antonio tajani matteo salvini giorgia meloni giampaolo rossi simona agnes roberto sergio elly schlein giuseppe conte

SULLA RAI VA IN ONDA IL CAOS DEI PARTITI – DOMANI SI ANDRÀ IN AULA PER ELEGGERE I QUATTRO COMPONENTI DEL CDA DI VIALE MAZZINI: COME DAGO DIXIT, LA MELONI VUOLE TIRARE DRITTO PER PIAZZARE ROSSI COME AD E AGNES ALLA PRESIDENZA. MA LE MANCANO DUE VOTI E LA POLTRONA DELLA POTENZIALE PRESIDENTE, IN QUOTA FORZA ITALIA, TRABALLA – NELL’OPPOSIZIONE REGNANO LE SOLITE DIVISIONI CON IL PD CHE DOVRÀ RIVEDERE I SUOI PIANI: SPERAVA DI CONVINCERE GLI ALLEATI DEL M5S A NON ENTRARE IN AULA, MA HANNO RISPOSTO PICCHE…

M5S, I PARLAMENTARI VOTERANNO PER I CONSIGLIERI RAI

"NON POSSIAMO LASCIARE CDA NELLE MANI DEI MEMBRI DI MAGGIORANZA"

giorgia meloni

(ANSA) - "La suggestione che viene diffusa da alcuni organi di stampa, di disertare le aule in occasione del voto dei consiglieri di nomina parlamentare, è stata respinta dall'Assemblea dei parlamentari del M5s", "in considerazione del fatto che appare contrario all'interesse pubblico lasciare il cda nelle mani dei soli consiglieri designati dalle forze di maggioranza, rinunciando così le forze di opposizione a esercitare le funzioni di vigilanza, di controllo e di garanzia di pluralismo in un momento estremamente delicato per il Servizio Pubblico". Lo afferma una nota del Movimento all'indomani dell'Assemblea congiunta dei parlamentari con Giuseppe Conte.

giampaolo rossi roberto sergio

 

FI, IL PRIMO OTTOBRE SI INCARDINA LA RIFORMA DELLA RAI 

AD ANNUNCIARLO È PRESIDENTE COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI FAZZONE

(ANSA) - "Martedì prossimo, 1 ottobre, verranno incardinati in 8ª Commissione al Senato tutti i disegni di legge che riguardano la riforma della Rai. L'obiettivo è quello di agevolare un corretto e proficuo confronto tra maggioranza e opposizione sulla riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, nell'interesse del Paese e dei cittadini". Ad annunciarlo in una nota è il presidente della Commissione 8ª a Palazzo Madama e senatore di Forza Italia Claudio Fazzone.

 

DOMANI IL VOTO PER NOMINARE QUATTRO CONSIGLIERI. SCHLEIN: "FARLO PRIMA DELLA RIFORMA SERVE SOLO A SPARTIRSI LE POLTRONE"

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “La Stampa”

meloni viale mazzini rai

Obiettivo non farsi male sulla Rai. A destra come a sinistra. Domani mattina alla Camera e al Senato si vota per eleggere i quattro componenti di nomina parlamentare del consiglio di amministrazione di viale Mazzini. La maggioranza, dunque, tira dritto sul rinnovo dei vertici della tv pubblica, nonostante il Pd avesse chiesto un nuovo rinvio. Vorrebbe garanzie sul percorso di riforma della governance Rai, un impegno del governo a realizzarla entro il 2025 per mettersi in regola con il Media Freedom Act europeo. Ma Giorgia Meloni vuole chiudere al più presto la partita, anche se questo potrebbe significare bruciare il nome dell'aspirante presidente, Simona Agnes, che, salvo sorprese, non avrà i due terzi dei voti necessari in commissione di Vigilanza.

simona agnes

 

La consigliera uscente, proposta da Forza Italia con Gianni Letta come grande sponsor, dovrebbe essere indicata nel cda dal ministero dell'Economia insieme a Giampaolo Rossi, predestinato al ruolo di amministratore delegato per volere della premier. Ma in Vigilanza al centrodestra mancano almeno due voti e non sanno come recuperarli, perché le opposizioni sono determinate a non partecipare a quella votazione.

 

Mentre sono divise sul come comportarsi domani. «Si consulteranno con Nanni Moretti per vedere se li si nota di più se stanno in disparte o se non vengono - ironizza Maurizio Gasparri, capogruppo FI al Senato -. Se c'è un clima costruttivo, bene, ma se il clima è ostativo non si può pensare di fare la legge sulla governance, gli Stati generali…». Come a dire, se fate saltare Agnes, poi sulla Rai non toccate palla.

meloni comizio su rainews24

«Un ricatto», è la lettura tra i parlamentari Pd in Vigilanza, preoccupati che il centrosinistra non si presenti compatto all'appuntamento di domani mattina.

 

«Dobbiamo decidere insieme, o si partecipa tutti al voto o si esce tutti dall'Aula - avvertono fonti dem - altrimenti si perde il senso del campo progressista». Avvertimento chiaro inviato soprattutto ai colleghi del Movimento 5 stelle, che hanno espresso dubbi sull'ipotesi dell'Aventino avanzata dal Nazareno.

 

[…] «Rinnovare ora il cda sarebbe solo per spartirsi le poltrone», ribadisce comunque la segretaria, che ha sentito gli altri leader e questa sera tirerà le somme durante l'assemblea congiunta dei parlamentari Pd. Qualche indicazione, però, potrebbe già uscire in mattinata dalla riunione della stessa commissione di Vigilanza.

 

giuseppe conte elly schlein

Ai deputati e senatori di maggioranza, invece, è stato già recapitato un messaggio: garantire la massima presenza in Aula. Pronti a eleggere i due consiglieri designati, Valeria Falcone per FdI e Antonio Marano per la Lega, e in caso ad aggiungerne altri due, se a sinistra prevarrà la scelta del non voto. Anche se i parlamentari di centrodestra in Vigilanza scommettono che, alla fine, Pd e M5s decideranno di essere della partita per eleggere Alessandro di Majo (riconfermato in quota 5 stelle) e Antonio Di Bella indicato dai dem.

giampaolo rossi roberto sergio

 

Quanto al destino di Agnes, se Forza Italia insisterà sul suo nome, tra gli alleati nessuno si opporrà, tanto meno Matteo Salvini. Se la presidente designata sarà affossata, infatti, l'incarico sarà preso ad interim dal consigliere più anziano, nello specifico il "leghista" Marano.

rai 6rai 5rai 3rai 4ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - MEME BY EDOARDO BARALDI

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...