BAU BAU ITALIA - LA CRISI RIDUCE LE NASCITE E COSI’ A MILANO ORMAI CI SONO PIU’ CANI CHE BAMBINI - IL RAPPORTO 2012 DI ASSALCO FOTOGRAFA L’ITALIA CHE COMBATTE LA SOLITUDINE CON UNA “PET THERAPY DI MASSA” - E QUANTO MAGNANO CANI E GATTI! IL GIRO D’AFFARI E’ DI 1,6 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO, IN RIALZO ALLA FACCIA DELLO SPREAD - IL RISCHIO E’ CONSIDERARLI TROPPO “UMANI”: “IL CAPPOTTINO IN INVERNO E’ UNA FORMA DI MALTRATTAMENTO…”

Carlo Brambilla per "la Repubblica"

Il dato statistico può sembrare bizzarro: a Milano ci sono più cani che bambini. Per l'esattezza 120 mila amici a quattro zampe contro 83.605 bimbi fra zero e 6 anni. Il risultato emerge casualmente da una approfondita fotografia della popolazione milanese commissionata dall'assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino.

Ma a ben vedere dietro queste cifre curiose si nascondono, meglio che in un trattato di sociologia, i cambiamenti degli stili di vita delle grandi metropoli, le difficoltà per le giovani coppie nel creare una nuova famiglia, l'aumento della popolazione anziana e della solitudine metropolitana. Ne emerge alla fine una società "dogfriendly", che è perfino arrivata a creare, a Milano, una nuova figura istituzionale, con il compito di tutelarne diritti e benessere: il Garante degli animali.

Ma non è solo milanese la crescente attenzione per cani, gatti e altri piccoli animali. Leggendo il rapporto 2012 di Assalco, l'Associazione nazionale imprese per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia, si scopre come, in totale controtendenza con la crisi economica, in Italia il settore continui ad essere in crescita (più 2,1% rispetto all'anno precedente) tanto da raggiungere un giro d'affari di 1.604 milioni di euro, di cui 870 milioni spesi in alimenti per gatti, 650 milioni per cani, a cui si aggiungono 80 milioni di snack e fuoripasto, prevalentemente per cani.

Per una popolazione di circa 6 milioni e 951 mila cani, 7 milioni e 481 mila gatti, a cui si aggiungono un milione e 838 mila altri piccoli mammiferi, come criceti e conigli.
Francesco Longo, ricercatore del Cergas, il Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale dell'Università Bocconi, che ha condotto per conto del Comune di Milano la ricerca, avverte che i dati vanno letti con attenzione: «A Milano, per esempio, vivono un milione e 100 mila italiani e 250 mila stranieri. Tra gli italiani 400 mila hanno più di 60 anni.

E 100 mila di loro sono vedovi. I prezzi degli immobili e i costi elevati degli affitti hanno di fatto espulso dalla città grandissima parte delle coppie giovani con figli. Per questo motivo i bambini sono relativamente pochi. Mentre cresce la solitudine, e
i cani rappresentano una compagnia ideale, che aiuta a socializzare con gli altri proprietari. E a vivere meglio grazie a una sorta di pet-therapy di massa».

Con il rischio di trattare i cani come se fossero i bambini che non ci sono più? «Il pericolo dell'antropomorfizzazione esagerata esiste - ammette Carla Bernasconi, presidente dell'Ordine dei veterinari di Milano - Detesto per esempio certe pratiche come quella di mettere il cappottino al cane in inverno, che è quasi una forma di maltrattamento. Mentre sarebbe importante dotare i cani di microchip per contrastare gli abbandoni, soprattutto in estate. E facilitare i ritrovamenti in caso di smarrimento».

Quella per la diffusione generalizzata del microchip e l'istituzione di una più efficiente anagrafe canina, come gesto d'amore verso i cani, è proprio una delle battaglie che sta conducendo l'Associazione nazionale dei medici veterinari. Mentre l'assessore al Benessere del Comune, Chiara Bisconti e il Garante degli animali, Valerio Porcar, che ha insegnato bioetica all'Università di Milano-Bicocca, spiegano che la nuova frontiera di civiltà starà nel consentire l'accesso ai cani, insieme ai padroni, negli uffici pubblici, comprese le case di riposo, dove sarebbe fondamentale la loro funzione di compagnia. Nella città dove i cani sono più dei bambini si moltiplicano, intanto, le iniziative dedicate. Nei giardini pubblici si sta progettando, per esempio, la realizzazione di una piscina esclusivamente per cani. Vietato l'accesso ai bambini.

 

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