SETTIMANA (MA SI DECIDE ENTRO STASERA), PRECEDENZA AI CANDIDATI INTERNI: MOLTI VOLEVANO FLORIS, MA SALINI STOPPA ANCHE BONINI DI SKY: CON PIÙ DI MILLE GIORNALISTI IN ORGANICO, UN NUOVO STIPENDIO DA DIRETTORE CONCESSO A UN ESTERNO RISCHIA UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI - DI MAIO E SALVINI NON DIMENTICANO LE QUOTE ROSA: FEDERICA SCIARELLI E GIUSEPPINA PATERNITI IN LIZZA PER DIREZIONI DI PESO
Marco Antonellis per Dagospia
Come Dagoanticipato la scorsa settimana, siamo alle battute finali in tema di nomine Rai. Luigi Di Maio e Matteo Salvini vogliono a tutti i costi chiudere la partita nei prossimi giorni (ovvero al prossimo Cda) almeno per quanto riguarda le testate più importanti (l'incontro decisivo dovrebbe avvenire già in giornata a margine delle riunioni di maggioranza sulla manovra economica): "Non si può più attendere" spiegano esponenti di spicco del governo gialloverde "con l'iter parlamentare della legge di bilancio alle porte e con la probabile bocciatura della manovra economica da parte delle agenzie di rating bisognerà avere molta cura nella gestione dell'informazione per evitare pericolosi contraccolpi al governo".
In queste ore si susseguono gli incontri tra gli sherpa delle parti e nomi che sembravano in pole position come quello di Andrea Bonini di Sky sembra siano stati accantonati per espresso volere dell'AD Salini, timoroso di eventuali ricorsi da parte della Corte dei Conti: "Difficile dimostrare che con mille e passa giornalisti all'attivo non c'era un curriculum interno degno di fare il Direttore" il refrain che circola in queste ore al settimo piano di Viale Mazzini (stesso motivo per il quale è subito stata accantonata l'operazione Floris anche se sarebbe piaciuta a molti e non solo in Rai).
Sempre a proposito di nomine, in omaggio alle quota rosa ci sarebbero ben due nomi del gentil sesso al vaglio in queste ore dell'AD Salini e del Presidente Foa (corre voce che anche l'ex del Giornale si stia occupando della partita legata alle nomine) per una direzione di peso: Federica Sciarelli e Giuseppina Paterniti. Nomi che avrebbero già avuto il benestare dalle forze che compongono la maggioranza di governo gialloverde.
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