madonna hillary clinton bill trump pompino

POVERA HILLARY CLINTON: E’ SEMPRE PERSEGUITATA DAL FANTASMA DI UN POMPINO! - L’OFFERTA DI MADONNA AGLI ELETTORI IN CAMBIO DEL VOTO ALLA DEMOCRATICA (“VI FARÒ UN POMPINO E SONO BRAVA. LO FACCIO LENTAMENTE, ADORO IL CONTATTO VISIVO E INGOIO”) ARRIVA NEL MOMENTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE IN CUI RICICCIANO LE AMANTI DI BILL

MADONNA SIMULA UN POMPINOMADONNA SIMULA UN POMPINO

1 - LITTLE ITALY

Jena per “la Stampa” - E’ più scandalosa la promessa sessuale di Madonna o quella fiscale di Renzi?

 

2 - SESSO ORALE A CHI STA CON HILLARY E POI SAREBBE TRUMP IL CANDIDATO VOLGARE E SESSISTA...

Giuseppe Cruciani per “Libero Quotidiano”

 

Un pompino in cambio del voto alla Clinton? Aprite un fascicolo, aprite un fascicolo!! Fosse accaduto in Italia si sarebbe messa in moto la gioiosa macchina della magistratura per scongiurare il traffico immondo di voti, lo scambio elettorale, il sesso in cambio della crocetta sulla scheda. E si sarebbe palesata la Boccassini a mettere sotto osservazione centinaia di chiamate e di chiavate, vere e presunte. Immaginate la scena: una donna di spettacolo berlusconiana che offre lavoretti di bocca agli elettori per far vincere il Cavaliere. Apriti cielo, sarebbe venuto giù di tutto.

Hillary Clinton a bocca apertaHillary Clinton a bocca aperta

 

Noi, che siamo uomini di mondo, non siamo per nulla scandalizzati di fronte all' offerta fatta dalla cantante Madonna a chi voterà contro l' odiato Trump. E siamo contenti che la Ciccone non incrocerà nella sua strada un cerbero della procura di Milano. Ma, in un secondo, la frase di Madonna ha polverizzato tutte le accuse fatte al magnate repubblicano di essere uno stupratore seriale del genere femminile.

 

Ripassate bene la frase pronunciata dalla star: «Se voterete Hillary io vi farò un pompino a tutti e sono brava. Lo faccio lentamente, adoro il contatto visivo e soprattutto ingoio». Chapeau: non c'è nessuna frase del repertorio di Trump che abbia raggiunto tali vette degne di una sceneggiatura siffrediana. E questo mentre tutto il mondo hollywoodiano definisce Donaldone alla stregua di un lurido porco, un maiale, uno schifoso molestatore. E come la mettono adesso questi signori con le parole dell'ingoiatrice seriale?

BILL CLINTON E I POMPINIBILL CLINTON E I POMPINI

 

Per guardare a casa nostra, nemmeno a Cicciolina, che pure era candidata, venne in mente di offrire certe prelibatezze ai maschi in cambio di voti. E non possiamo dimenticare Moana Pozzi che inventò il mitologico Partito dell'Amore. Da candidata a sindaco di Roma nel 1993 si inventò una campagna elettorale castissima: per due mesi non girò un film hard, nessun servizio fortografico e comprò pure una collezione di abiti serissimi lunghi fino alle caviglie che andavano bene per le Orsoline.

 

E, per passare a tempi più recenti, Madonna ha superato in creatività persino la trans filoleghista Efe Bal che, ripudiata dal candidato del centrodestra a Milano Parisi, per rabbia offrì le sue specialità a chi si sarebbe presentato nel suo letto con la prova di aver scelto Sala come sindaco di Milano. Robetta, rispetto alla fellatio guardandosi negli occhi della vip «de sinistra».

DONALD TRUMPDONALD TRUMP

 

Trump a questo punto potrebbe regalarci l'ultimo show: votare in segreto la Clinton e a urne chiuse presentarsi nel camerino della Ciccone con tanto di certificato elettorale in mano. E ora, cara mia, il pompino lo fai a me. Ma a pensarci bene, potrebbe approfittarne soprattutto Bill il consorte: lui sì che è un appassionato. E magari Madonna è meglio della Lewinsky.

 

3 - MADONNA, HILLARY E LA PROPOSTA INDECENTE

Annalisa Chirico per il Giornale

 

madonna topless selfie per hillarymadonna topless selfie per hillary

Madonna come Gandhi, non è uno scherzo. Il corpo piegato a uno scopo politico superiore. Fino al sacrificio estremo, nel caso di un digiuno proseguito ad oltranza. Fino all' offerta indiscriminata di servizi sessuali indirizzata a una moltitudine sconosciuta. Se credi fermamente in una causa, devi dare tutto te stesso, senza risparmiarti: c'è chi lo prende alla lettera. Qualcuno obietterà che l'indipendenza indiana dalla Gran Bretagna era un obiettivo rivestito forse di una nobiltà maggiore della vittoria di Hillary Clinton nelle presidenziali più noiose della storia americana. Difficile dargli torto. Alla fine, se lei vincerà, dovrà dire grazie all' inettitudine dell' avversario più che al proprio talento.

 

Eppure c'è un fatto rimarchevole nell'inconsueto endorsement che la popstar inglese ha rivolto ai suoi: che, ai tempi di Bill, sotto la scrivania dello studio ovale si consumassero ardite prestazioni orali, Madonna lo ricorda eccome. Ciò non è bastato a farla desistere da un'ambigua dichiarazione: aprendo lo spettacolo di Amy Schumer al Madison Square Garden di New York, Madonna non esita a parlare di «blowjob», sesso orale, come pronta ricompensa per chi sosterrà Hillary nella corsa alla Casa Bianca.

madonna sostiene hilalrymadonna sostiene hilalry

 

Andate a votare per la bionda candidata e vi praticherò del sesso orale, ok? «Sono brava. Non sono fredda come una macchina, mi prendo il mio tempo. Mantengo un sacco di contatto visivo. E alla fine ingoio», un'autopromozione convincente per la cantante di Like a Virgin davanti a una platea divertita dall' ennesima provocazione hot. Una proposta indecente che mirerebbe a portare aiuto alla morigerata Hillary, paladina delle donne perbene contro Donald il sessista, lo sbruffone volgare che si vanta di poterci afferrare «by the pussy».

 

Tuttavia il paradosso è eclatante: l'endorsement a Hillary Clinton ruota attorno al sesso orale, la stessa peccaminosa pratica che inchiodò il di lei marito nel ruolo di traditore impenitente. La relazione con la 22enne stagista Monica Lewinsky, inizialmente negata, fu sbattuta in faccia, nel clamore mediatico internazionale, alla paziente moglie, disposta alla fine a perdonarlo in nome dell'amore, non sappiamo se per lui o per il potere.

 

MADONNA SIMULA UN POMPINO  MADONNA SIMULA UN POMPINO

Anni dopo, i camerieri avrebbero raccontato che lei lo obbligava a dormire sul divano mentre si abbuffava di torta al caffè nei momenti di sconforto nero. Certo è che, se da una parte il fedifrago Bill provava a ridimensionare («nessun rapporto sessuale completo», accostabile al tradimento coniugale, si difendeva lui, Bibbia alla mano), la giovane amante raccontava invece un' altra storia a base di molteplici sedute bollenti, sigari cubani impiegati per stimolarla sessualmente e, sullo sfondo, l'enorme ipocrisia del 42mo presidente degli Stati Uniti che sfiorò l'impeachment per una vicenda di corna.

 

Così, gira e rigira, Hillary pare perseguitata dal famigerato «blowjob» al punto da rimanere puntualmente invischiata in storie in cui la pratica orale torna a fare capolino, che tragedia. Una sorta di nemesi per la candidata che veste i panni della fustigatrice delle affermazioni misogine del rivale dopo aver occultato per anni le azioni, quelle vere, di un marito briccone.

 

madonna e barack obamamadonna e barack obama

Diverse pseudofemministe che la idolatrano dimenticano che lei non è mai stata tenera con le di lui amanti, non ha mai esitato a insabbiare le esternazioni imbarazzanti per gestire lo scandalo e tenere tutto insieme, famiglia e potere. Senza farsi scrupolo di camminare sulla testa di qualche donzella, colpevole di aver ceduto alle lusinghe di un uomo strapotente.

 

Da un palco di New York Madonna, incarnazione musicale del dionisiaco, affonda il coltello nella piaga, non sappiamo quanto intenzionalmente. Parla di corda in casa dell'impiccato, incita a sostenere donna Hillary...A suon di sesso orale. Lo stesso che due anni fa, in apertura del suo tour a Vancouver, Miley Cyrus mimò platealmente sul corpo di un ballerino mascherato da Bill. L'ennesima beffa in un incubo senza fine. Forse, a conti fatti, era meglio digiunare.

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...