furio colombo

“FURIO COLOMBO, L’ULTIMO RADICAL CHIC” – IL RICORDO DI MASNERI: "IL GIORNALISTA CON CARICA DI AD FIAT CORPORATION SCOMPARSO IERI CON QUELLA VOCINA POTEVA DIRE CIÒ CHE VOLEVA - TANTI KENNEDY, CHE GUEVARA CHE LO SCARROZZÒ CON SARTRE SU UN’AUTOMOBILACCIA AMERICANA, UNA SPRUZZATA DI POPULISMO PARTECIPANDO ALL’AVVENTURA DEL "FATTO", NATURALMENTE ODIO PER BERLUSCONI PRIMA, POI TRASLATO SU MELONI “ANTISEMITA”. SOLO NICOLA CARACCIOLO E LUI POTEVANO FREGIARSI DI TITOLO DI VERI SIGNORI DI CAPALBIO: DI RADICAL CHIC COSÌ NON NE FANNO PIÙ…"  - VIDEO: LA FURIA DI FURIO CONTRO DAGO, CHE NEL 2018 PROFANÒ LA PICCOLA ATENE DELLA SINISTRA SUONANDO LA SVEGLIA ALL'INTELLIGHENZIA DI SINISTRA...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da @dagocafonal

 

 

 

 

QUANDO DAGO PROFANO' CAPALBIO, LA FU PICCOLA ATENE DELLA INTELLIGHENZIA DELLA SINISTRA - 2018, PREMIATO PER “DAGO IN THE SKY”, ASCOLTA BASITO UN FURIOSO FURIO COLOMBO PER I MIGRANTI OSTAGGIO DELLA NAVE DICIOTTI. DAGO REPLICA: “MA VOI CON CHE CORAGGIO VI INDIGNATE SE PROPRIO QUI, A CAPALBIO L’ANNO SCORSO VI SIETE RIFIUTATI DI ACCOGLIERE LA MISERIA DI 50 MIGRANTI?” - VIDEO-CULT

 

L'ULTIMO RADICAL CHIC. VITA, OPERE E ANEDDOTICA DI FURIO COLOMBO

Michele Masneri per il Foglio - Estratti

 

furio colombo

I molti che  blaterano oggi  a sproposito di radical chic nell’accezione di chiunque  si metta la mano davanti alla bocca tossendo e magari non voti nazista, e sia pure gravato da mutui trentennali, costoro dovrebbero studiarsi bene Furio Colombo, ultimo esemplare di quella razza, mancato oggi.

 

A km zero dall’originale definizione by Tom Wolfe, dunque non si sa se pantere nere in salotto ma nel caso allevate a terra  tra Park Avenue (case dell’Avvocato, istituti di Cultura, Rai international, negozio Brooks Brothers), Colombo defunto oggi è stato l’ultimo alfiere di quella fantastica e complicata filiera e famiglia che intrecciava la Fiat, possibilmente sede di New York; Capalbio quando era ancora Capalbio, praticamente la Mar a Lago di  Repubblica. E poi  La Stampa (con interscambio tra corrispondente di Rep e rappresentante Fiat, con differenze minime tipo tra console generale e nunzio apostolico), e poi una spruzzata di parlamento, quando essere deputati era ancora qualcosa, contessa. E la cattedra alla Columbia, e l’ultima intervista a Pasolini. E un salto a Palermo per il Gruppo '63.

furio colombo gianni agnelli

 

 

 

Atlantismo affinato in barrique, un Rampini senza bretelle, un Alain Elkann meno soft, un Gianni Minà aziendalista, un proto Antonio Monda  senza gli squisiti manicaretti della moglie Jacqui ma con carica di ad Fiat Corporation! Con quella vocina poteva dire ciò che voleva, e pure in un assurdo accento italiano che coltivava con snobismo

 

(...) Poi tanti libri, sull’America naturalmente e sull’essere ebrei e sull’Avvocato, ma pure certi romanzetti con pseudonimo, di “Marc Saudade”. Direttore dell’Istituto di Cultura sempre a New York, una spruzzata di populismo partecipando all’avventura del Fatto Quotidiano, naturalmente odio per Berlusconi prima antropologico ed estetico che politico, poi traslato su Meloni “antisemita”; naturalmente direttore dell’Unità quando l’Unità era l’Unità, contessa.

 

 

 

furio colombo ronald reagan

Rivalità per altri umani di fascia alta che condividevano destini simili tipo Jas Gawronski. Torinese, nato a Chatillon in Val d’Aosta, liceo d’Azeglio, vittima di perfide battute dell’Avvocato, che lo definiva “chioccia pakistana” e altri nomignoli, ma ne valeva la pena. Maestro di aneddotica insuperabile. Per esempio. Compleanno dei 30 anni, all’hotel Nacional dell’Avana. “Venne Che Guevara e ci scarrozzò su un’automobilaccia americana. Con me c’erano Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e Françoise Sagan, venuti a festeggiare il primo anniversario della rivoluzione cubana”. Però  poi tanti Kennedy, un Kennedy non mancava mai nell’impasto di questo incredibile attraversatore del Novecento più sartoriale e agnellesco, quando la Fiat era ancora la Fiat, contessa).

sartre guevara

 

 

 

Anche, passa il  mitologico concorsone Rai dei talenti con Umberto Eco e Gianni Vattimo del ‘54 (un po’ come Telemeloni insomma), e poi alla Olivetti, poi la Stampa, l’abbiamo detto, poi ad della Fiat in America. Che mondo, contessa.

 

Naturalmente una moglie americana, Alice Oxman (“dobbiamo a  Joan Baez un regalo di nozze speciale. La incontrammo davanti all’Hotel Park Lane subito dopo la cerimonia e  ci invitò a seguirla al concerto di Woodstock”). Capalbio come Martha’s Vineyard: nel 2016 un editoriale sul Fatto di Nicola Caracciolo, principe e ambientalista: “Ringrazio Furio Colombo per la chiara esposizione dei problemi relativi all’ installazione di 50 migranti a Capalbio”.  Secondo Giovanna Nuvoletti solo Caracciolo (Nicola) e Colombo (Furio) potevano fregiarsi di titolo di Veri Signori Capalbiesi. Di radical chic così non ne fanno più, contessa.

furio colombo 4colombo scalfari a capalbiomarc saudade furio colomboFURIO COLOMBOFURIO COLOMBO ANTONIO PADELLARO furio colombo l america di kennedy ed 2023ANTONIO PADELLARO MARCO TRAVAGLIO FURIO COLOMBO furio colombofurio colombo ted kennedyFAUSTO AND FURIO - MEME BY EMILIANO CARLI furio colombo foto di baccocapalbio d'agostino furio colombofurio colombo foto di baccofurio colombofurio colombo con la moglie alice oxmannicola caracciolo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?