baricco renzi

NON È BAROCCO, È BARICCO: LE METAFORE ALATE, LE TETTE DELLA MADRE E UNA FAMIGLIA INVEROSIMILE NON FANNO DECOLLARE IL NUOVO ROMANZO DELLO SCRITTORE - PARENTE: “LA SCUOLA HOLDEN? UN CASO DI TALENT AL CONTRARIO”

Massimiliano Parente per “il Giornale”

 

alessandro bariccoalessandro baricco

«I gradini da salire sono trentasei, di pietra, e il vecchio li sale lento, con circospezione, quasi li raccogliesse uno ad uno per spingerli al primo piano: lui pastore, loro animali miti». Apparentemente è uno dei più brutti incipit della storia della letteratura, eppure è la prima volta che comprendo profondamente Alessandro Baricco, perché finalmente ho capito che non ci fa, ci è. È come a scuola, alcuni sono bravi ma non si applicano, Baricco, nonostante sia Baricco, ce la mette tutta.

 

Traduco la metafora iniziale dal suo nuovo romanzo La Sposa giovane, edito da Feltrinelli: questo tizio sale i gradini come fossero pecore, per portarli in cima alla rampa. Cercate di chiudere gli occhi e immaginarlo, i gradini come pecore, e l'uomo che li spinge uno a uno su, salendo. Vi sembra una cazzata, ma Baricco si è sforzato tantissimo. Segue la storia di una sposa, chiamata Sposa, che arriva nella famiglia del figlio, chiamato Figlio, dove c'è un padre chiamato Padre, una madre chiamata Madre, e il maggiordomo di nome Modesto, una botta di vita all'onomastica e un colpo di grazia alla fantasia, perché Modesto è davvero un uomo modesto.

 

Non va preso in giro, perché Baricco vuole essere mitologico, archetipico, colto. Vuole scrivere dei libri che restino nella storia della letteratura, e a suo modo ci riesce, chi mai arriverà a tanto? La famiglia Famiglia ha fame e va a tavola? «Dispersi dal sonno obbligato, torniamo a costituirci come famiglia e sfociamo al pian terreno nella grande sala delle colazioni come un fiume carsico adesso uscito alla luce, presagendo il mare». Il mare non manca mai in Baricco.

baricco renzibaricco renzi

 

Bevi un bicchiere d'acqua e sembra il mare, fai pipì e è la foce di un fiume in riva al mare. Se non si fosse capita la metafora Baricco sa essere didascalico, ti aiuta: «Un mare apparecchiato è infatti la tavola delle colazioni - termine che mai nessuno ha mai pensato di usare al singolare, dove solo il plurale può restituire la ricchezza, l'abbondanza e la ragionevole durata». Quasi duecento pagine di queste tiritere, una famiglia più astratta e più inverosimile e più morta che neppure gli zombi di The Walking Dead, bisogna essere convinti per riuscirci, bisogna essere Baricco.

 

Ecco, su uno così non si può infierire. Non si spara sulla croce rossa, anche se l'autista è Baricco. Baricco è uno che si mette lì e si spreme. Forse ha in mente Manzoni, forse Calvino, ma non è un epigono, è un antesignano. Nel Milleduecento sarebbe stato un genio, un anticipatore, un avanguardista, ha solo sbagliato secolo, millennio, è un uomo d'altri tempi.

Baricco RenziBaricco Renzi

 

E per questo che non ha mai scritto romanzi veri e propri, solo trastulli narrativi fluttuanti nell'oceano-mare atemporale della baricchità, il contrario di quanto prescrive Aldo Busi nel suo ultimo Vacche amiche (da leggere come antidoto a Baricco): «l'opera di letteratura non è mai un saggio o una narrazione storica, di fonte documentale o fittizia che sia, ma un romanzo, un romanzo contemporaneo».

 

Invece Baricco non è contemporaneo, col cavolo. Neppure il corpo si salva, basta vedere come descrive il seno della Madre, ovvero le tette viste da Baricco. «Mi trovo costretto ad esemplificare scegliendo un dettaglio, forse il più significativo, di sicuro quello più tramandato. Ogni cosa era splendida, in lei, ma se parliamo di decollété, o addirittura di ciò che poi manteneva la promessa formulata dal décollété, - stiamo parlando di seno -, allora siamo costretti a innalzarci a un livello che è difficile definire a termini come incantesimo».

 

baricco baricco baricco leopolda baricco leopolda fausto gozzi alessandro baricco  carlo freccerofausto gozzi alessandro baricco carlo freccerobaricco farinetti nozze carraibaricco farinetti nozze carrai

Non ci fa, ripeto, ci è. Neppure Eugenio Scalfari sarebbe riuscito a ottenere un simile risultato, neppure Erri De Luca, che per Baricco saranno il Nonno e il Fratello. Non bisogna fare l'errore di pensare che Baricco sia barocco, è Baricco, un genio al contrario. Il quale, come tale, è perfino fondatore di una scuola, la Scuola Holden, un grandissimo esperimento di talent al contrario, e magari sarebbe il caso di aprire una Clinica Holden per disaspiranti baricchi.

LA SPOSA GIOVANE BARICCO COVERLA SPOSA GIOVANE BARICCO COVER

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)