FEMMINISMO AMORALE E POLITICAMENTE CORRETTO - PARENTE: “UNA LESBICA CHE UCCIDE UN’ALTRA LESBICA COMMETTE UN FEMMINICIDIO? -E UNA DONNA INVESTITA DA UN’AUTOMOBILE, È UN OMICIDIO O UN FEMMINICIDIO? E SE IL CONDUCENTE È DONNA?"
Lettera di Massimiliano Parente a Dagospia
Caro Dago, fanno più danni alle donne le femministe di quanto non lo facciano gli uomini, perfino i più maschilisti. Il femminicidio, per esempio, tornato di moda nel lessico e nei titoli dei quotidiani, suona malissimo, sembra il sottoinsieme di una categoria più importante, tipo canicidio, gatticidio, pollicidio.
Una donna dovrebbe ribellarsi a una simile definizione, anche perché, tra l’altro, attenzione, omicidio viene da homo, non da maschio, ossia sta a indicare la nostra specie animale, per cui sarebbe da cambiare anche la tassonomia di Linneo, inserendo la Donna Sapiens, o più correttamente la Mulier Sapiens.
Se poi la donna era cattolica, essendo la costola di Adamo, si dovrebbe optare per costolicido. In ogni caso secondo le fautrici del neologismo non conta che sia uccisa una donna, contano le motivazioni, anzi il movente. Traduzione: è un femminicida chi uccide una donna in quanto donna, ossia conta il movente. Un bambino che tira un vaso da fiori dal balcone in testa a una passante non commette un femmicidio.
Se viene uccisa una donna ma l’assassino credeva fosse un trans non è un femminicidio, al limite un transicidio. Se era un travestito è un travestiticidio. Altro esempio: se un terrorista islamico mette una bomba in un locale e muoiono dieci uomini e tre donne non si dirà dieci omicidi e tre femminicidi, in quanto voleva fare una strage generica. Ammenoché nel gruppo non ci fosse l’amante dello stragista, per cui diventano: dodici omicidi e un femminicidio. Tuttavia: una lesbica che uccide un’altra lesbica commette un femminicidio?
CORTELLESI NEL VIDEO SUL FEMMINICIDIO
(A proposito faccio notare che la comunità omosessuale è più saggia, non avendo ancora proposto il reato di gaycidio). Forse, a rigor di logica, si deve stabilire se tra le due lesbiche l’assassina ricopriva il ruolo del maschio, nel tal caso è un femminicidio, altrimenti è l’omicidio di una lesbica. E una donna investita da un’automobile, è un omicidio o un femminicidio? E se il conducente è donna?
In teoria: è femminicidio se alla guida è un uomo che aveva una qualche tipo di relazione sentimentale o passionale con la suddetta vittima, mentre se l’ha investita così, per caso, o per intenzione assassina generica, contro i pedoni, no. In ogni caso, per favore, non si scherza sul femminicidio: è pur sempre un omicidio. Baci,
Massimiliano Parente