PEDO-GIAPPONE! - QUALE ALTRO PAESE AVANZATO POTEVA INVENTARSI UNA BAND AL FEMMINILE COMPOSTA DA 92 SCOLARETTE? CANTANO GIOIOSAMENTE SCULETTANTI, IN UNA SALSA SOFT-PORNO TIPICAMENTE NIPPONICA, UN INCROCIO FRA I MANGA E “NON È LA RAI”: - SI CHIAMANO AKB48 E INCARNANO LA CULTURA "OTAKU": RAGAZZINI SVEZZATI A COMPUTER E FUMETTI CHE OGGI COMPONGONO LA GENERAZIONE NERD - VENDUTI MILIONI DI DISCHI E GADGET DI OGNI TIPO: REGGISENI, CAFFÈ, MUTANDE E SERVIZI INTERNET - E NOI CHE CI LAMENTIAMO LADY GAGA…

I VIDEO DELLE AKB48 DA YOUTUBE:

http://bit.ly/tBxDNP

http://bit.ly/uOee8o 

 

Angelo Aquaro per "la Repubblica"

Quanto fa Lady Gaga moltiplicato per 92? Ecco a voi l´ultima follia made in Japan: il supergruppo pop che sfiora le cento persone e vende milioni e milioni di dischi - per non parlare di reggiseni e caffè, mutande e servizi Internet. Si scrive AKB48 ma si legge successo straordinario: e un pochettino conturbante a guardare i video di queste signorine che stanno a metà tra le sexy fantasie dei fumetti manga e i vecchi show vedo-non-vedo (vedo, vedo...) di "Non è la Rai".

Yasushi Akimoto, l´inventore e produttore del supergruppo, nonché l´autore di testi in cui la licenza poetica fa a pugni, diciamo così, col comune senso del pudore ("Questa divisa da scuola comincia a essermi d´impiccio") giura al "Wall Street Journal" che le sue creature sono l´ultima incarnazione della cultura "otaku": quella cioè dei ragazzini e delle ragazzine svezzate a dieta di computer & fumetti che in Giappone prima del resto del mondo hanno portato all´ascesa della Generazione Nerd - la Generazione Smanettona.

Non è un caso, spiega, che abbia deciso di basare il gruppo nel quartiere di Akihabara, il distretto supertecnologico conosciuto anche con il diminutivo di Akiba, e da cui le AKB hanno preso appunto sinteticamente il nome, con quel 48 a evocare qualcosa di top secret.

L´idea è venuta a Yasushi, vecchia volpe del J-pop, durante un´audizione. Le ragazze si erano presentate a migliaia per poi ridursi a 45: ma perché non utilizzarle tutte? Così la band si è andata organizzando come in un campionato di calcio: con il Team A, il Team B e via di seguito, compreso anche un gruppo di aspiranti in cui la più giovane ha solo 13 anni. Non stupisce che il pubblico sia per la stragrande maggioranza fatto da maschietti. Anche se le ragazzine sono diventate un modello di successo anche per tante donne: e già invadono le copertine dei femminili.

Vestite come scolarette gioiosamente sculettanti, le AKB si impongono come le dive della porta accanto: proprio perché tante, possono dividersi ed esibirsi in diversi quartieri, stringere le mani ai fan che fanno la fila sperando di stringere qualcosa di più, e che comprano più copie dello stesso cd per ottenere i coupon che permettono di eleggere le AKB più belle e più brave: perché questo è proprio il Giappone e la competizione anche interna al gruppo è tutto.

Il successo è tale che Akimoto sta già lanciando altre band in altre città e spera, perché no?, di muovere nel resto dell´Asia e da lì in Occidente. Possibile? «Il modello di competizione potrebbe anche funzionare: ma dovrebbero cambiar musica iniettando più rock e soul» ci spiega Ben Nugent, l´autore di "Storia Naturale del Nerd".

Ma davvero le ragazzine che fanno a gara sculettando sarebbero l´ultima irreversibile incarnazione della cultura nerd? «L´aspetto meno invitante degli otaku è proprio la feticizzazione della scolaretta: perché non la stessa cosa per i maschietti?». Insomma altro che Lady Gaga moltiplicata per 92: qui non c´è un briciolo dell´autoironia della diva. «Appunto. Queste AKB sembrano solo una gigantesca idra a 92 teste: 92 teste di Britney Spears».

 

AKB48AKB48AKB48AKB48AKB48AKB48AKB48AKB48

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…