giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – TITOLO DALLA “REPUBBLICA”: ZANDA “SE FALLISCE IL TER SERVE UN GOVERNO CON ALTE PERSONALITÀ”. DAL METRO E 90 IN SU – DA “LIBERO”: “È STATO PRESENTATO AL CES DI LAS VEGAS IL NUOVO PROTOTIPO DI TAXI VOLANTE DI UBER E HYUNDAI. SI TRATTA DI UN AEROMOBILE DELLA LUNGHEZZA DI 4 E 6 METRI”. CHIAMATELO ELASTICO...

Stefano Lorenzetto

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

«Luigi Albertini (1871-1941) è stato direttore del “Corriere della Sera” dal 1900 al 1921», si legge in una breve scheda, apparsa sul quotidiano in questione, sotto la foto di colui che fu segretario del fondatore Eugenio Torelli Viollier.

 

LUIGI ALBERTINI

Le cose non stanno proprio così, benché l’errore sia accreditato persino nella voce biografica su Albertini che compare nell’Enciclopedia italiana dell’Istituto Treccani: «Assunto poi al Corriere della Sera (1896), vi fece una rapida carriera, diventandone amministratore (1898) e direttore (13 luglio 1900)».

 

Direttori del Corriere nei primi 25 anni del Novecento

In realtà, da un’approfondita ricerca che in parte corregge quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi sullo stesso argomento, nel numero del 31 dicembre 1900 il gerente responsabile (la qualifica di direttore non esisteva) risulta essere Giovanni Galluzzi, il quale mantenne questa carica per due decenni, fino a tutto il 1920.

 

commiato di Luigi Albertini sul Corriere

Dal gennaio 1921 il gerente responsabile diventa Luigi Goldaniga, che lascia l’incarico nel dicembre 1924. Dal 1° gennaio 1925 il Corriere viene firmato da Alberto Albertini, fratello del ben più noto Luigi, e per la prima volta nella storia del giornale appare in gerenza la qualifica «direttore responsabile».

 

Meno di 11 mesi dopo, il 28 novembre 1925, fu pubblicato il fondo «Congedo» con il quale Luigi Albertini e il fratello Alberto erano costretti dal regime fascista a dimettersi. Il giorno appresso, 29 novembre, apparve come direttore Pietro Croci, che resterà in carica fino al marzo 1926. Bisogna tenere conto dei tempi pioneristici: nei primi anni del Novecento il quotidiano milanese usciva con 4 pagine.

 

Glauco Licata, in Storia del Corriere della Sera (Rizzoli), spiega che Galluzzi era un operaio, ovvero il macchinista addetto alla rotativa a colori acquistata nel 1900 per stampare La Domenica del Corriere.

luigi zanda

 

Goldaniga, che gli successe come gerente responsabile, probabilmente aveva lo stesso ruolo. Per farla breve, anche se Luigi Albertini fu senza alcun dubbio il deus ex machina del Corriere della Sera nel primo quarto del secolo scorso, mai il suo nome apparve sul giornale con le qualifiche di gerente responsabile o di direttore responsabile, anche se tutti crediamo il contrario.

 

***

charlotte casiraghi

 

Titolo dalla Repubblica: «Zanda “Se fallisce il ter serve un governo con alte personalità”». Dal metro e 90 in su.

 

***

 

Il Foglio ospita un articolo su Charlotte Casiraghi, secondogenita della principessa Carolina di Monaco e di Stefano Casiraghi. «Tutti pazzi per i salotti letterari della principessa Casiraghi chez Chanel», recita il titolo.

 

Sbagliato. Possono dirsi principesse solo la sovrana di un principato, oppure la figlia di un sovrano o di una sovrana regnante, oppure la moglie o la figlia di un principe. Nessuno di tali casi ricorre per Charlotte Casiraghi, la quale è infatti priva di titoli nobiliari e solo undicesima nella linea di successione al trono del Principato di Monaco.

 

uber elevate 4

***

 

Da Libero: «È stato presentato al Ces di Las Vegas il nuovo prototipo di taxi volante di Uber e Hyundai. Si tratta di un aeromobile della lunghezza di 4 e 6 metri». Chiamatelo Elastico.

 

***

giuseppe pignatone

La Stampa pubblica un editoriale di Giuseppe Pignatone, ex procuratore generale di Roma e oggi presidente del Tribunale di prima istanza della Città del Vaticano, intitolato «Perché le toghe combattono la corruzione».

 

È un concetto che necessita di chiarimenti? Essendo la corruzione un reato, daremmo per scontato che le toghe la combattano anche senza bisogno di spiegazioni da parte del dottor Pignatone.

Stefano Lorenzetto

 

***

 

Stefano Lorenzetto scrive sull’Arena: «Talvolta i ragazzi uccisi al fronte, avevano suppergiù l’età dei suoi figli». Complimenti per la virgola tra soggetto e verbo.

 

***

 

Secondo la Gazzetta di Mantova, l’ex presidente della Regione Lombardia, Bruno Tabacci, sarebbe «nato 73 anni fa a Quistello». In realtà Tabacci ha 74 anni e ne compirà 75 il 27 agosto.

 

***

 

Ettore Martinelli sulla Verità: «Comunque, nonostante la mediocrità dei governanti, alla bell’é meglio tiravamo innanzi, convinti che il signor “debito pubblico” non avrebbe bussato alle nostre porte».

bruno tabacci

 

A parte che il verbo «è» richiede l’accento grave, e non acuto, in questo caso sono superflui entrambi: si scrive «alla bell’e meglio».

 

***

Cesare Lanza sulla Verità: «Scommettiamo che le vostre lettere, cari amici lettori, sarebbero pubblicate quasi integralmente, se aveste cura di scriverle in misura più breve? Altrimenti devo, a volte a malincuore, a tagliarle e a proporle in sintesi». Cesarone, che ne diresti di cominciare a tagliare le «a»?

 

 

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…