1. L’ACQUA È AI PIEDI DEGLI ASCENSORI NELL’ELEGANTE ATRIO, IL PIANOFORTE È INTATTO, PRONTO A SUONARE ANCORA, LE CABINE SONO PIENE DI VESTITI, IL VINO È ANCORA CHIUSO NELLA CREDENZA. LE NUOVE E SPAVENTOSE IMMAGINI DEGLI INTERNI DELLA COSTA CONCORDIA 2. LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI SALVATAGGIO DELLA STORIA DELLE NAVI HA AVUTO INIZIO. LA CONCORDIA È STATA AVVIATA AL RIGALLEGGIAMENTO, I CASSONI INSTALLATI L’HANNO SOLLEVATA E FATTA RIEMERGERE. I RIMORCHIATORI L’HA SPOSTATA DI 30 METRI VERSO IL LARGO, E IN QUESTA POSIZIONE DOVREBBE RIMANERE, FINO ALL’ULTIMO VIAGGIO, IL 21 LUGLIO, DALL’ISOLA DEL GIGLIO AL PORTO DI GENOVA, 320 KM IN CINQUE GIORNI 3. I RESIDENTI DEL GIGLIO NON VEDONO L’ORA DI DIRE ADDIO ALLA COSTA CONCORDIA, GLI AMBIENTALISTI TEMONO INVECE CHE LA “BESTIA” POSSA PERDERE SOSTANZE INQUINANTI 4. QUANTO COSTA LA COSTA! 1 MILIARDO SPESO FINORA, PIU’ ALTRI 500 MILIONI A FINE CICLO

da www.dailymail.co.uk

 

zona buffet concordiazona buffet concordia

L’acqua è ai piedi degli ascensori nell’elegante atrio, il pianoforte è intatto, pronto a suonare ancora, le cabine sono piene di vestiti, il vino è ancora chiuso nella credenza.

Sono queste le nuove immagini diffuse ieri, ritraenti gli interni della Costa Concordia, più lunga del Titanic, dotata di Casino, spa, bar, ristoranti.

 

La più grande operazione di salvataggio della storia ha avuto inizio. La nave è stata avviata al rigalleggiamento, i cassoni installati l’hanno sollevata e fatta riemergere. I rimorchiatori l’ha spostata di 30 metri verso il largo, e in questa posizione dovrebbe rimanere, fino all’ultimo viaggio, il 21 luglio, dal’Isola del Giglio al Porto di Genova, 320 km in cinque giorni.

 

Si chiuderà allora un capitolo drammatico per l’Italia. I residenti non vedono l’ora di dire addio alla Costa Concordia, gli ambientalisti temono invece che la “bestia” possa perdere sostanze inquinanti.

 

Il rigalleggiamento della nave fa sperare di ritrovare il corpo del cameriere Russel Rebello, uno dei 32 morti inghiottiti dal mare.

 

2. QUANTO COSTA LA CONCORDIA: 1 MILIARDO E MEZZO AL PIL ITALIANO

Marco Imarisio per “Il Corriere della Sera

 

vestiti dei passeggeri costa concordiavestiti dei passeggeri costa concordia

La noia ha il suo valore. Dopo tanto clamore ci sta bene qualche sbadiglio. Lo dicono i gigliesi, soddisfatti da un addio alla Costa Concordia che sembra imminente e placido, senza scossoni apparenti nonostante la gran folla sugli spalti, che poi sarebbero le banchine del porto.

 

Anche i responsabili dell’operazione insistono ad ogni riunione con i media sulla noia, sul nulla di fatto, su aspettative di gran titoli destinate ad andare deluse. Come se fossero consapevoli dello scarto esistente tra l’attesa dell’evento e la sua preparazione, priva del supporto scenico che ebbe l’operazione di raddrizzamento della nave.

 

La verità è che di cose ne succedono, ma sott’acqua, laddove l’occhio degli spettatori non arriva. La Costa Concordia è tornata a galleggiare, due metri sopra il livello della piattaforma di cemento che l’ha sorretta nell’ultimo anno. Lo scafo ha già cominciato a sollevarsi, anche se la prua che si offre alla vista dall’isola sembra la stessa, alzata di un metro scarso, quindi impercettibile.

 

A poppa invece, visibili soltanto dal lato mare, si notano ampie strisce nerastre tra i cassoni che sorreggono il relitto, e quelle fasce scure alte quasi tre metri sono la prova dell’emersione. La nave si è anche spostata, di trenta metri come da copione, che per una bestia di quella grandezza corrispondono a un movimento tutto sommato piccolo.

uno dei tredici bar della naveuno dei tredici bar della nave

 

Queste grandi manovre sono propedeutiche a una sola istantanea, quella della Costa Concordia che si allontana dal Giglio cominciando il suo ultimo viaggio. Fino a quel momento, in calendario per lunedì mattina con possibile anticipo a sabato, l’assenza di pathos indicherà soltanto che tutto procede come deve. I momenti di tensione non mancano, ma restano tra le righe del racconto ufficiale.

 

Alle 11.28 di ieri mattina, quando la poppa si è staccata dalla base di cemento, c’è stata una leggera torsione della nave, l’equivalente di una prova del nove a lungo attesa dagli ingegneri che in questi mesi hanno prodotto tabelle e analisi di rischio operativo con annessi sistemi di «mitigazione del danno», così si chiama in gergo tecnico.

 

schiuema e bolle per il rigalleggiamento della concordiaschiuema e bolle per il rigalleggiamento della concordia

La relativa tranquillità degli addetti ai lavori è dovuta alla lunga serie di studi su questa specie di imbarcazione ibrida che verrà trainata a Genova, trenta cassoni metallici che tengono in equilibrio un corpo morto dotato però di ampi margini di galleggiamento. La Concordia sarà anche il relitto più famoso del mondo, a bordo del quale sono morte 32 persone. Ma non è in cattivo stato.

 

Quello che ne resta ha margini autonomi di stabilità che in premessa erano stati giudicati «molto elevati» nelle carte inviate alle assicurazioni che sulla base di questo giudizio hanno dato l’assenso a un viaggio che dovrebbe durare quattro giorni, bel tempo permettendo. Quella torsione è stata una piccola conferma dell’assunto. Se qualche cassone dovesse cedere durante la navigazione, non sarebbe un dramma. L’ottimismo diffuso deriva da margini di manovra meno ristretti di quel che sembrano.

 

residenti pronti a dire addio alla concordiaresidenti pronti a dire addio alla concordia

In una giornata tutto sommato di attesa la notizia può giungere dall’ufficialità del costo dell’operazione. Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere, ha detto con una certa naturalezza che al momento dell’addio al Giglio l’esborso sostenuto dalla compagnia armatrice per cancellare la vergogna di quella notte ammonta a un miliardo di euro, al quale una volta giunti al termine dell’intero ciclo di smaltimento del relitto andranno aggiunti altri cinquecento milioni.

 

«Interamente devoluti al Pil italiano» ha detto Thamm, una battuta ma neppure tanto, che lasciava intendere una implicita volontà di risarcimento che arriva dritta dai fantasmi di quella notte del gennaio 2012.

 

In assenza di eventi degni di nota, per fortuna, la giornata purtroppo ha potuto avvitarsi sulle beghe nostrane. Dopo qualche giorno di sdegnato silenzio seguito alla decisione del governo di scegliere Genova invece di Piombino come destinazione finale della nave, il governatore Enrico Rossi ha annunciato la sua assenza. Non gli piacciono queste operazioni di «spettacolo e business» senza rispetto per le vittime del naufragio. «Inutile andarci per sgomitare».

progetto operazioni costa concordiaprogetto operazioni costa concordia

 

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che da due giorni presenzia al Giglio, gli ha ricordato l’assenza di qualunque rappresentante della Regione alla commemorazione delle vittime. È seguita replica, con controreplica. Al tempo della fase di raddrizzamento della Concordia, molto più affollata e seguita di quella attuale, il governatore Rossi si fece innumerevoli vasche e altrettante comparsate televisive sul lungoporto. In Toscana si vota nella primavera del 2015. 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!