camilleri e fiorello

RICORDANDO CAMILLERI - FIORELLO: “L’HO CONOSCIUTO AI TEMPI DI VIVA RADIO2 PERCHÉ ABITAVA A QUALCHE NUMERO CIVICO DI DISTANZA DAGLI STUDI DI VIA ASIAGO, A ROMA. LO VEDEVO OGNI MATTINA: IL MAESTRO FACEVA IL GIRO DEL PALAZZO PERCHÉ IL DOTTORE GLI AVEVA DETTO CHE DOVEVA FARE MOTO - LO CHIAMAVO: ‘MAESTRO, CHE CI FA CON QUELLA STECCA DI SIGARETTE SOTTO IL BRACCIO? LUI MI RISPONDEVA: ‘EH, FINO A QUESTA SERA CI DEVO ARRIVARE’…” - LO SPOT DELLO SCRITTORE PER “VIVA RADIO 2” - VIDEO

 

Renato Franco per il “Corriere della sera”

 

CAMILLERI E FIORELLO

«Buon viaggio Maestro... Io lo chiamavo sempre e solo in questo modo, il Maestro». Fiorello ricorda così lo scrittore che ha cesellato in una delle sue imitazioni più riuscite. Camilleri il solista delle sigarette, il fumatore disperato per lo sciopero dei tabaccai, l' uomo che per trovare la strada di casa seguiva i suoi mozziconi, lo scrittore che concepiva la sua arte solo come mezzo di sostentamento per comprare stecche una dopo l' altra: «Fumare non è un vizio, è vocazione» diceva il Fiorello-Camilleri. «Il Maestro non se l' è mai presa, anzi era divertito».

 

Come vi eravate conosciuti?

«Fu ai tempi di Viva Radio2 perché Camilleri abitava a qualche numero civico di distanza dagli studi di via Asiago, a Roma. Lo vedevo ogni mattina: il Maestro faceva il giro del palazzo perché il dottore gli aveva detto che doveva fare moto, il perimetro del palazzo era la sua ginnastica quotidiana».

ANDREA CAMILLERI

 

Lei lo vedeva dalla famosa finestra di «Viva Radio2»...

«Mi affacciavo e lo chiamavo: Maestrooo, che ci fa con quella stecca di sigarette sotto il braccio? Lui guardava in alto e con la sua la sua voce unica mi rispondeva: eh, fino a questa sera ci devo arrivare».

 

Nacque così la sua imitazione?

«Sì, quella battuta sulle sigarette fu l' inizio di tutto, da lì venne l' imitazione di Camilleri, immaginato come un fumatore incallito, sempre con la sigaretta accesa».

 

Lei propose anche a Camilleri di fare lo spot della trasmissione con Marco Baldini.

«Era un video dove mise a disposizione la sua ironia: lui camminava in via Asiago, io e Baldini lo seguivamo a piedi, si girava verso di noi e ci attaccava: - Ma che minchia volete?

CAMILLERI E FIORELLO

- Volevamo solo dirle che inizia Viva Radio2.

- E che minchia me ne fotte...

Fu di una disponibilità rara».

 

Tra i tanti incontri quale la fa sorridere ora?

«Dovevo fare l' audiolibro di un suo romanzo. Mi fermò subito: Fiorello, non l' hai letto, è vero? In effetti proprio questo non ho letto Maestro, mi dispiace... Quante risate...».

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