maneskin tg1

QUALCUNO SALVI LA RAI DALL'OCCUPAZIONE COATTA DEI MANESKIN – PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO, A SANREMO TOCCHERÀ SORBIRSI I QUATTRO PREZZEMOLINI ROMANI: SARANNO I SUPER OSPITI DELLA SERATA DI GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO – L’ANNUNCIO LO HA DATO AMADUES NELL’EDIZIONE DEL TG1 DI IERI SERA (ORMAI, PIÙ CHE UN TELEGIORNALE, SEMBRA UN BOLLETTINO DELL’ARISTON) – NEL 2021 LA BAND PARTECIPÒ E VINSE, NEL 2022 TORNARONO PER IL “PASSAGGIO DI CONSEGNE”. E QUEST’ANNO ANDRANNO A PROMUOVERE IL LORO NUOVO DISCO, “RUSH”, POMPATISSIMO IN ITALIA MA STRONCATO DALLA CRITICA AMERICANA - VIDEO

 

 

 

Sanremo 2023, Maneskin al Festival: l'annuncio di Amadeus

Da www.adnkronos.com

 

maneskin al tg1 con amadeus.

I Maneskin a Sanremo 2023. La band romana sarà al festival nella serata di giovedì 9 febbraio. Lo ha annunciato Amadeus intervenendo con i Maneskin nell'edizione del Tg1 delle 20 oggi. "Non vediamo l'ora, per noi è sempre un onore" salire sul palco dell'Ariston, dicono i Maneskin. "Sanremo ha una marcia in più quando ci sono i Maneskin", dice Amadeus.

 

il matrimonio dei maneskin

I Maneskin tornano per la terza volta consecutiva al Festival, l'evento da cui è partita la loro incredibile ascesa verso il mercato internazionale. Dopo aver vinto l'edizione del 2021 con il brano 'Zitti e buoni' ed aver trionfato con lo stesso brano all'Eurovision 2021, che li ha fatti conoscere al pubblico internazionale, i Maneskin sono tornati all'Ariston lo scorso anno per il tradizionale passaggio di consegne (che Amadeus vorrà quest'anno anche da Mahmood e Blanco vincitori del festival dell'anno scorso).

 

 

 

maneskin rush

Nel 2022, oltre a 'Zitti e Buoni', la band romana ha eseguito anche 'Coraline', con un Damiano David commosso fino alle lacrime. Quest'anno è probabile che la band farà ascoltare almeno un brano del nuovo album 'Rush!', uscito proprio oggi.

 

 

In America cominciano a stroncare i Måneskin, e per qualcuno era anche ora

Estratto dell’articolo di Patrizio Ruviglioni per www.esquire.com

 

Viene da sorridere ad assistere all'attesa quasi messianica che accompagna il lancio mondiale di Rush!, il nuovo album dei Måneskin, primo della loro carriera concepito direttamente per avere una gittata che copra tutto il pianeta, degna del fenomeno globale che sono diventati.

 

maneskin al tg1 con amadeus

Viene da sorridere perché è un lavoro "rock", per cui seguire la veglia collettiva fatta di campagna promozionale, indizi sparsi su Instagram, un concerto-matrimonio organizzato a Roma e qualche isteria collettiva rigorosamente sui social riporta alla mente gli ultimi due dischi del genere ad aver segnato veramente la nostra cultura pop.

 

i maneskin vincono sanremo 2021

E cioè, la gente in fila nei negozi (in fila nei negozi!) per acquistare Be here now degli Oasis, o il milione di copie vendute nella prima settimana di Whatever people say I am, that's what im not degli Arctic Monkeys. Ma, ehi, quelli erano (rispettivamente) il 1997 e il 2006; questo è il 2023, la storia è un'altra e, appunto, il confronto fa sorridere. Non per altro: la musica e il disco in sé, stavolta, hanno un ruolo molto, molto più marginale.

 

Pur partendo da altre basi, l'ha fatto presente anche l'Atlantic, che alla vigilia dell'uscita di Rush! ha pubblicato una stroncatura abbastanza netta sul suo valore artistico, ripresa praticamente da tutta la stampa italiana.

i maneskin si sposano

 

S'intitola Questa è la band che dovrebbe salvare il rock & roll? e, a memoria, è la prima che esce negli Stati Uniti, testimone di come anche questa terra promessa, dove si stanno costruendo il loro mito di eredi della tradizione del rock & roll, abbia cominciato a guardarli con scetticismo.

 

Il critico Spencer Kornhaber, in sostanza, sente puzza di bruciato. Se ai pezzi con cui sono diventati famosi, da Zitti buoni a Beggin, riconosce "l'audacia" e delle atmosfere felicemente "sporche", capaci di anteporre uno spirito pure ribelle a delle melodie orecchiabili, ecco che in Rush! l'incantesimo si rompe.

 

Le nuove canzoni sono "così chiaramente riciclate" e "mediocri" da far dubitare dell'idea stessa – in voga lì come da noi, evidentemente – che siano loro la band deputata a riportare il rock di moda, per spartirsi l'egemonia culturale con il pop e il rap.

 

victoria de angelis a seno nudo in concerto in belgio 5

[…] "Più che le influenze classiche della band, come Stooges e MC5, vengono in mente imitazioni come Cold War Kids e Jet", conclude l'Atlantic, ammettendo che "il fascino della band non è per forza nella musica", ma magari la sua natura televisiva, e questo ovviamente sminuisce le ambizioni e lo spessore artistico "dell'industria del rock".

 

[…] La musica, qui, non è l'unità fondamentale di niente, ma un modo come un altro di veicolare valori e mostrare l'abilità della band di muoversi con il suo stile su più campi. In Rush! insomma la forma, questa forma, è sostanza.

 

E i Måneskin non sono certo i primi a pensarla così, ma sono probabilmente tra i primi (perlomeno dei nuovi) a farlo su un genere tradizionale come il rock – ed è questo, forse, che fanno rumore.

 

victoria de angelis in topless su instagram 6

Gli spunti sono tanti, e riguardano la direzione che sta prendendo il mercato della musica così come la natura del successo della band nel mondo, ma esulano questo discorso.

 

Uno dice: che succederà se dopo questa stroncatura ne arriveranno altre?

 

Niente, l'album in questione è perfetto così com'è per raggiungere gli obiettivi prefissati, tra i quali non c'è mai stato salvare il rock.

[…]

 

 

 

 

 

 

 

maneskin selfie post vittoria sanremo 2021victoria dei maneskin

 

ethan torchio a sanremo i maneskin vincono sanremo 6i maneskin vincono sanremo 5i maneskin tornano a sanremo maneskin sanremo 2021i maneskin tornano a sanremo 2

 

i maneskin vincono sanremo 4

 

 

 

 

 

 

 

 

victoria dei maneskin 5

victoria de angelis dei maneskin 3victoria de angelis a seno nudo in concerto in belgio 2matrimonio dei maneskinvictoria de angelis stranamente vestita maneskin damiano dei maneskin a sanremo 3maneskin a boston 3damiano maneskin rissamaneskin rompono strumenti sul palco di las vegas 2damiano dei maneskin si rasa 6damiano dei maneskin rasato ethan torchio maneskin matrimonio dei maneskin 3la festa dopo il matrimonio dei maneskin

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…