CAMPOSANTO DALL'ORTO E' VIVO - VERDELLI, DEUS EX MACHINA DELL'INFORMAZIONE: IL PIANO NEWSROOM DI GUBITOSI SMONTATO IN UN POMERIGGIO - COLDAGELLI, UFFICIO STAMPA - COTONE, UFFICIO LEGALE - USIGRAI: ''PERCHÉ UN ESTERNO SENZA ESPERIENZA TV?'' - SALINI NUOVO DIRETTORE LA7
1. RAI, È VERDELLI IL SUPER DIRETTORE - RISPONDERÀ DIRETTAMENTE A CAMPO DALL’ORTO, TRAMONTA LA NEWSROOM DI GUBITOSI
Paolo Conti per il “Corriere della Sera”
Lungo consiglio di amministrazione della Rai, ieri, nell’era della presidenza di Monica Maggioni con la direzione generale di Antonio Campo dall’Orto, il primo con il varo di nomine importanti per il futuro dell’azienda.
Carlo Verdelli è il nuovo direttore editoriale per l’Offerta Informativa della tv di Stato. Come si legge in una nota dell’azienda la nomina (con il solo voto contrario di Arturo Diaconale) è stata decisa «per assicurare un maggiore e più efficace coordinamento funzionale dell’area informativa dell’azienda, con l’obiettivo di rendere sinergico e funzionale l’utilizzo delle risorse tecnologiche e professionali garantendo nel contempo il livello qualitativo e di diversificazione dei contenuti informativi».
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A Verdelli, che riferirà gerarchicamente al direttore generale, risponderanno i direttori delle testate giornalistiche. Verdelli diventa un uomo chiave perché, ferme restando le prerogative dei singoli direttori, avrà la responsabilità del coordinamento funzionale delle varie testate e dell’offerta informativa, la supervisione delle proposte editoriali e sarà anche responsabile dei «meccanismi approvativi» dei prodotti giornalistici. In pratica, sarà lui a decidere se varare o meno una proposta, per esempio, di un nuovo prodotto di approfondimento.
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E sarà sempre lui ad avere «la gestione delle priorità editoriali, anche di tipo straordinario». Ovvero sceglierà quando e se dedicare un’edizione straordinaria a un avvenimento. Una figura nuova, che archivia il progetto delle due newsroom della scorsa gestione.
Carlo Verdelli, milanese, classe 1957, è stato direttore del magazine Sette del Corriere della Sera , poi vicedirettore del Corriere della Sera , direttore prima di Vanity Fair e poi de La Gazzetta dello Sport , quindi è stato vicepresidente esecutivo di Condé Nast. Dal 2013 è collaboratore de La Repubblica .
Altre due importanti nomine. Luigi Coldagelli, ora capo ufficio stampa del ministro della Giustizia Andrea Orlando, è il nuovo capo ufficio stampa della Rai, sostituisce Fabrizio Casinelli che aveva già chiesto dopo sei anni di lasciare l’incarico. L’avvocato Pierpaolo Cotone guiderà l’ufficio legale e societario, dopo l’uscita dall’azienda di Salvatore Lo Giudice in seguito alla vicenda di alcuni audit interni su sospette tangenti legate agli appalti, mai trasmessi alla Procura e su cui si è mossa la Guardia di Finanza. Il cda ha anche deciso l’avvio della ristrutturazione degli studi Dear. Il consigliere Franco Siddi rappresenterà la Rai nel consiglio direttivo di Confindustria Radio e Tv.
Forza Italia ha criticato aspramente la nomina di Verdelli. Maurizio Gasparri: «In un’azienda che ha migliaia di dipendenti, di capaci dirigenti, i nuovi vertici della Rai continuano a fare arruolamenti esterni, alimentando sprechi e lottizzazioni che umiliano le tante valide professionalità interne». Renato Brunetta: «Finora il dg ha mantenuto un bassissimo profilo, ma si sta dimostrando molto attivo sul fronte delle nomine esterne».
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L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti interni, contesta i vertici Rai con una nota del segretario Vittorio Di Trapani: «Con la scelta di un coordinatore editoriale di un esterno, per di più senza esperienza radiotelevisiva, si parte con il piede sbagliato»
2. LA7, SALINI NUOVO DIRETTORE
Da il “Corriere della Sera”
Fabrizio Salini è il nuovo direttore di La7. Una scelta — spiega la rete — che arriva «dopo la crescita degli ascolti conseguita negli ultimi 5 mesi e nella prospettiva di un ulteriore sviluppo della propria offerta editoriale» e «nell’ottica di rafforzamento del team manageriale». Fabrizio Salini (ex amministratore delegato di Fox Italia) avrà la responsabilità dei palinsesti, dei contenuti e dell’offerta multimediale.