fabio fazio madonna

1. NON È VERO, COME SI VOCIFERAVA, CHE NONNA MADONNA SI SPOSTI CON UN GIRELLO PER ANZIANI ANTI-CADUTE E UN SEGUITO DI 70 PERSONE. NO, SONO “SOLTANTO” 58, FRA MUSICISTI, ASSISTENTI, SEGRETARI, ALLENATORI, TRUCCATORI, SARTE, PARRUCCHIERI, ADDETTI STAMPA, ADDETTI STAMPA DEGLI ADDETTI STAMPA E ALTRA UMANITÀ DALLE MANSIONI IMPRECISATE

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Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

Non è vero, come si vociferava nel backstage, che Madonna si sposti con un seguito di 70 persone. Sono «soltanto» 58, fra musicisti, assistenti, segretari, allenatori, truccatori, sarte, parrucchieri, addetti stampa, addetti stampa degli addetti stampa e altra umanità dalle mansioni imprecisate. La star viaggia leggera perché ha lasciato a casa i suoi abituali ballerini, compreso quindi anche l’eventuale toyboy in carica.


Ieri tutto il circo è calato su Milano. Madonna è in tournée promozionale dell’ultimo album Rebel Heart e la tappa italiana è toccata a Fabio Fazio, un’ospitata a Che tempo che fa che però andrà in onda soltanto domenica prossima. Subito la lieta novella: la Diva non ha fatto le bizze. E’ arrivata alle 13.20 agli studi e poi ha fatto tutto quel che ci si aspettava.

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Una sosta in camerino, le prove del suo show con due canzoni eseguite dal vivo (Devil’s Pray e Ghost Town), i convenevoli con il padrone di casa. Per la preparazione, tutto compreso, trucco, parrucco e vestizione (lungo abito nero con strascico e ruches sul davanti griffato Martin Margiela) ci sono volute due ore. Poi finalmente la registrazione dell’intervista, ovviamente embargatissima per la stampa. 

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Si può anticipare soltanto che l’inizio è stata una prosecuzione dei tweet che la signora Ciccone e Fazio si erano scambiati alla vigilia, un allegro cinguettio con lei che spiegava quanto fosse felice di tornare nell’Italia degli avi postando una foto davanti a una tavola «italiana» tipo canzone de il Volo, insomma tutta pane, pomodori e fiaschi di vino e Fabietto nostro che le proponeva: «Brindiamo insieme!». Detto fatto: per prima cosa il bravo conduttore ha regalato alla diva una bottiglia di rosso, senza specificare quale perché gli spot si pagano (possiamo farlo noi: era un Sassicaia del 2011, effettivamente un dono da star). Poi lei ha squittito un «Ok, divertiamoci!» ed è partito il duetto.

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Camerino con il raso nero
Madonna mancava dalla tivù italiana da 15 anni: all’epoca, fu una memorabile carrambata con la Raffa nazionale. Per il Gran Ritorno, è sbarcata a Milano già venerdì sera, ovviamente da un jet privato, ha dormito all’hotel Parigi di Brera, l’ultimo e più modaiolo «palace» milanese, ci ha passato la mattina ed è andata direttamente a registrare. Poi subito ripartenza per Parigi. Nessun capriccio particolare ma, mi raccomando, niente rose gialle nei bouquet di fiori. Solo sfiorato l’incontro con Jovanotti, pure lui ieri ospite da Fazio (ma dal vivo). 

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E dire che gli studi Rai di via Mecenate sono la cosa più simile alla striscia di Gaza che esista a Milano. I loro miseri camerini di tre metri per quattro parrebbero francamente inadeguati per una star globale come Madonna: infatti, di solito ospitano le vestizioni di Filippa Lagerback e Caterina Balivo, primedonne decisamente più «local». E tuttavia Madonna si è accontentata e accomodata. Il suo staff aveva chiesto di ricoprire i muri di raso grigio chiaro, ma l’ha fatto troppo tardi e quindi se n’è trovato solo di quello nero. Non ne è nata una tragedia, però il risultato era un tantinello funebre, tipo camera mortuaria o messa nera. E poi cellophane sulla moquette, che pare Madonna non ami, e umidificatori dell’aria profumati alle erbe balsamiche. 

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Insomma, esigenze molto moderate, quasi basiche. Invece, guai a mostrarsi troppo. I camerini erano blindatissimi da guardie del corpo così grosse che avrebbero fatto fatica a entrarci e per l’incedere di Madonna e numeroso seguito i due-metri-due a cielo aperto e pericolosamente vicini all’ingresso che li separano dallo studio sono stati accuratamente schermati da un tettoia mobile per evitare sguardi indiscreti o, peggio, paparazzate.

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L’attesa dei fan
Tutto sommato, è stato un passaggio italiano veloce e anche poco pubblicizzato. Si sa che l'altro giorno la Divina avrebbe dovuto presenziare alla sfilata di Versace, ma ha rinunciato dopo la famigerata caduta in scena ai Brit Awards, per colpa di una cappa di Armani troppo stretta secondo Madonna, per colpa delle modifiche alla cappa volute da Madonna secondo Armani.

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Sta di fatto che ieri l’apparizione di Madonna è stata accuratamente segretata, quindi davanti alla Lourdes di via Mecenate c’erano soltanto una cinquantina di irriducibili. Tipo il mitico Mimmo, il fan più sfegatato, con all’attivo 80 concerti dal vivo («Il più lontano? A Sydney») e altre 35 ostensioni di lei in giro per il mondo. O altra varia umanità madonnara, come Daniela, che prima era un uomo, adesso è una donna «e i suoi dischi mi hanno salvato la vita» o Marco che, meno poetico, spiega che «lei potrebbe anche scoreggiare, mi piacerebbe lo stesso».

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Molti erano lì dalle sette del mattino, ma chi è rimasto fino alle otto di sera è stato premiato. Informata dell’attesa dei devoti, Madonna ha deciso di farsi vedere, non prima di essersi cambiata (stavolta era in rosso, e senza strascico che è poco pratico per i corpo a corpo). E qui, estasi e rapimenti davvero mistici, fra urla, cori, lacrime e transenne praticamente abbattute per avvicinarsi all’amata. Cinque minuti, e poi Madonna era già partita per Linate. Alla prossima ostensione.

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