"INCUTO TIMORE. NESSUNO CI PROVA DAVVERO CON ME, SENTO L’INTERESSE, MA NON ARRIVANO MAI AL DUNQUE" - LA RAPPER 20ENNE ANNA PEPE, L'ARTISTA DONNA PIÙ ASCOLTATA D'ITALIA NEL 2023, SI RACCONTA: "TANTE RAGAZZE SI RIVEDONO PERCHÉ HO ATTEGGIAMENTI NORMALI, NON SONO IRRAGGIUNGIBILE" - "CANTO DI AMORI TOSSICI E DI ALTRE ROBE BRUTTE, MA IL RAP È ARTE E PENSO CHE OGNUNO NASCA CON UN’EDUCAZIONE CHE ARRIVA DALLA FAMIGLIA. NON CREDO CHE LE COSE NEGATIVE SI APPRENDANO DALLA MUSICA, SE IO DICO 'VAI A SPARARE', NON È CHE LO FAI…"
Estratto dell'articolo di Barbara Visentin per il "Corriere della Sera"
È «soddisfatta da morire» Anna e di motivi ne ha tanti: è stata l’artista donna più ascoltata del 2023, quest’estate ha messo a segno la hit, «30°» e venerdì arriva il suo primo album «Vera Baddie» che rappresenta, dice, «la mia adolescenza racchiusa in un disco». Aveva solo 16 anni quando è esplosa con «Bando» e oggi che ne ha 20 è la rapper più acclamata d’Italia, forse l’unica che gioca nello stesso campionato dei colleghi maschi: a tutti gli effetti una Vera Baddie, dunque, termine che letteralmente significa «cattiva ragazza», ma che sta per «tosta, sicura di sé». […]
Tutti i pezzi di «Vera Baddie» li ha scritti lei .
«È tutta farina del mio sacco, si è molto più soddisfatti sapendo che è uscito tutto da te. Se va bene, come “30°”, ancora meglio: l’ho scritta di notte, in cameretta. Il titolo dell’album, la Baddie, è l’emblema di quel che c’è dentro. Io sono vera, nessuno mi scrive le cose a me. E tante ragazze si rivedono perché ho atteggiamenti normali, non sono irraggiungibile».
«Miss Impossible» racconta un amore tossico, vede di frequente queste dinamiche?
«Tanto, nell’ultimo periodo c’è una specie di epidemia o forse c’è sempre stata. Gli episodi di violenza che sentiamo tutti i giorni sono agghiaccianti. Nel pezzo parlo di un caso specifico, la storia di una mia amica, e a volte nella coppia l’amore è tossico per colpa di entrambi. Ma sento che tante ragazze potranno rivedersi. Spero si sentano ascoltate e sappiano che io sono al corrente di tutti i loro sbatti ».
C’è chi accusa il rap di contribuire alla violenza e lei non si sottrae all’uso di un linguaggio anche molto duro: in «Hello Kitty» parla di tagliare la testa a un’altra ragazza.
«Io le robe brutte a volte le ho dette, ma il rap è arte e penso che ognuno nasca con un’educazione che arriva dalla famiglia. Non credo che le cose negative si apprendano dalla musica, se io dico “vai a sparare”, non è che lo fai. Ci sono sempre stati brani di grandi artisti che non hanno detto solo cose belle, ma ognuno deve avere una propria morale».
[…] Una Baddie non incute timore?
«Sì, hai voglia! Nessuno ci prova davvero con me. Sento l’interesse, ma non arrivano mai al dunque».
Si sente bene con se stessa?
«Finalmente ora sì. Sicuramente la fama ha aiutato o semplicemente il crescere. La cazzimma l’ho sempre avuta, ma l’autostima no».
Com’era da piccola?
«A scuola prendevo mille note, sono sempre stata un po’ un personaggio. Mi vestivo in modo diverso ed ero un po’ sfottuta. Anche quando ho iniziato a fare i pezzi, nessuno mi prendeva seriamente, anzi: bullismo totale. Ma ci sta, non ero molto brava». […]
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