2023pulci2807

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO CON OSSIMORO INCORPORATO DELLA “TRIBUNA DI TREVISO”: “’PRECARI 8 ASSUNTI’ SU 10 / VENTI DI CRISI SUL LAVORO”. SE SONO ASSUNTI, NON SONO PIÙ PRECARI – DAL "FATTO QUOTIDIANO": “ELKANN SR. ‘CLASSISTA’ SU REP, PROTESTA IL CDR”. TESTO: “UNA PAZIENTE ONCOLOGICA VENETA È MORTA LO SCORSO 23 LUGLIO CON IL SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO, RESO POSSIBILE DA ‘UN’ SENTENZA...”, ECCETERA. IL TITOLO ACCANTO…

fanpage, colpita dal morso

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Sul Fatto Quotidiano, Tomaso Montanari cita «la Laudato sì» di papa Francesco. Il titolista si adegua: «Ma già nel 2015 il papa con l’enciclica “Laudato ” lanciava l’allarme climatico». Il titolo corretto è Laudato si’, forma tronca di sii, imperativo presente del verbo essere. Da Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, non si può pretendere che conosca l’italiano.

 

•••

Marco Carta sul sito della Repubblica: «Lascia una moglie e una figlia adolescente». Non sapevamo che in Italia fosse stata introdotta la poligamia.

 

•••

corriere tv, anatroccoli attraversano la strada

Dal Corriere della Sera: «Nel 2022 sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%) e 165.889 gli incidenti stradali (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021.

 

Il numero di vittime è invece pressoché stabile, di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%)». Ricapitolando: i morti sono aumentati del 9,9 per cento, però risultano anche stabili e addirittura diminuiti dello 0,4 per cento.

 

•••

Simonetta Sciandivasci si rivolge a Stefano Bartezzaghi sulla Stampa: «Approfittiamo per spiegare perché il “Salve” va bandito, per favore». Bartezzaghi: «È una frase innocente, una volta si scriveva sugli zerbini».

 

tribuna di treviso, precari ma assunti

A noi sembra una parola, al massimo un’olofrase (frase formata da una sola parola, tipica del linguaggio infantile). Poi Bartezzaghi afferma: «Nel silenzio, qualcuno aveva acceso un trapano e perforato la strada». Il trapano è una macchina utensile per bucare legno, metallo, muri, non certo il manto stradale: per quello serve il martello pneumatico. Infine Bartezzaghi distingue: «E c’è differenza tra uso e menzione: uso è quando dico che il cane ha 4 zampe; menzione è quando dico che il cane ha 4 lettere».

 

Semmai è il sostantivo cane ad avere quattro lettere, non l’animale il sé. Avendo in anni lontani intervistato Bartezzaghi, semiologo figlio di quel Piero Bartezzaghi diventato «Il Bartezzaghi» con l’articolo determinativo incorporato, che per decenni occupò con le sue parole crociate a schema libero la pagina 41 della Settimana Enigmistica, fino a diventare anche dopo morto sinonimo di cruciverba irrisolvibile, dubitiamo che si sia espresso con tanta approssimazione semantica. Non resta che chiederne conferma a Simonetta Sciandivasci.

 

•••

stefano bartezzaghi

Dall’Ansa: «Mosca non solo si è ritirata dall’intesa sull’export di grano mediata da Nazioni Unite e Turchia bombardando ripetutamente le infrastrutture di stoccaggio dei cereali ucraini, ma ora potrebbe anche causare un incidente ad una delle centinaia di imbarcazioni civili che solcano l’antico Ponte Eusino». Non sapevamo che da quelle parti esistesse il ponte Eusino. Siamo ancora fermi al Ponto Eusino, antica denominazione greca del mar Nero. Proprio vero: per un Ponto Martin perse la cappa.

 

•••

ansa, il ponte eusino

Titolo della rubrica Il chierico vagante tenuta da Fabrizio d’Esposito sul Fatto Quotidiano: «Ratzinger, il papa-teologo che si battè contro la modernità nel solco del santo Wojtyla». Si conferma la confusione sugli accenti che regna nella redazione del giornale di Marco Travaglio: batté vuole quello acuto.

 

•••

Dal Corriere della Sera: «Un “disegno criminoso” per diffamare Paolo Borrometi, condirettore dell’Agenzia giornalista italia (Agi)». La qualifica, con tanto di minuscola, è ripetuta in una scheda. Credevamo che l’acronimo Agi significasse Agenzia giornalistica Italia.

 

•••

PAOLO BORROMETI

Incipit di Serenella Bettin sulla Verità: «Lei è una mamma bambina, incinta a 13 anni». O è mamma oppure è solo incinta. A meno che non sia già madre a 13 anni e sia rimasta di nuovo incinta. Sono ipotesi. L’unica orribile certezza è il sospetto che a Torino una ragazzina di 13 anni sia stata messa incinta dal padre. Ma per Bettin attenersi ai fatti rappresenta un’impresa.

 

•••

Titolo dal Fatto Quotidiano: «Elkann sr. “classista” su Rep, protesta il Cdr». Testo: «Una paziente oncologica veneta è morta lo scorso 23 luglio con il suicidio medicalmente assistito, reso possibile da un sentenza...», eccetera. Titolo accanto: «Eutanasia, in Veneto secondo caso in Italia».

 

Testo: «Una paziente oncologica veneta è morta lo scorso 23 luglio con il suicidio medicalmente assistito, reso possibile da un sentenza...», eccetera. Repetita iuvant. Anzi, Juve, essendoci di mezzo il padre di John Elkann.

 

•••

Titolo dal Giornale: «Donnarumma in ospedale / “Picchiato e rapinato”». Quindi è stato picchiato e rapinato da medici e infermieri mentre era ricoverato? No? Allora bisognava scrivere: «“Picchiato e rapinato” / Donnarumma in ospedale».

il fatto quotidiano, repetita iuvant

 

•••

Tweet di Fanpage su Luciana Littizzetto: «La comica è stata colpita dal morso di un ragno violino». «È stata morsa da un ragno violino» faceva meno colpo?

 

•••

Da Corriere Tv, sul sito del Corriere della Sera: «È diventato virale in poche ore il video della famiglia di anatroccoli che attraversa ordinatamente la strada in fila indiana a Bergamo, e per di più sulle strisce pedonali».

 

In realtà, nel video 19 anatroccoli si limitano ad attraversare una strada e, a un certo punto, incappano in un passaggio pedonale parallelo al loro senso di marcia. I pennuti lo attraversano per il lungo, non per il largo, stando persino bene attenti a non camminare sulle strisce bianche, che per un attimo vengono appena sfiorate solo dal terz’ultimo e dall’ultimo anatroccolo.

il fatto quotidiano, titolo sbagliato dell'enciclica

 

•••

Titolo d’apertura, con ossimoro incorporato, dalla prima pagina della Tribuna di Treviso: «Precari 8 assunti su 10 / venti di crisi sul lavoro». Se sono assunti, non sono più precari.

 

••• Titolo dalla Repubblica: «La maternità surrogata lacera il Pd». Incipit dell’articolo di Lorenzo De Cicco: «La scappatoia arriva dopo ore di dibattito macerante». Dunque lacera o macera?

 

•••

Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Kiev, in piazza Maidan una bandiera per ogni caduto». Nella capitale dell’Ucraina non esiste un luogo così denominato. Majdan in ucraino significa «piazza» e la più nota di Kiev si chiama Majdan Nezaleznosti (piazza Indipendenza). Perciò titolare «in piazza Maidan» equivale a scrivere «in piazza Piazza».

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…