2023pulci2001

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DALLA PAGINA FACEBOOK DELLA “STAMPA”: “ENTRA IN UN HOTEL DI TORINO ARMATO DI MACHETE: RAPINATORE ‘SPARATO’ DALLA GUARDIA GIURATA”. LUI SPERIAMO CHE SE LA CAVA - TITOLO DALLA PAGINA FACEBOOK DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “ECCO IL CAMPO DA CALCIO PIÙ BELLO DEL MONDO (‘ERETTO’ SU UNO SCOGLIO)”. TRATTANDOSI DI UN RETTANGOLO ERBOSO RASOTERRA, DI 'ERETTO' DAL SUOLO NON VI È PROPRIO NULLA - LE IDEE POCO CHIARE DI "OPEN" SULLA VULVA

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Open, idee poco chiare sulla vulva

Da Open, giornale online: «“I mullah non capiscono decisamente nulla di donne”. Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese, non lascia ma raddoppia, e torna alla carica – col suo stile dissacrante – contro il regime iraniano, da mesi sotto pressione per le proteste di piazza dopo la morte della giovane Mahsa Amini.

 

Nel nuovo numero in edicola in Francia da domani, 11 gennaio, Charlie mette di nuovo in prima pagina i mullah iraniani, sotto al titolo irriverente citato, nell’atto di uscire a fatica dalla vulva di una donna dai capelli blu che se la ride di gusto. “C’abbiamo messo una settimana a trovare l’uscita”, sospira nella vignetta l’ultimo dei quattro mini-mullah a rivedere la luce fuori dall’utero femminile».

 

Tralasciando per oggi lo scorrettissimo c’abbiamo, più volte censurato in questa rubrica, diciamo che anche i redattori di Open non capiscono decisamente nulla di donne. Nella dissacrante vignetta, infatti, i mini-mullah escono dall’ano, non dalla vulva. Quanto all’utero femminile, restiamo in attesa di conoscere dove sia posto quello maschile.

 

***

alessandro sallusti

«Siamo rimaste le stesse persone che coerentemente con la mutata realtà abbiamo preso atto di una situazione nuova e di un nuovo ruolo nella vita», scrive il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, nell’editoriale in prima pagina. Noi diremmo che «le stesse persone hanno preso atto», terza persona plurale del verbo avere, non prima persona plurale.

 

***

andrea delmastro

Virginia Piccolillo intervista sul Corriere della Sera il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, il quale a un certo punto afferma: «Penso che per una serie di reati che stiamo valutando non debba essere necessaria la querela per la condanna». La querela non produce una condanna, bensì solo un processo, che può concludersi in vari modi.

 

Saltare il passaggio non è di per sé sbagliato, ma chi parla così assomiglia a un manettaro e sembra ignorare il concetto di condizione necessaria, ma non sufficiente. Trattandosi del sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, la dichiarazione non ci tranquillizza.

 

Corriere della Sera, campo di calcio eretto sullo scoglio

***

Citando il richiamo a Giovanni Battista pronunciato da papa Francesco all’Angelus in piazza San Pietro, Franca Giansoldati, vaticanista del Messaggero, spiega che «il pontefice riflette solo sulla forza dell’esempio lasciato dall’evangelista».

 

Ma il Giovanni in questione, figlio di Zaccaria e di Elisabetta, che visse come eremita nel deserto, spostandosi poi sulle rive del Giordano a predicare la venuta del regno di Dio e a battezzare, fu fatto decapitare a Macheronte, fra il 29 e il 32 dopo Cristo, dal re Erode Antipa, su richiesta di Salomè, figlia di Erodiade, e non c’entra nulla con l’evangelista Giovanni, apostolo di Gesù morto a Efeso probabilmente una sessantina d’anni dopo la crocifissione del Maestro, identificato dalla tradizione cristiana come l’autore del quarto Vangelo.

benno neumair 2

 

***

Titolo dalla pagina Facebook del Corriere della Sera: «Ecco il campo da calcio più bello del mondo (eretto su uno scoglio)». Fra i significati del verbo erigere vi è sicuramente costruire. Ma trattandosi di un rettangolo erboso rasoterra, privo di tribune, di eretto dal suolo – anche a giudicare dalla foto che accompagnava la notizia – non vi è proprio nulla.

 

***

Titolo dalla pagina Facebook della Stampa: «Entra in un hotel di Torino armato di machete: rapinatore sparato dalla guardia giurata». Lui speriamo che se la cava. *** Dal Corriere dell’Alto Adige: «Due anni fa, i cellulari di Laura Perselli e Peter Neumair si sono spenti per sempre. Uccisi dal loro primogenito, Benno, che poi ha cercato di nasconderne i corpi, gettandoli nell’Adige, e di sviare le indagini». Beh, se ha ucciso solo i cellulari, ed è figlio dei medesimi, si potrebbe scarcerare.

 

***

CHARLIE HEBDO COPERTINA SUL REGIME IRANIANO

Incipit di un articolo scritto sull’Osservatore Romano dal biblista ed economista Luigino Bruni per l’ottantesimo compleanno di Stefano Zamagni, pure lui economista, molto stimato: «Ho incontrato per la prima volta Stefano Zamagni nel 1989, nel suo famigerato ufficio di Piazza Scaravilli a Bologna».

 

Era un covo di malviventi? Famigerato significa «che gode di cattiva fama: il famigerato ladro è stato finalmente arrestato» (Lo Zingarelli 2023) e l’accezione «ben noto, famoso», qualificata come rara e specialmente ironica dal medesimo dizionario, sembra davvero di cattivo gusto considerando la felice ricorrenza e la levatura del personaggio che occupava l’ufficio in questione.

 

***

Vincenzo Bisbiglia sul Fatto Quotidiano: «Peccato che Areti ha replicato a una email inviata dal Fatto il 14 dicembre». Congiuntivo vo cercando.

 

***

LUCA SERIANNI

Antonio Polito sul Corriere della Sera: «Inserirsi nelle contraddizioni dell’avversario per dividerne le fila». Ribadiamo, con il conforto del compianto linguista Luca Serianni, che è «erroneo l’uso di fila come plurale di fila “serie di persone o cose”, invece di file: “una certa inquietudine serpeggiava all’interno delle fila del partito” (“La Repubblica”, 14.10.1987)» (Grammatica italiana, Utet).

 

***

Dalla Gazzetta di Mantova: «La donna aveva raccontato che, mentre si trovava in camera da letto, il cognato era entrato allo scopo di violentarla. Lei aveva opposto resistenza. Le sue urla avrebbero attirato l’attenzione del marito che, anziché difenderla, secondo l’accusa l’avrebbe picchiata per non aver ceduto al fratello». Titolo: «Violentata dal genero». Parenti serpenti. Ma in redazione non sembrano ferrati sulle specie animali.

khamenei nelle vignette di charlie hebdo 21

 

***

Fausta Chiesa sul Corriere della Sera spiega che Ferrovie Nord è «controllata al 100% da Fnm, società quotata in Borsa controllata al 57,6% da Regione Lombardia e al 14,7% dalle Ferrovie dello Stato». Non si controlla con il 14,7% e nemmeno se c’è già chi controlla: salvo casi esoterici, uno solo controlla.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...