LA PEREGO NON SI PRESTA MOLTO AI CIUCCESSI TV - QUELLO DE “LA VITA IN DIRETTA” È L’ULTIMO DI UNA SERIE DI FLOP DI PAOLA PEREGO (“VERISSIMO”, “SHOW DEI RECORD”, “LA TALPA”) - MA GRAZIE AL MARITO AGENTE LUCIO PRESTA L’ANNO PROSSIMO POTREBBE ANDARE A “DOMENICA IN”

Pier Damiani per il "Fatto quotidiano"

Squadra che perde si cambia. Questa volta la regola viene applicata alla Vita in diretta, storico appuntamento della Rai, nato nel 1991 come Detto tra noi e trasformato nel 1998 con il nome attuale. Fuori Franco Di Mare e Paola Perego, dentro Cristina Parodi, reduce da un ottimo insuccesso su La7, e Marco Liorni.

Ma cosa non ha funzionato? Resta un mistero. La critica punta gli occhi sulla Perego. La signora, va detto, non è che sia nelle corde dei dirigenti di viale Mazzini anche perché il suo nome, spesso e forse ingiustamente, viene associato al di lei marito, Lucio Presta, uno che a casa Rai è abituato a dettare legge quasi quanto un direttore di rete. E Presta ha un metodo molto chiaro: per un pezzo buono (è manager di Roberto Benigni e Paolo Bonolis, tra i mille altri) ne piazza tre o quattro dal risultato incerto.

Fa scommesse su nuovi volti con grinta e coraggio, ma non sempre funzionano. Forse non si sarà esposto così per la sua amata (che comunque è socia in una delle società), non ne dubitiamo, ma la ragazza - perché bella come una ragazza lo è, nonostante i 48 anni - il video non l'ha mai perforato. Non si ricordano apparizioni memorabili.

Molto discussa e breve fu la conduzione di Verissimo, al di sotto delle aspettative quella dello Show dei Record in prima serata, aveva vinto in precedenza con Forum, ma fatto flop con La Talpa. Ha sempre navigato al di sotto della soglia prevista, nonostante le attese. E quest'anno ha trascinato sulla soglia del minimo garantito (in termini di ascolto, ovvio) anche l'ottimo Di Mare che il suo mestiere di giornalista e conduttore lo sa fare, e bene.

Eppure il programma può contare su 14 autori, costa 45 mila euro a puntata, ha sempre registrato uno share che oscilla tra il 14 e il 16. Buoni, per carità, ma le premesse erano per volare e non vivacchiare. Una delusione che la Perego ha digerito così male che le malelingue dicono che si prepari a un anno sabbatico.

La signora Paola non ne può più di critiche e, soprattutto, non può permettersi il secondo fiasco consecutivo perché rientrare nel giro del programmi che contano le resterebbe a quel punto più difficile. In realtà, al riguardo dei suoi impegni futuri, c'è un piccolo giallo: Wikipedia l'ha già inserita come conduttrice di Domenica in 2014 e 2015. O si tratta di una svista o Perego ha già firmato il contratto.

E allora avanti Cristina Parodi. Liorni, in quello studio, ha già lavorato, maneggia gli argomenti di attualità con esperienza collaudata sul campo. Parodi è una giornalista anche lei cresciuta dalle parti di Cologno Monzese, piace al pubblico, può riscattare una stagione andata così così. Ma Luigi Gubitosi crede molto nella nuova coppia e da lì parte per riempire il nuovo palinsesto.

Attento ai costi come non lo è mai stato nessun direttore generale, il segno meno su uno dei programmi che un tempo facevano della rete in quella fascia oraria una corazzata, non lo digerisce. Parodi è pronta, Liorni anche. L'obiettivo è quello di riprendersi il pomeriggio. Ce la metteranno tutta, anche se la missione non è facile. Anche perché i concorrenti si sono rafforzati e non mollano la presa.

 

 

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