camgirl porno sesso

PANICO TRA I PIPPAROLI DI TUTTO IL MONDO: È ARRIVATA LA FINE DEL PORNO GRATIS? - PORNHUB LANCIA L’ALLARME: SENZA LA NET NEUTRALITY, ABOLITA DA TRUMP, I PROVIDER DI RETE POTREBBERO FARTI PAGARE CARO LO STREAMING DEI VIDEO HARD. CHI VORRÀ VEDERE GRATIS SI BECCHERÀ CONNESSIONI LENTE, O CONTENUTI ‘POVERI’ - VIDEO: TRE PORNOSTAR SPIEGANO (NUDE) PERCHÉ LA NET NEUTRALITY ANDAVA DIFESA

VIDEO: TRE PORNOSTAR SPIEGANO L’IMPORTANZA DELLA NET NEUTRALITY

 

 

 

 

COSÌ HANNO UCCISO IL PORNO ON LINE

 

Stefania Carboni per www.giornalettismo.com

 

La Federal Communications Commission, l’autorità statunitense per le telecomunicazioni, ha votato la misura sulla net neutrality, che cambierà diverse regole per i provider Internet. La neutralità della rete considera il traffico in rete come trattato allo stesso modo, senza preferenze tra chi fornisce le connessioni online.

 

pornhub

Questo concetto è stato di fatto riformato. Ciò significa che l’utente, per accedere a un sito, potrebbe aver bisogno di più banda o di pagare un contenuto on line per poter fruire di determinate piattaforme. L’eguaglianza che ha permesso a colossi come Google di poter conquistare il world wide web libero e aperto potrebbe non esistere più. Insomma, nessuna meravigliosa storia che porta la tua azienda, se sei piccolo e geniale, dal garage di casa alla Silicon Valley.

 

Cosa cambierà negli Stati Uniti dato che il provvedimento è nazionale? Newsweek a tal proposito ha fatto un esempio lampante. Pensiamo ai servizi streaming TV come Netflix e Hulu. I fornitori avranno la possibilità di bloccare o dissuadere le aziende che competono con le proprie offerte. Per dirla in poche parole, quelle del giornalista Robert Valencia: “Ad esempio se AT & T vuole creare una serie TV in concorrenza con uno show simile su Netflix, AT & T potrebbe rallentare il servizio di Netflix a casa tua“.

i trump come visitors

 

Alcuni dei contenuti più fruiti e senza grossi colossi dietro è l’industria del porno. Ci sono una miriade di siti di intrattenimento per adulti gratuiti. Pornhub, che su questo ci ha creato una era, non è di certo d’accordo con le nuove regole sulla net neutrality.

 

 

“Senza neutralità le compagnie via cavo e wireless che controllano l’accesso a Internet avranno il potere ingiusto di selezionare vincitori e vinti nel mercato“, ha detto a Motherboard il vice presidente di Pornhub, Corey Price. Già, perché il dibattito statunitense sta montando in queste ore. Che fine farà il porno on line? Una serie di contenuti che sono da sempre video, che hanno bisogno di banda, che non avranno più la stessa parità d’accesso?

APP BANGFIT DI PORNHUB

 

Al momento il porno – spiega Mashable in un articolo illuminante – costituisce una parte enorme del nostro consumo online. L’anno scorso i telespettatori di Pornhub hanno utilizzato solo 3,110 petabyte di larghezza di banda. E la gente non paga quasi nulla per questo.

 

Ma ora che i fornitori di servizi internet avranno la possibilità di controllare ciò a cui possiamo accedere saranno in grado di fermare il libero flusso di ciò che tutti noi vogliamo di più. Porno gratis. Ecco perché Pornhub e YouPorn si sono opposte al provvedimento. Perché questa legge potrebbe cambiare per sempre la rete e il mercato del porno on line. Non premia la genialità del web e sopratutto mina la privacy delle persone.

APP BANGFIT DI PORNHUB

 

Il porno non scomparirà, certo, ma potrebbe costare. Non solo potrebbe esser più complicato caricare contenuti amatoriali e sopratutto i fornitori sapranno quello che stai guardando per poterti far pagare di più quello che tu più cerchi.

 

Ottima mossa, non c’è che dire.

 

 

 

sesso lesbo il piu cercato su pornhubpornhub regala contenuti di realta virtuale porno

 

twerking butt 4twerking butt 3all you need is hand a new yorkPornhub porno onlinePornhub PORNO ONLINE YOUPORN PORNO ONLINE PORNO ONLINEtwerking butt 5

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…