PRIMI CALCINCULO DI ZEMAN E CASSANO - NUOVO ATTACCO DEL BOEMO A CONTE: "VA DEFERITO E SQUALIFICATO" – CASSANO SPARA A ZERO SUL MILAN DI GALLIANI E ALLEGRI: “AVEVO DETTO CHE SE SBAGLIAVO ERO DA RINCHIUDERE AL MANICOMIO, MA NON HO SBAGLIATO IO. È STATO QUALCUN ALTRO, CHE STA SOPRA GLI ALTRI. QUALCUNO HA FATTO IL FURBO, A ME NON VA BENE E SONO DOVUTO ANDARE VIA. PER ALLEGRI ERO SOLO LA QUINTA O SESTA PUNTA”…
1- ZEMAN, NUOVO ATTACCO A CONTE: "VA DEFERITO E SQUALIFICATO"
Repubblica.it
Vigilia dell'attesissima prima della Roma all'Olimpico. Arriva il Catania, ma prima di affrontare il tema legato alla partita, Zdenek Zeman lancia l'ennesima frecciata ad Antonio Conte: "Se uno si permetteva di dire certe cose, una volta, veniva deferito e squalificato - dice riferendosi alle dichiarazioni con cui il tecnico della Juve ha attaccato la giustizia sportiva -. Era un processo sportivo, è diventato un processo mediatico. C'è un brutto clima? Sono successe brutte cose, spero si riesca a migliorare e a fare calcio come si deve".
Zeman inizia quindi a parlare di campionato: "Per essere pari alle grandi occorre dimostrarlo su campo, al momento non sappiamo. Spero che la squadra faccia un campionato positivo e riesca a giocarsi le gare con tutte. La nostra antagonista? Di solito si parte da quelle dello scorso anno. Penso che Juve, Milan, Udinese, Lazio, Inter sono tutte squadre finite davanti alla Roma, ma quest'anno si parte da zero".
"Mi sento a casa, voglio credere in quello che sto facendo. Non sono ossessionato: se siamo i migliori, è giusto che vinciamo. Spero che la Roma giochi bene e porti gente allo stadio. Voglio che i tifosi si divertano, voglio dargli emozioni. Ora sto bene, vediamo se sto bene dopo la partita. Ho lasciato la Roma qualche anno fa, sono tornato e vorrei fare qualcosa per i tifosi. Spero che il pubblico ci aiuti a esprimerci al top, anche se non siamo nel nostro momento migliore".
Come 13 anni fa, la Roma ruota attorno a Francesco Totti:
"Sono convinto che sia uno dei più grandi della storia. Poi, ovviamente, tutto dipenderà anche dal rendimento della squadra attorno a lui. Può fare quello che ha fatto 13 anni fa: ha aiutato Di Francesco a segnare 11 gol e ha favorito gli inserimenti di Candela in avanti. Può fare lo stesso con Pjanic e Balzaretti".
Capitolo formazione, partendo dalla mancata convocazione di Perrotta e Borriello: "In questo momento porto alle partite i giocatori che penso di utilizzare, questo non vuol dire che non si può cambiare idea in futuro. Stekelenburg? La formazione la do domenica. Penso che lui è uno dei migliori portieri d'Europa, è bravo, ma non vuol dire che non si può giocare senza Stekelenburg o senza altri. Altre squadre non ce l'hanno e giocano a calcio lo stesso".
2- CASSANO: "QUALCUNO HA FATTO IL FURBO AL MILAN"
Corriere.it
Antonio Cassano si presenta all'Inter ma spara ancora a zero sul Milan. L'attaccante barese, che ha appena "attraversato il Naviglio", ricorda le parole pronunciate al suo arrivo in rossonero: «Avevo detto che se sbagliavo ero da rinchiudere al manicomio, ma non ho sbagliato io. à stato qualcun altro, che sta sopra gli altri. Qualcuno ha fatto il furbo, a me non va bene e sono dovuto andare via».
Fantantonio non ha volto fare il nome, ma a chi gli ha chiesto se si stesse riferendo all'ad Adriano Galliani, ha risposto: «Lo state dicendo voi perchè non mi va neanche di dire il nome. Io devo ringraziare la gente del Milan, i tifosi per come mi sono stati vicini per il mio problema, e i compagni. Ma lui no perchè prometteva, prometteva e faceva tanto fumo e poco arrosto». E, dopo le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva, «ho capito com'era l'andazzo, ho preso la palla al balzo e sono andato via».
«NON SONO LECCHINO» - Al Cassano nerazzurro probabilmente non è andato giù il mancato rinnovo del contratto - scadeva nel 2014 - che ha riguardato il periodo sia prima sia dopo il problema cardiaco. «Chiedetelo a lui perchè dico così. Ma lui è bravo a girare le carte in tavola. Lui dirà che ha ragione lui, che non era vero. Lui va d'accordo solo con chi lo leccava....». A chi gli ha fatto notare che lui aveva detto «Dopo il Milan c'è il Cielo», Cassano ha risposto che «Dopo il cielo c'è l'Inter».
«GRAZIE A MORATTI» - Terminate, con polemica, le fasi rossonere («per Allegri ero solo la quinta o sesta punta»), ringraziamenti d'obbligo per i nerazzurri. «Per me è importante che Moratti, Branca e Ausilio mi abbiano preso e che abbiano fiducia dell'uomo Antonio».
LA RISPOSTA DI ALLEGRI - Dal fronte Milan arriva una replica a Cassano, che ha «mancato di rispetto al Milan» secondo Allegri. L'ex allenatore del fantasista ha ribattuto: «Antonio è stato importante nella prima stagione e lo è stato lo scorso anno fino a quando non si è fermato per un problema al cuore. Sono contento di averlo allenato, le polemiche non servono a nulla. Lui ha fatto una scelta, la società lo ha accontentato. La cosa più brutta è andare via e parlare, quando le cose si chiudono è il passato». Il tecnico ha poi ribadito: «Quelle di Cassano sono parole che, mi dispiace dirlo, non sanno assolutamente di niente. Io sono fatto così, non mi piace parlare dopo».









