IL CONTE DI MINZOCRISTO - COME EDMOND DANTES, MINZOLINI STA PER TORNARE DOPO L’ESILIO: OGGI IL TRIBUNALE DEL LAVORO DECIDE SUL SUO REINTEGRO MA LA RAI NON RISCHIA DI DOVER SCARICARE MACCARI (ANCHE C’È UNA CLAUSOLA CHE PERMETTE LA RESCISSIONE UNILATERALE DEL SUO CONTRATTO) PERCHE’ FARA’ SUBITO RICORSO - A VIALE MAZZINI RICORDANO LA SENTENZA CHE REINTEGRÒ AGOSTINO SACCÀ (E MINZI HA GLI STESSI AVVOCATI)…
Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"
Com'era il grido di battaglia? Tremate, tremate, Augusto Minzolini sta per tornare. Abituato a frequenti e fluenti monologhi al Tg1, l'ex direttore ha trascorso due mesi rintanato nel palazzo Rai di Borgo Pio (che l'anno scorso ospitava la redazione di Annozero): sempre zitto e sempre compìto, mai una lettera per rivendicare l'esilio. Oggi si farà sentire, però : il ricorso urgente per il reintegro al Tg1 arriva al Tribunale del Lavoro per la prima e unica udienza.
E nonostante il rinvio a giudizio per peculato, stavolta Minzolini pensa di avere ragione perché - dicono i suoi avvocati, Nicola Petracca e Federico Tedeschini - il 13 dicembre la Rai ha sbagliato a rimuovere il direttore applicando la legge 97/2001 che riguarda il dipendente pubblico coinvolto in un procedimento penale. E ancora, l'ultimo appiglio per i legali di Minzolini: prima di cercare coraggio altrove, la Rai poteva avviare un'inchiesta interna e poi sanzionare il direttorissimo.
Un errore pericoloso, si chiedono in viale Mazzini, che ricorda la sentenza favorevole ad Agostinò Saccà (2008), all'epoca difeso proprio da Petracca e Tedeschini. Ma c'è una differenza sostanziale: l'allora direttore di Rai Fiction, beccato al telefono con Silvio Berlusconi per raccomandare le attrici amiche, indagato a Napoli e archiviato a Roma, rimase sospeso per troppo tempo in attesa di giudizio, mentre Minzolini ha rifiutato le tre canoniche offerte di viale Mazzini.
Anzi, tre più una: il coordinamento del gruppo di sedi di corrispondenza Rai, non soltanto New York e Parigi, ma una poltrona comoda e prestigiosa per girare letteralmente il mondo. Che la Rai sia preoccupata l'ha dimostrato la clausola per Alberto Maccari al Tg1: l'azienda può rescindere il contratto annuale, scadenza 31 dicembre 2012, in maniera unilaterale.
In pratica, Maccari rinuncia ai suoi diritti: per il giornalista vicino al Pdl, che a gennaio poteva godersi la pensione, l'incarico provvisorio al Tg1 è già un grande successo. Ieri viale Mazzini ha riscoperto il nome e la figura di Minzolini con intense e nervose telefonate fra i vertici per trovare un rimedio in caso di sentenza negativa per l'azienda: la Rai può fare ricorso, ma il provvedimento è immediatamente esecutivo. Ieri Minzolini ha iniziato a richiamare i suoi a Saxa Rubra.
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