SILVIO STAI SERENO - SECONDO L'AVVOCATO CATERINA MALAVENDA, IN ARRIVO "SERVIZI SOCIALI E POCHI OBBLIGHI PER BERLUSCONI" DOPO LA CONDANNA A 4 ANNI DI CUI 3 COPERTI DA INDULTO PER FRODE FISCALE

Davide Vecchi per ‘Il Fatto Quotidiano'

Il 10 aprile il Tribunale di Sorveglianza di Milano discuterà in Camera di consiglio la richiesta di affidamento di Silvio Berlusconi. L'ex premier deve scontare la pena in via definitiva per frode fiscale a 4 anni di carcere, di cui 3 coperti da indulto. Quindi, sostanzialmente, per i restanti dodici mesi che "per ulteriori sconti di legge si riducono a nove", come ci spiega l'avvocato Caterina Malavenda.

I giudici decideranno se affidare Berlusconi ai servizi sociali o concedergli i domiciliari. Quale tra le due potrebbe essere la decisione finale?
Si tratta di un soggetto di quasi 78 anni, che deve espiare una condanna, la prima, di entità piuttosto modesta, posto che, con i benefici previsti, dovrebbe ridursi a nove mesi di reclusione. Avendone fatto richiesta, direi che è estremamente probabile che gli venga concesso di scontarla in affidamento in prova ai servizi sociali.

I presupposti di legge per l'affidamento ci sono?
Sì. L'affidamento è possibile quando il condannato ha tenuto un comportamento che preluda alla sua rieducazione e non lasci temere per la commissione di altri reati, mentre mancano del tutto quelli ostativi, che riguardano soprattutto il tipo di reato commesso.

Quali limitazioni potrebbe essere costretto a rispettare?
Ci sono alcuni limiti inderogabili, quali il divieto di espatrio e quello di frequentare pregiudicati o tossicodipendenti, ma con queste eccezioni può incontrare chiunque quando vuole.

Dovrà rinunciare a qualche amico pregiudicato, tipo Cesare Previti. Altre limitazioni?
Ha l'obbligo di tenere i rapporti con il servizio sociale, mentre le altre prescrizioni vengono stabilite, anche tenendo conto della reale situazione dell'affidato. Inoltre, queste ultime possono essere modificate in corso d'opera. Sono previste poi deroghe temporanee, su autorizzazione del magistrato di sorveglianza, anche in forma orale, su proposta dell' Ufficio di esecuzione penale esterna (U.E.P.E.) che sovrintende al controllo. D'altra parte, essendo una forma di espiazione, sia pure attenuata della pena, qualche restrizione è inevitabile.

Come si svolge? E come si conclude l'affidamento?
Il servizio sociale controlla la condotta dell'affidato e ne riferisce periodicamente al magistrato di sorveglianza. Se non intervengano fattori che impongano la revoca del beneficio, ad esempio, la violazione delle prescrizioni o una nuova sentenza di condanna, passata in giudicato, l'esito positivo del periodo di prova estingue la pena detentiva e ogni altro effetto penale.

Una nuova sentenza di condanna definitiva quindi comporterebbe la revoca del beneficio? Di processi in corso Berlusconi ancora ne ha.
Ma è impensabile che arrivi una sentenza definitiva nei prossimi nove mesi.

Ma allora perché tutte queste proteste e questi timori?
Bè, una persona abituata ad andare dove vuole, a fare ciò che crede, senza ovviamente dover chiedere il permesso a nessuno, tollera male qualunque limitazione, specie se, come in questo caso, ha l'esigenza di godere dell'agibilità politica che gli consenta di partecipare all'imminente campagna elettorale. È in questo senso che dicevo, il Tribunale di sorveglianza potrebbe tenerne conto, nell'indicare le prescrizioni cui dovrà attenersi nei prossimi mesi.

Quindi potrà svolgere liberamente la campagna elettorale? Partecipare a comizi? Registrare videomessaggi?
Dipende dalle prescrizioni che gli verranno imposte, ma se non avrà l'obbligo di rimanere nella regione di residenza - nell'ambito della quale, tuttavia, potrà muoversi liberamente - potrà fare campagna elettorale in tutta Italia, nel rispetto degli orari di uscita e di rientro, se previsti e potrà comunque registrare videomessaggi senza alcuna limitazione.

 

Caterina MalavendaTribunale di MilanoBerlusconi e Ghedini PIER SILVIO BERLUSCONI CON GHEDINI.

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…