buzzfeed

QUESTA NON È UNA FAKE NEWS: ‘BUZZFEED’ LICENZIA 100 DIPENDENTI (L’8% DEL TOTALE): I RICAVI LANGUONO E IL ‘NATIVE ADVERTISING’ (LE MARCHETTE TRAVESTITE DA ARTICOLI) COSTA TANTO E RENDE MENO DEL PREVISTO - IL GRUPPO È STATO VALUTATO 1,7 MILIARDI, MA IL FATTURATO QUEST’ANNO SAREBBE DEL 15-20% INFERIORE ALLE ATTESE - ANCHE ‘VICE’ FATICA: IL MERCATO DELLA PUBBLICITÀ ONLINE È IN MANO A FACEBOOK E GOOGLE, E TUTTI GLI ALTRI SI LITIGANO GLI AVANZI…

Dagonews

GIANLUCA VACCHI SU BUZZFEED

 

BuzzFeed ha licenziato 100 dipendenti e sta riorganizzando le sue strategie di vendita dopo aver concentrato tutti i suoi sforzi sulla pubblicità nativa.

 

A fronte di una forte riduzione delle entrate il sito di news ha ridotto dell’8% il suo staff su tutto il settore delle vendite, ha annunciato mercoledì la società. Buzzfeed conta 1700 dipendenti nel mondo.

 

I tagli sul lavoro e i cambiamenti organizzativi fanno parte di uno sforzo per diversificare le entrate della società, in un momento dove la competizione per la pubblicità online è spietata e le società mediatiche fanno fatica a mantenere le loro promesse agli investitori.

inchiesta buzzfeed sul movimento 5 stelle e le bufale

 

Sempre questo mese, il Wall Street Journal ha segnalato che BuzzFeed aveva dovuto mettere da parte i suoi piani per un’offerta pubblica iniziale nel 2018 e era sulla strada giusta per bucare il suo obiettivo di guadagno di $350 milioni di circa il 15% o il 20%. La società dovrebbe ancora registrare un aumento di utili nell’anno in corso, dopo un incasso di $250 milioni nel 2016. Anche Vice Media faticherà a raggiungere il suo obiettivo di $800 milioni, scrive il WSJ.  

 

Mentre la spesa per la pubblicità digitale continua a crescere, cresce anche la competizione. Il cosiddetto duopolio di Facebook e Google dovrebbe controllare più del 63% della spesa totale per la pubblicità online degli Stati Uniti nel 2017, mentre le società mediatiche stanno trovando nuove strategie per creare contenuti ad hoc per le marche.

 

buzzfeed gatti

BuzzFeed nei suoi primi anni ebbe molto successo grazie all’utilizzo di una strategia di marketing innovativa chiamata “native advertising”, un tipo di pubblicità molto costosa e laboriosa in cui la pubblicità viene inserita (o memetizzata) all’interno di un testo per farla sembrare un contenuto editoriale.

 

Quel successo ha attratto ulteriori investimenti, inclusi $400 milioni dalla NBC Universal della Comcast, la cui ultima stima sul mercato digitale si aggirava intorno ai $1.7 miliardi.  

Di recente BuzzFeed si è messa a cercare altre forme di guadagno, estendendo il suo sguardo alle licenze per i contenuti video, la televisione e le produzioni cinematografiche, l’e-commerce e il ‘programmatic advertising’ una tecnologia che consente il trading di spazi pubblicitari tra advertiser (compratori) e publisher (venditori). 

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