IL PROGRAMMA NON C’È E SI VEDE – ALDO GRASSO SMONTA LO SHOW IN TV DI PANARIELLO E GIALLINI: “CI SONO DIVERSI MOMENTI, PIÙ O MENO RIUSCITI, MA UN PROGRAMMA NON È UNA SOMMA DI SITUAZIONI. A NON FUNZIONARE È PROPRIO L'IDEA DI FONDO: CON TUTTO IL RISPETTO, FORSE LA COPPIA È MALE ASSORTITA…” - VIDEO
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Certe recensioni che mette male a scriverle. Perché Giorgio Panariello è simpatico, perché Marco Giallini è bravo, perché in uno show tv Panariello è più bravo di Giallini, perché Giallini ce la metta tutta per fare il simpatico («Ha l'aria sempre scaglionata», dice una signora intervistata, ma forse c'era un «o» al posto della prima «a»). Perché, questa la ragione vera, il programma non c'è. Ci sono diversi momenti, più o meno riusciti, ma un programma non è una somma di situazioni. A non funzionare è proprio l'idea di fondo: con tutto il rispetto, forse la coppia è male assortita (una spia verbale: a un certo punto, Giallini chiama Panariello «collega», come se vestisse ancora l'abito del poliziotto). Per rafforzare la conduzione, ai due sono stati affiancati Max Angioni e Anna Ferzetti.
Nella scorsa edizione il tormentone era «chi conduce?», una trovata per conciliare la figura pop di Panariello con quella un po' più «impegnata» di Giallini. Visivamente c'era un unico studio che si divideva in due scene diverse; a unirli c'era solo la musica. Quest' anno, cambia la scenografia ma non la musica. Non so chi abbia avuto l'idea di invitare Beppe Bergomi e Fabio Caressa (la necessità dell'intervista parallela, coppia contro coppia?) ma l'esito è stato piuttosto deludente con il risultato, suppongo, che i «colleghi» di Rai Sport non abbiano fatto salti di gioia.
Era proprio necessario sulla Rai riproporre uno dei momenti più retorici delle telecronache sportive, quel «Grazie Signore di averci dato il calcio»? Anche Enrico Bertolino ha più o meno riciclato una delle sue curiose lezioni aziendali. Che, ovviamente, in una sala di una banca strappano gli applausi, in tv lasciano freddini. Per fortuna ci sono stati Ron, Mario Biondi, Raphael Gualazzi. Sono sicuro che nei prossimi appuntamenti i due ci regaleranno qualcosa di più. E di meno, diciamo così, «scaglionato», ma forse...