POSTA! - CARO DAGO, STOP ALLO SMART WORKING PER GLI STATALI. TORNERANNO AL LAVORO IN PRESENZA. BEH, COSÌ ALMENO PRIMA DI ANDARE A FARE LA SPESA DOVRANNO PASSARE IN UFFICIO A TIMBRARE IL CARTELLINO – AFGHANISTAN, I TALEBANI: "PER LE DONNE NO RUOLI DI PRIMO PIANO NEL GOVERNO". SOTTOSEGRETARIE ALLE PULIZIE NEI MINISTERI?
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, stop allo smart working per gli statali. Torneranno al lavoro in presenza. Beh, così almeno prima di andare a fare la spesa dovranno passare in ufficio a timbrare il cartellino.
P.T.
Lettera 2
Caro Dago,;
Afghanistan, i talebani: "Per le donne no ruoli di primo piano nel Governo". Sottosegretarie alle pulizie nei ministeri?
Marella
donna con il burqa in mezzo ai talebani che bloccano le strade per l aeroporto di kabul
Lettera 3
Caro Dago, Covid, Oms monitora nuova variante "Mu" identificata in Colombia. Non bastava essere primo produttore mondiale di cocaina, ora si mettono a produrre pure varianti del virus?
Bug
Lettera 4
Caro Dago, Brunetta vorrebbe nuovamente il lavoro in presenza nella PA ritenendo che faccia aumentare il Pil. Il tuo meraviglioso sito si chiedeva come mai le multinazionali tipo Apple al contrario incentivano il lavoro da casa.
Mi permetto di dare la risposta, nelle multinazionali il lavoro è misurato in quantità e qualità anche da remoto, nella PA italiana è già difficile misurare la produttività in presenza figuriamoci in Smart working...
FB
afghanistan talebani donne picchiate
Lettera 5
Caro Roberto,
Bobo Craxi cespuglietto del Pd alle comunali di Roma.
Le virtù dei padri non ricadono sui figli.
Giancarlo Lehner
Lettera 6
Caro Dago, titolo da La Stampa di oggi: "Afghanistan, l'Europa chiude le porte". Ma, un po' più giù, altro titolo: "Afghanistan, il ministro Lamorgese: piena disponibilità dei Paesi UE all'accoglienza di chi fugge". Capito, ce li prenderemo tutti noi. Federico Barbarossa
BOBO CRAXI E GIUSEPPE CONTE A SAN FELICE CIRCEO
Lettera 7
Caro Dago, fa piacere che Conte ascolti i consigli di Travaglio. Così ce lo leviamo dai piedi come Di Pietro e Ingroia.
Sasha
Lettera 8
Caro Dago,
come è possibile che un Governo stanzi dei contributi a fondo perduto per l'acquisto di mezzi la cui circolazione non è regolamentata se non da provvedimenti comunali, tra l'altro non da tutti i comuni e non sempre omogenei? Gli incidenti causati da monopattino elettrici sono continui. È un segnale di maturità di un esecutivo?
Luca
Lettera 9
Caro Dago, molte minacce e qualche cazzotto da parte dei no vax. Non c'è nulla di strano: dopo che da mesi i media criminalizzano una minoranza, come stupirsi che qualche suo militante si comporti da criminale? Federico Barbarossa
Lettera 10
Caro Dago, da alcuni giorni alcuni giornalisti e pseudo scienziati cosiddetti "pro-vax senza se e senza ma" fanno le vittime per gli insulti e le minacce reicevute. Ma vediamo cosa hanno scritto le povere vittime in questo periodo di pandemia:
- "Mi divertirei a vederli morire come mosche." (Andrea Scanzi, giornalista abbronzato con l'acrilico)
- "Sono dei criminali, associazioni organizzate contro lo stato, vanno perseguiti come si fa con i mafiosi." (Matteo Bassetti, patologo televisivo)
- "Vanno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come sorci." (Roberto Burioni, virologo dal risibile h-index)
- "I rider devono sputare nel loro cibo." (David Parenzo, giornalista a gettone)
- "Ricettacolo di casi psichiatrici. Devono ridursi a poltiglia verde." (Selvaggia Lucarelli (giornalista pubblicista dalle grosse ghiandole mammarie).
Come mai nessuno s'indigna di queste parole?
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 11
Caro Dagos, insulti, minacce e infine, l'aggressione di cui è stato oggetto il viro-star Bassetti: la violenza corre online e on the road, segno della degenerazione del dibattito pubblico in rissa, non solo sul tema all'ordine del giorno per giorno del vaccini sì, no-vax no: ma scatenata anche, se non di più, dalla mancanza di un dibattito serio, di un confronto autentico, gestito com'è senza diritto di replica né contraddittorio da chi controlla media, regole del discorso e così, orienta univocamente l'opinione pubblica.
La massiccia campagna di criminalizzazione di chi, colto o incolto, medico o paziente, rilutta al vaccino, è condotta con un dispiegamento di forze mai visto, con una mobilitazione di invettive e anatemi senza limiti e senza remore, con un accanimento nel linciaggio verbale che dice di che grondi il buonismo di ministri, scienziati unti dal potere e intellettuali e giornalisti unti di quella gloria che li fa salivare.
La stessa violenza che non si fa scrupolo di spacciare, con un'ipocrisia sfacciata, il ricatto "o ti vaccini o niente stipendio" come 'sollecitazione', 'incentivo', 'invito': una violenza contro la verità dei fatti che delegittima chi fa ricorso a queste forrme di coercizione e di falsificazione del linguaggio e con esso, appunto, del dibattito pubblico.
Insulti e minacce altamente scientifiche, poi, non sono mancate da chi si ritiene autorizzato a rilasciarne: fino all'esclusione dai servizi sanitari per chi non si è vaccinato, anche se andasse in ospedale per un'appendicite o una tonsillectomia. La violenza fisica verso un individuo è vile e intollerabile: ma quella in atto contro una parte della collettività, promossa da autorità politiche, mediche e mediatiche, non sia fatta passare sotto silenzio.
Raider
Lettera 12
Gentildago,
le multinazionali spingono per lo smart working perchè risparmiano sugli affitti e perchè se uno non lavora lo licenziano in quattro e quattr'otto. I dipendenti sono monitorati per i risultati che devono raggiungere e pertanto possono lavorare da casa, purché facciano quello che devono fare.
le persone davanti all aeroporto di kabul dopo l attentato
I dipendenti pubblici già non fanno niente in ufficio, da casa accendono il computer, ogni tanto toccano il mouse giusto per fare vedere qualche cenno di vita, e si fanno i fatti propri. In realtà più che farli tornare in ufficio, sarebbe meglio lasciarli a casa, ma senza stipendio, proprio a casa.
Il Pesce Giacomo
Lettera 13
Gentilissimi,
purtroppo giornalisti e studiosi che si occupano di 'Geopolitica' producono frequentemente 'FUFFA', che del resto è correlata all'essenza stessa della cosiddetta 'GEOPOLITICA', pseudo disciplina in base alla quale è possibile stabilire e predire tutto ed il suo contrario.
attentato suicida all aeroporto di kabul
La reazione americana e quella di Biden dimostrano ampiamente che da quelle parti nessuno aveva previsto il rapido crollo dei governativi (in Vietnam l'offensiva finale durò 55 giorni, in Afghanistan è durata 10 giorni: e anche in quel caso fu dovuta ad errori di valutazione americani).
Quindi le analisi di Nicastro sono abbastanza campate per aria: a meno che non possa mostrare documenti probanti in tal senso. Ma da quelli che abbiamo grazie ad Assange ed altri, è molto più probabile che semplicemente gli USA non siano stati in grado di gestire e prevedere gli scenari più probabili (illuminante a tal proposito il film WAR MACHINE).
Infine, se uno seguisse coerentemente il ragionamento di Nicastro, si dovrebbe poter dire che la Germania in realtà ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e che Hitler programmò la propria apparente sconfitta per mettere in contrapposizione USA e URSS e quindi sarebbe stato questo suo piano a determinare la fine del Comunismo nel lungo periodo. Dunque Hitler avrebbe vinto la guerra.
Francamente, preferisco Philip Dick a Nicastro, se devo leggere fantascienza.
talebani festeggiano con bandiere sulle bare
Cordialmente,
Roberto Peruzzi
Docente di Storia delle Relazioni Internazionali (Università di Bologna)
Relazioni internazionali (Università di Venezia)
Storia dell'Asia Orientale Contemporanea (Università di Venezia)
Lettera 14
Caro Dago,
ho letto con una certa ammirazione il surreale articolo di Nicastro,
autentica sineddoche umana del "giornalista illuminato", sulla genialità
di Biden nel ritirarsi dall'Afghanistan e per il modo in cui lo ha fatto.
Secondo le ardite teorie di costui (ma vale per tutto il generone), per
joe biden piange dopo l attentato all aeroporto di kabul
il quale ovviamente i fatti e le circostanze non contano niente nel caso
lo smentissero, Biden ci avrebbe azzeccato e a rimetterci sarebbero Cina
e Russia.
Ognuno, per carità, può sostenere ciò che gli pare ma, attenzione, un
minimo di obiettività, non dico decenza perchè ad impossibilia nemo
tenetur, sarebbe auspicabile.
Biden ha, in ordine sparso: abbandonato a se stessi tutti gli afghani
che in qualche modo, sbagliando e di molto, si erano fidati e affidati
attentato suicida all aeroporto di kabul 3
agli americani; ha abbandonato al disastro tutte le donne e le "parti
deboli" di una società afgana che, evidentemente, non gli interessno.
Peraltro in questo è in buona compagnia vista la completa assenza di
proteste da parte di coloro, tanti e sempre pronti, per molto meno a
condizione che possa essere sfruttato politicamente, a protestare nei
modi più eclatanti possibile; ha deciso senza alcuna informazione a
talebani celebrano vittoria 12
nessuno: tanto i paesi storicamente amici quale ad esempio la Gran
Bratagna, che la Nato non sono stati informati; ha abbandonato forniture
militari non solo del valore di decine di miliardi di dolari ma,
soprattuttto, utilizzabili da parte dei Talebani e analizzabili d aparte
di chiunque lo volesse. Tralascio considerazioni sul recente attentato e
mille altre considerazioni di minore rilievo per quanto tutte rilevanti.
Insomma, in defnitiva Biden ha perso ogni credibilità sua e degli Stati
GIUSEPPE CONTE E I TALEBANI - MEME BY SARX88
Uniti rispetto al mantenimento degli impegni assunti, alla fiducia nei
comportamenti, alla tutela di chiunque nel mondo ritenesse di dare
credito gli Stati Uniti e chi ci rimetterebbe sarebbero Russia e Cina:
talebani festeggiano con bandiere sulle bare
clap, clap! Applausi. Lui si che resiste, altro che Biden.
talebani social media 1AFGHANISTAN - TALEBANIafghanistan nazionalisti in piazza contro i talebanii talebani giustiziano il capo della polizia afgana haji mullah achakzai 1fuochi d'artificio