SUPER-ENALOTTO COL BOTTO - IL TG RAI LEGGE I NUMERI E UNA SIGNORA CREDE DI VINCERE 34 MILIONI. MA LE CIFRE ERANO SBAGLIATE, E LEI FA CAUSA A VIALE MAZZINI PER “DANNO DA SPAVENTO”

Filippo Manvuller per "Libero quotidiano"

Illudersi per qualche istante di aver vinto 34 milioni di euro. E di potersi lasciare alle spalle anni di cassa integrazione e sofferenze, i soldi che non bastano mai, le bollette che si accumulano, i figli da mantenere. Crucci svaniti, in pochi secondi, davanti a quell'incredibile e meravigliosa sequenza numerica comparsa sullo schermo della tv di stato. Il cuore che scoppia. La gioia che inonda la stanza. Pochi istanti. Poi il buio. Tutto finto, tutto crolla: alla tv si sono sbagliati. «Scusateci».

Così quattro anni fa è finito il sogno di Caterina Gentile, all'epoca operaia cassintegrata di Salvaterra, piccolo paese in provincia di Reggio Emilia. Milionaria per pochi istanti. Quella delusione l'ha segnata profondamente, tanto che ha deciso di far causa alla Rai, caduta nell'imperdonabile svista numerica. Ha tentato la via della pacificazione "extragiudiziaria", chiedendo 50mila euro per quello choc, ma da viale Mazzini gliene vogliono riconoscere solo 18 mila. Così la partita ora si gioca in tribunale.

Da tre anni a questa parte, anche se i fatti risalgono a sei anni fa. Era il 15 novembre del 2008 quando il Tg Rai, in prima serata, annunciava i numeri vincenti del Superenalotto. Caterina era lì, davanti al monitor, con il suo tagliando da 1 euro in mano, sperando di poterlo consacrare alla dea bendata.

Il conduttore iniziò a dare i numeri. 15, 17, 24, 31, 80, 86. Tutti azzeccati. Poi arrivò anche il numero jolly, ma quello la protagonista non lo ricorda. Troppo forte l'emozione, la sorpresa, la gioia. Caterina non riuscì neanche a rendersi conto che - tempo pochi secondi - il monitor si era oscurato e una voce aveva spezzato l'incantesimo.

«È stato un errore». Il conduttore aveva comunicato il risultato di una vecchia estrazione, lasciando a bocca asciutta l'operaia reggiana. «Ricordo un sussulto al cuore, è stato un miracolo che sia riuscita a riprendermi». Un filosofo la chiamerebbe "fenomenologia della disillusione". Per lei fu l'inizio di un atroce tormento. «Avevo già pensato di "mettere a posto" la mia famiglia e chi mi è stato vicino. E pure a opere di beneficenza ».

Dopo la smentita choc del Tg, l'avvocato Pompeo Azzolini prova a spiegare la pista che sta seguendo, una sorta di "danno da spavento", "tra il patrimoniale e il non patrimoniale". Il legale rivela che "la letteratura e la giurisprudenza" aiutano poco. Difficile trovare casi analoghi. «Si sono però registrate sentenze di condanna nei confronti di proprietari di cavalli imbizzarriti che hanno causato lo spavento di persone, provocando loro conseguenze sul piano fisico ». Anche nel caso della maxivincita mancata ci sono «certificati che attestano stati d'ansia e depressione».

Sarà anche per questo che il «giudice si sta dimostrando particolarmente sensibile». Il linguaggio giuridico formalizza i concetti: per l'avvocato Azzolini quello sgomento da vincita negata è un «danno derivante da comportamento erroneo, che ha generato falsa aspettativa di vittoria e di cambio di vita, con conseguente choc». Dopo quel maledetto dietrofront della Rai sui numeri, Caterina ricevette pure una lettera dalla segreteria del capo dello Stato.

"Mi rendo conto delle difficoltà che lei si trova ad affrontare con i suoi figli - le scrisse un alto funzionario del Quirinale - ed è per questo che ho inteso rimettere il suo scritto alla valutazione delle competenti istituzioni territoriali, per le consentite iniziative di sostegno in sede locale". Ma di tante promesse, «ancora niente», dice lei, mentre si prepara alla prossima udienza. Sarà il 24 aprile.

Il giudice a questo punto vuole entrare nel vivo. Vuole copia della registrazione della trasmissione incriminata e intende dare voce a chi ha assistito allo spiacevole scivolone di cifre. La protagonista non si è fatta trovare impreparata. Ha lanciato un appello dalle colonne del Carlino di Reggio: «Un tecnico mi ha risposto e mi ha messo a disposizione le immagini di un servizio di Striscia la notizia, con la testimonianza di una signora di Torino ». Si prepara la controffensiva, per dare giustizia a un sogno spezzato in un istante.

 

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