dacia maraini piera degli esposti

“ERA UN DRAGO SUL PALCOSCENICO E UN UCCELLETTO SPERDUTO NELLA VITA” – L’ADDIO DI DACIA MARAINI ALL’AMICA PIERA DEGLI ESPOSTI: “È STATA UNA BAMBINA DOCILE IN UN MONDO INDOCILE, PRESA FRA I DELIRI DI UNA MADRE CHE ANDAVA IN LETARGO DI INVERNO E SI SVEGLIAVA CON L'EROS ACCESO D'ESTATE, E UN DOLCISSIMO E CORAGGIOSO PADRE SINDACALISTA” – “AVEVA IMPARATO PRESTO A PORTARE SULLE SPALLE UNA CROCE. MA AVEVA ANCHE APPRESO CHE CON LA CROCE IN SPALLA SI PUÒ PERFINO SCAPPARE CORRENDO PER STRADE PIENE DI SPINE E DI SORPRENDENTI SORPRESE AMOROSE. LA SUA GIOIA STAVA NEL…”

 

Dacia Maraini per “La Stampa”

 

piera degli esposti dacia maraini

Se n'è andata una grande attrice e una grande amica. Da molti, troppi giorni stava chiusa in un letto di ospedale, con la speranza di uscire dalla maledizione di una tisi presa da ragazza che da ultimo era degenerata.

 

piera degli esposti

Eppure quando saliva sul palcoscenico nessuno si accorgeva delle difficoltà di respiro di Piera, nessuno avvertiva la sua sofferenza. Il suo corpo si animava, la sua voce si faceva potente e seduceva chi la ascoltava. L'ho conosciuta in teatro e il nostro rapporto si è sviluppato fra teatro e letteratura. Con lei ho scritto due libri, Storia di Piera e Piera e gli assassini.

 

storia di piera

Due viaggi nella sua vita di ragazza e nei suoi sogni dolorosi ma anche esplosivamente allegri, a volte libertini, a volte francamente comici, come quando interpretava i brevi testi surreali di Achille Campanile .

 

Piera è stata una bambina docile in un mondo indocile, presa fra i deliri di una madre che andava in letargo di inverno e si svegliava con l'eros acceso d'estate, e un dolcissimo e coraggioso padre sindacalista. Aveva imparato presto a portare sulle spalle una croce , come ripeteva spesso.

PIERA DEGLI ESPOSTI

 

Ma aveva anche appreso che con la croce in spalla si può perfino non salire sul Golgota, ma scappare correndo per strade piene di spine e di sorprendenti sorprese amorose. Era sempre innamorata di un uomo che scappava. La sua gioia stava nel rincorrere e cercare di afferrare per la giacca chi l'amava ma stranamente le fuggiva. Innamorata dell'amore? Forse.

 

Dove c'era da inventare e giocare, dove c'era da donare generosamente e pericolosamente, lei non si risparmiava. Più diventava popolare, più entrava nel mondo magico del cinema e della televisione, più si innamorava di uomini impossibili da raggiungere. Ma come le piaceva raccontare delle sue corse e dei suoi piccoli meravigliosi momenti di felicità! Ricordo un teatro in delirio, in una lontana città dell'Argentina.

 

piera degli esposti dacia maraini marco ferreri

 E come riusciva a superare la barriera della lingua straniera per farsi ascoltare e apprezzare nelle sue acrobazie verbali. Era un drago sul palcoscenico e un uccelletto sperduto nella vita. Infelice in amore ma felicissima nelle amicizie che erano numerose e fedelissime. Sono in tanti a volerle bene e a piangere oggi per la perdita di una amica ricca di grazia e di ironia , una amica che rimarrà con noi anche se si è messa in cammino per terre misteriose coi piedi gonfi e senza voce.

PIERA DEGLI ESPOSTI 4piera degli esposti photo andrea arrigaPIERA DEGLI ESPOSTIPIERA DEGLI ESPOSTI 2PIERA DEGLI ESPOSTI 3PIERA DEGLI ESPOSTI E ROBERT MITCHUMpiera degli esposti giocare dazzardo il futuro e' donna storia di piera piera degli esposti marina rocco tutti pazzi per amore dacia maraini e piera degli espostiCOPERTINA DEL LIBRO DI PIERA DEGLI ESPOSTI E DACIA MARAINIstoria di piera dacia maraini e degli esposti

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…