perfect day

IL CINEMA DEI GIUSTI - PAURA DELLA GUERRA? PAURA DELLE BOMBE? MEGLIO RIDERCI SU CON UN INTELLIGENTE 'WAR COMEDY' INTERPRETATO DA BENICIO DEL TORO, TIM ROBBINS E OLGA KURULENKO

PERFECT DAY PERFECT DAY

Marco Giusti per Dagospia

 

Paura della guerra? Paura delle bombe? Nooooo. Meglio riderci su con una bella war comedy interpretato da Benicio Del Toro, Tim Robbins e dalla bellissima Olga Kurulenko ambientata direttamente nei Balcani del 1995, quando non è ancora stata dichiarata la pace, non è ancora del tutto finita la guerra, ma possono esserci pericoli davvero ovunque. Perfect Day dello spagnolo Fernando Léon de Aranoa, ma si chiamava A Perfect Day, tratto dal romanzo “Dejarse Llover” di Paula Farias, è un ottimo esempio di piccolo film intelligente, con un ottimo cast e una bella storia esplosiva che a Cannes, alla “Quinzaine des Realisateurs” ha provocato grandi applausi e grandi risate.

 

PERFECT DAYPERFECT DAY

Tutto si svolge in un’unica giornata, appunto un perfect day, seguendo le disavventure di un gruppo di operatori umanitari durante gli ultimi giorni della guerra in Bosnia. Il gruppo è formato da Mambu, un Benicio Del Toro tornato in grande forma, il capo della sicurezza, B, Tim Robbins, il cinico veterano dalla battuta facile, Sophie, Melanie Thiérry, la novellina saputella, Katya, Olga Kurylenko, la vecchia fiamma di Benicio.

 

Mettiamoci anche un interprete, Fedja Stukan, un ragazzino che vuole giocare a pallone e gli abitanti dei paesi. Girato quasi tutto in Spagna, con un certo sostegno di mezzi e un produttore come la regista Isabel Coixet, seguiamo il gruppetto alle prese con un pozzo di un villaggio dove è stato buttato il cadavere di un ciccione.

 

PERFECT DAY   PERFECT DAY

Il film si apre appunto sul cadavere tirato su da Benicio De Toro quando gli si rompe la corda e il cadavere ripiomba pesantemente giù, rendendo l’acqua del pozzo inutilizzabile. C’è un’altra corda? No. Così, proprio la ricerca di una seconda corda in territorio di guerra per tirare su il cadavere diventa il motore della storia. Mettiamoci anche i rapporti tra la Ong e i Caschi Blu, e la guerra personale di Benicio Del Toro con la vecchia fiamma Kurylenko, venuta in Bosnia per chiudere la missione.

 

PERFECT DAY      PERFECT DAY

Giocato sulla commedia tra i personaggi, ma ambientato in un territorio pieno di pericoli, strade minate, posti di blocco continui, popolazione ostile, diventa un film di guerra senza la guerra. C’è bella musica rock con brani di Lou Reed e una notevole "Where Are the Flowers Gone?" cantata da Marlene Dietrich sui titoli di coda. ‎Magari non piacerà ai cinephiles più talebani, magari ha qualche momento di stanca, ma è uno dei film più divertenti visti a Cannes. In sala dal 10 dicembre distribuito dalla Teodora Gilm.

PERFECT DAY       PERFECT DAY PERFECT DAY     PERFECT DAY

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…