villaggio p

ADDIO AL VILLAGGIO DELLA NOSTRA VITA: ''SONO VECCHIO E LA VECCHIAIA È UNA FREGATURA" - PAOLO AVEVA 84 ANNI - '‘IO E DE ANDRÉ INTRATTENEVAMO SULLE NAVI DA CROCIERA, IL PUBBLICO ERA ANZIANO. MA CI ACCORGEVAMO CHE NON ERANO MORTI PERCHÉ APPENA LUI INTONAVA 'IL TESTAMENTO’, TUTTI SI TOCCAVANO VIGOROSAMENTE LE PALLE. AVEVANO I RIFLESSI PRONTI’' - '‘EVTUSCHENKO MI PARAGONÒ A CHECHOV? VANTARSI È STUPIDO. E POI IL POETA RUSSO STORPIÒ IL MIO NOME IN VIGLIACCHIO - NON È CHE STATE PREPARANDO UN COCCODRILLO?’'

 

 

È morto a Roma l’attore Paolo Villaggio. Aveva 84 anni. Da alcuni giorni era ricoverato al Policlinico Gemelli.

 

Malcom Pagani per ‘Il Messaggero’ - la sua ultima intervista del 31 marzo 2017

 

paolo villaggiopaolo villaggio

Elisabetta Villaggio, erede del ragioniere più noto d' Italia, scrive sulla sua bacheca virtuale un messaggio accorato: «Non starà al meglio, certo, ma il cinema italiano lo ha abbandonato, invece mio padre c' è» e in pochi minuti, sui social network, le reazioni tradiscono un affetto e una preoccupazione concretissimi.

 

Un allarme che a dar retta al timbro tranquillo della ex matricola/bis, Paolo Villaggio non condivide: «Sono appena tornato da una passeggiata, cosa ha detto esattamente mia figlia?». A 84 anni, Villaggio non usa Facebook, ma da decenni conosce il trucco per essere il più moderno di tutti. «Non starete mica preparando un coccodrillo, vero?».

PAOLO VILLAGGIOPAOLO VILLAGGIO

Nella sua casa a nord di Roma, affacciata sulla chiesa in cui Aldo Moro andava a sentir messa tutti i giorni, non tira aria di estrema unzione. «Mia figlia si è lamentata perché il cinema non mi fa più lavorare? Lei mi vuole bene e in parte è vero, ma in fondo non c' è niente di anormale».

 

Perché dice così?

«Ho la mia età, i miei acciacchi, il mio passato, ma sto bene se questo serve a rassicurare qualcuno».

 

Torna a farle visita spesso il suo passato?

«Spessissimo perché a 84 anni si vive anche di ricordi. Sono belli i ricordi, sono letterari».

 

Ai tempi in cui il suo Fantozzi vendeva milioni di copie, Evtushenko si spese in un pubblico peana.

«Eravamo in un seriosissimo consesso di intellettuali a Venezia. Facce truci, altere. Gli domandarono chi fosse lo scrittore italiano che apprezzava di più e lui rispose che le mie pagine gli ricordavano Cechov e Gogol».

paolo villaggiopaolo villaggio

 

Sono soddisfazioni.

«Vantarsi e gloriarsi sono attività tra le più stupide, tra l' altro il grande poeta russo mi storpiò il nome in Vigliacchio».

 

Ma il cinema le manca?

«Come fa a non mancarmi? Ho esordito quasi cinquant' anni fa. Mi manca ovviamente moltissimo. Se non si offende nessuno, è come vivere senza braccia».

 

 

paolo villaggio con i figli elisabetta e pieropaolo villaggio con i figli elisabetta e piero

Ma pensa sia ingiusto che non la chiamino più a recitare?

«Non lo penso e non ho nessuna voglia di lamentarmi. È così noioso, il lamento. Così deprimente. Così inutile. La vita ha i suoi tempi e così anche il cinema».

 

L' età anagrafica è una fregatura?

«Può giurarci, può scommetterci».

 

E la vecchiaia?

«È un crepuscolo. Un tramonto. Una luce che si rabbuia all' improvviso».

 

Le dispiace?

anna mazzamauro con paolo villaggioanna mazzamauro con paolo villaggio

«Non brindo. Mi salva l' ironia. Mi salva la ferocia. Mi salva il cinismo. Doti che mi aiutavano ai tempi in cui lavoravo sulle navi da crociera con De André e che mi salvano ancora oggi».

 

Cosa facevate sulle navi da crociera con De André ?

«Intrattenevamo il pubblico. Fabrizio attaccava con le prime note de Il Testamento e davanti a una platea formato principalmente da anziani, ci accorgevamo che quei vecchi non erano ancora morti.

 

 

Da cosa ve ne accorgevate?

PAOLO VILLAGGIOPAOLO VILLAGGIO

«Dal fatto che avevano i riflessi pronti. Alle prime parole di Fabrizio, ai primi versi, tutti si toccavano vigorosamente le palle».

 

A lei che ruolo in commedia toccava?

«Un po' quello che poi interpretai in Fantozzi. Mi chiamavano le petit connard, il piccolo coglione, ma detto dolcemente, senza acrimonia».

 

Vittorio Gassman e Paolo Villaggio a Teatro 10 (1972Vittorio Gassman e Paolo Villaggio a Teatro 10 (1972

Lei al cinema è stato grande.

«Ho fatto un cameo, qualche mese fa, c' era anche Iva Zanicchi. È stata anche l' ultima cosa che ho fatto».

 

Ce ne sarà una prossima? Orson Welles lavorò anche da vecchio.

«E chi lo sa? Non credo. Non sono Welles e comunque per certi ruoli in Italia l' invenzione langue.

 

E cos' altro manca?

« «Così tante cose che dovremmo passare qui un paio d' ore».

MAURO VESTRI E PAOLO VILLAGGIO MAURO VESTRI E PAOLO VILLAGGIO

Non mancherà occasione.

«Non sono ancora morto».

fantozzi paolo villaggiofantozzi paolo villaggioGiovanni Minoli Paolo Villaggio e Renzo Arbore Giovanni Minoli Paolo Villaggio e Renzo Arbore paolo villaggio e de andre paolo villaggio e de andre FABRIZIO DE ANDRE PAOLO VILLAGGIO FABRIZIO DE ANDRE PAOLO VILLAGGIO FABRIZIO DE ANDRE E PAOLO VILLAGGIO FABRIZIO DE ANDRE E PAOLO VILLAGGIO paolo villaggio x paolo villaggio x

fantozzi al cinema2 u301524295365wqb  1280x960@webfantozzi al cinema2 u301524295365wqb 1280x960@web12677641267764093908005 67c68b4f 217f 4bca 9f6e ee188cfe5c7c093908005 67c68b4f 217f 4bca 9f6e ee188cfe5c7cfabrizio de andre' villaggiofabrizio de andre' villaggiofantozzi e filinifantozzi e filinimassimo boldi paolo villaggio striscia la notiziamassimo boldi paolo villaggio striscia la notiziafantozzi paolo villaggiofantozzi paolo villaggiovillaggiovillaggiopaolo villaggio 735791 tnpaolo villaggio 735791 tnpaolo villaggio a sanremopaolo villaggio a sanremovillaggio pvillaggio pvillaggio fantozzi 1villaggio fantozzi 1villaggio 5villaggio 5villaggio fantozzivillaggio fantozzivillaggio kranz fronte ok  640villaggio kranz fronte ok 640villaggio strisciavillaggio striscia

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)