RASSEGNA INTERNAZIONALE - OBAMA TI AMA E DI CHIACCHIERE TI SFAMA: PUNITO DAI SONDAGGI LO SBARACKATO PUNTA A RIPRENDERSI CON UNO DEI SUOI DISCORSONI A EFFETTO (“MA IL PIANO DA 300 MLD È UN BLUFF”) - REPUBBLICANI, CORSA A 2: ROMNEY VS PERRY. BACHMANN TRAMONTATA. E DICK CHEENEY CE PROVA: “HILLARY CLINTON FOR PRESIDENT!” - SARKOZY TASSA LE BOLLICINE? COCA-COLA MINACCIA DI ANNULLARE MAXI-INVESTIMENTO - GROUPON, IN SALDO ANCHE L’UNIVERSITÀ - LA LEWINSKY SOLA E SEMI-DEPRESSA…
Dagoreport
1 - DA "DAILY BEAST", "NEW YORK TIMES" E "WASHINGTON POST"
OBAMA BLUFF: IL PIANO DA 300 MLD $ Ã INUTILE - TRA I REPUBBLICANI Ã ROMNEY VS PERRY. BACHMANN TRAMONTATA...
http://bit.ly/pVd8zI - http://wapo.st/p4qXLF
http://ti.me/na0zTZ (LE PAGELLE DEL "TIME")
Non sembrano esserci dubbi: la partita tra i Repubblicani è tra Mitt Romney e Rick Perry. Sono loro due che si giocheranno la candidatura alle presidenziali del 2012: uno di loro, salvo sorprese, sfiderà Obama. Si era già capito, ma il dibattito pubblico organizzato ieri insieme a tutti gli altri aspiranti candidati li ha visti dominare nettamente la scena, con frecciate reciproche sulle rispettive politiche e retoriche.
Romney, ex governatore del Massachusetts, ha accusato Perry (che invece è il governatore del Texas) di essere un politicante, un "career politician". Perry ha attaccato Romney per il suo programma per l'assistenza sanitaria universale. E i due hanno gareggiato a chi era stato in grado di creare più posti di lavoro. Uno scontro talmente serrato da far intervenire un altro candidato, Newt Gingrich: "Chiunque verrà nominato - ha detto a un certo punto ai compagni di partito - ricordiamoci che il nostro avversario è Obama".
Un Obama che gli ultimi sondaggi danno ai minimi storici di gradimento e che si appresta a presentare un piano di stimolo per l'occupazione da 300 miliardi di dollari, sperando di risalire la china tra gli elettori. Come già accaduto in passato, il presidente nero sceglie di puntare sul "Big Speech", il gran discorso, e sulle sue abilità oratorie per riacquistare la fiducia degli americani che gli hanno voltato le spalle.
Eppure c'è già chi sottolinea i limiti di una piano che servirà a granché per l'economia americana. Il "Daily Beast" lo definisce senza mezzi termini "futile": una proposta prgmatica che potrà aiutare il presidente ad essere rieletto, ma che non stimolerà l'economia, né creerà posti di lavoro. L'inquilino della Casa Bianca...
Chi è uscito decisamente ridimensionato dal dibattito è Michele Bachmann. La leader dei Tea Party, la nuova Sarah Palin che in occasione del primo evento pubblico dei candidati repubblicani aveva attirato l'attenzione con i suoi toni duri e i suoi attacchi frontali all'amministrazione Obama, stavolta è rimasta più nell'ombra, soverchiata dalla coppia Romney-Perry. Proprio la Bachmann, questa settimana, ha visto perdere due pezzi importanti al team che organizza la sua campagna.
2 - ABC NEWS
HILLARY CLINTON FOR PRESIDENT? DICK CHEENEY INVITA IL SEGRETARIO DI STATO A CORRERE CONTRO OBAMA
http://abcn.ws/q8kEkY
Hillary Clinton for president? L'ipotesi è piuttosto fantasiosa ma certamente suggestiva. Soprattutto visto il gradimento di Obama sceso ai minimi storici. A formularla pubblicamente in un'intervista alla "Abc" è l'ex vicepresidente di George W. Bush Dick Cheeney, in giro da settimane per promuovere il suo discusso libro "In my time". "Finora non ha mai detto di volerlo fare, ma penso che sarebbe una buona idea", ha detto riferendosi appunto a una candidatura della Clinton, definendola "una persona abbastanza formidabile".
3 - THE GUARDIAN
NEWS OF THE WORLD: COULSON SI RIFIUTA DI PARLARE IN PARLAMENTO
http://bit.ly/p4sMmb
L'ex direttore del "News of the World" ed ex portavoce di David Cameron Andy Coulson si sarebbe rifiutato di presentarsi davanti alla Commissione parlamentare che indaga sullo scandalo intercettazioni che ha travolto il tabloid di Rupert Murdoch. I suoi legali avrebbero respinto "l'invito" per le preoccupazioni circa le altre indagini parallele sul caso e la "pubblicità degenerata" che hanno prodotto.
4 - THE NATIONAL INQUIRER
MONICA LEWINSKY SOLA E ANCORA IMPEGNATA A LASCIARSI ALLE SPALLE IL SEXGATE...
http://bit.ly/qeNcy8
Che fine ha fatto Monica Lewinsky? A 17 anni di distanza dallo scandalo che l'ha resa famosa (suo malgrado) in tutto il mondo, il tabloid di gossip "National Inquirer" è andato a indagare nella vita attuale dell'ex stagista della Casa Bianca. Ebbene, pare che la donna che fece tremare il governo di Bill Clinton conduca un'esistenza sostanzialmente solitaria e sia tuttora impegnata a lasciarsi alle spalle la piccante liason con l'allora presidente Usa.
Monica Lewinsky, 38 anni, oggi vive passando da una casa all'altra tra quelle di Los Angeles dei suoi genitori e di suo fratello e un appartamento a New York sempre di proprietà della sua famiglia. Di feste nemmeno l'ombra: pare che la sua vita sociale sia vicina allo zero e che passi la maggior parte del tempo da sola.
Una fonte racconta che si muove tra le due coste lavorando a vari progetti che però poi alla fine non vanno mai in porto. Sembra che il suo obiettivo sia quello di aprire un'agenzia di pubbliche relazioni. Ma "la sua autostima - ha aggiunto la fonte - è ai livelli più bassi".
5 - LE MONDE
GROUPON METTE IN SALDO ANCHE L'UNIVERSITÃ...
http://bit.ly/nT3uqP
Non solo massaggi e soggiorni in albergo, il sito di offerte online Groupon si lancia anche nel settore universitario. La novità arriva dagli Stati Uniti, dove la compagnia ha sede. Groupon sta per mettere in vendita una serie di corsi universitari a prezzi stracciati, grazie a un accordo con un'università privata americana desiderosa di riempire le proprie classi evidentemente non troppo affollate...
6 - L'EXPRESS
SARKOZY TASSA LE BIBITE GASSATE? LA COCA-COLA MINACCIA DI ANNULLARE UN INVESTIMENTO IN FRANCIA
http://bit.ly/mWvQoc
Sarkozy tassa le bibite gassate? La Coca-Cola si vendica. Il colosso che produce la bibita analcolica più famosa al mondo ha annunciato di rivedere un importante investimento da 17 milioni di euro in una sua fabbrica francese. L'affare era previsto per il 2012. La decisione, ha fatto sapere la Coca-Cola, è stata presa per "protestare simbolicamente" contro l'annunciata tassa anti-bollicine che verrà discussa la settimana prossima. Tra i lavoratori dell'impianto interessato, quello di Pennes-Mirabeau, c'è preoccupazione: "Tutto ciò fa un po' paura", ha detto a "Le Monde" uno di loro.
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