roberto vecchioni minigonna scuola studentesse ragazze

“NON SONO AFFATTO UN REAZIONARIO, MA NON SI PUÒ ANDARE IN AULA MEZZI NUDI” - IL “PROFESSOR” ROBERTO VECCHIONI: “A SCUOLA SI DEVE ANDARE VESTITI DECOROSAMENTE. COME SI VA IN TEATRO O IN CHIESA. SONO LUOGHI CHE HANNO SACRALITÀ” – “I BAGNI NEUTRI? NON VEDO IL PROBLEMA DI PENSARE A TOILETTE UNICHE PER MASCHI E FEMMINE. SULLA MATURITÀ I GIOVANI SBAGLIANO E I PROFESSORI DOVREBBERO…”

 

 

Silvia Francia per “La Stampa”

 

roberto vecchioni

A quasi ottant’anni, un nuovo debutto «fa rumore». Roberto Vecchioni lo ammette senza pudore: «Sono molto più emozionato per questo debutto teatrale che quando uscì il mio primo disco! Mi sento come un ragazzino di quindici anni».

 

A regalare quest’iniezione di vitalità al cantautore milanese è, appunto, il teatro di prosa, che per la prima volta lo tira in ballo. Complice una delle sue opere di narrativa, «Il mercante di luce», uscito nel 2014 per Einaudi e prossimo a diventare uno spettacolo, nell’allestimento firmato dalla regista Ivana Ferri e interpretato da Ettore Bassi assieme al musicista Massimo Germini, storico collaboratore di Vecchioni. Il debutto è per lunedì al Carignano di Torino.

LICEO RIGHI PROTESTE 7

 

Ci sarà anche lei, Roberto, per l’occasione?

«Non me lo perderei mai. Non esagero quando dico che il primo disco pubblicato non mi fece così tanta impressione come questa sortita teatrale di un mio romanzo. All’epoca, ero nel mondo della musica già da diversi anni, mentre il teatro, che pure amo molto, l’ho frequentato solo da spettatore.

 

L’idea che un testo tratto da un mio romanzo vada in scena mi rende felice come un ragazzino, anche se ho 79 anni suonati. Per altro, con il Tangram di Torino che mette in scena questo titolo, ho già lavorato altre volte e considero la regista Ivana Ferri molto in gamba: il mio libro non era facile da ridurre teatralmente, ma lei ha fatto un gran lavoro».

 

pancia scoperta a scuola 6

Che genere di storia si racconta? Quanto è autobiografica?

«È la vicenda di un padre, che guarda caso fa l’insegnante di greco e latino. Un uomo, però, per molti versi fallito.

 

Lui ha un figlio malato di progeria (ovvero di invecchiamento precoce, ndr.) e decide di trascorrere con lui gli ultimi giorni che restano al ragazzo. E si industria per mostrargli quanto la vita, nonostante tutto, sia bella e per fargli conoscere un po’ di quell’esistenza che il giovane purtroppo non potrà mai sperimentare».

roberto vecchioni

 

Oltre che padre di quattro figli, lei è un professore: ora docente allo Iulm di Venezia, dove insegna Attualità dell’antico mondo classico, ma per anni ha lavorato nei licei. Cosa pensa dei ragazzi che sono recentemente e a più riprese scesi in piazza per protestare contro le morti di loro coetanei che facevano l’alternanza scuola/lavoro, ma pure contro la nuova maturità?

«Nel primo caso credo che gli studenti avessero tutte ragioni per manifestare. Non sono degli sprovveduti ma, al contrario, dimostrano di sapere bene quali sono le condizioni di lavoro nel mondo che li aspetta dopo la scuola.

LICEO RIGHI PROTESTE 7

 

In merito alla maturità, invece, i giovani sbagliano e i professori dovrebbero far loro capire le ragioni: la maturità è un rito di passaggio che va affrontato, una battaglia che bisogna superare per la propria formazione a livello personale».

 

Restando in tema, cosa pensa delle polemica sulla studentessa che è stata duramente redarguita da un’insegnate perché si è presentata a scuola con la pancia scoperta?

LICEO RIGHI PROTESTE

«Io non sono affatto un reazionario, anzi, ma credo che a scuola si debba andare vestiti decorosamente. Come si va in teatro o in chiesa. Sono luoghi che hanno sacralità e andrebbero scritti con l’ iniziale maiuscola.

 

La scuola è è uno strumento formativo che la società offre ai ragazzi perché possano diventare cittadini più consapevoli e più liberi e quindi va onorato. Non si può andare in aula mezzi nudi. Quanto all’altra polemica di questi giorni, quella sui bagni “neutri”, invece, non vedo il problema di pensare a toilette uniche per maschi e femmine, senza distinzioni di sesso».

ROBERTO VECCHIONI - LA VIGNETTA DI VINCINO

 

Il suo collega Francesco Guccini, intervistato dalla Stampa giorni fa sul festival di Sanremo, se ne è dissociato, dicendo: «Non mi sono mai infilato una piuma di struzzo nel c. per cantare». Lei, che ha vinto il Festival nel 2011 con «Chiamami ancora amore», che ne pensa?

«La battuta è divertente ed è tipica di Guccini. A me, però, il festival è piaciuto tantissimo. Io sono un appassionato di storia della canzone e penso che le canzoni rispecchino l’epoca e il mondo in cui vengono scritte.

 

Poi, certo, oggi va di moda anche farsi notare, eccedere, ma la cosa non mi scandalizza affatto, se quello che si canta mi piace. Uno può anche cantare con una piuma nel sedere, per dirla con Guccini, ma se canta l’Aida, mi sta bene!».

 

Dopo il Covid la guerra in Ucraina, cosa pensa di questo travagliato periodo storico?

«Durante la pandemia e i lockdown ho attraversato fasi diverse, culminate con un periodo in cui avevo così tanto tempo libero che non facevo più nulla se non i videogames e me ne vergognavo, specie nei confronti di mia moglie che, in quel frangente almeno, avrei potuto aiutare a sbrigare mille incombenze, dalla banca al commercialista.

 

LICEO RIGHI PROTESTE 4

Ero come paralizzato, non avevo voglia di fare nulla, specie per quanto riguardava il lavoro. Mi sono dedicato un po’ allo studio della chimica, materia che mi appassiona, e ad approfondire pittura, scultura e architettura.

 

La sola cosa che sono riuscito a portare a termine, sul fronte lavorativo, è stato un romanzo, “Lezioni di volo e di atterraggio”, uscito da Einaudi e andato molto bene, nonostante il periodo. Ora che la morsa del Covid sembra allentarsi, è scoppiata la guerra in Ucraina.

 

roberto vecchioni

La guerra è, d’altronde, insita nella storia dell’uomo che, come i classici ci insegnano è figlio di Eros e Caos, è luce e ombra, portato in alto dal cavallo bianco di platonica memoria e scaraventato a terra da quello nero.

 

In questo frangente, spero e credo che prevalga la ragionevolezza, almeno da una delle parti. Qualcuno perderà un po’ la faccia, ma sarà il male minore».

 

E sulla situazione politica italiana?

«Non seguo molto la politica perché, a parte la sensibilità personale che mi porta sempre a sinistra, fatico a capirla.

 

Se guardo a destra, poi, da sempre vedo il baratro. Ma posso dire senza incertezze di essere contento che, in un momento del genere, sia Draghi a pensare all’Italia».

 

Cos’ha in programma per il prossimo futuro?

studenti 2

«Sto scrivendo un nuovo romanzo per Einaudi, con protagonista il mondo delle donne. Un modo concreto per appoggiare la causa dell’uguaglianza fra esseri umani. Per i miei 80 anni, poi, uscirà un disco con molti pezzi inediti e poco conosciuti, ma anche brani di altri, da Modugno a De Gregori, da Endrigo ai Ricchi e Poveri».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

UNA PROF SCRIVE A \'REPUBBLICA\' SUL CASO DELLA RAGAZZINA RIMPROVERATA AL LICEO RIGHI

LUCETTA SCARAFFIA: LE PROTESTE AL LICEO RIGHI? A SCUOLA SI VA ANCHE CON UN CERTO CODICE DI ...

AL LICEO RIGHI FINISCE SOTTO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE LA PROF CHE HA OSATO DIRE ...

PROTESTE, STRISCIONI, CORTEI: STUDIARE NO? - AL LICEO RIGHI DI ROMA RAGAZZI CON LA GONNA E TOP PER

I VELENI DI FERRONI - DA GIORNI A ROMA, SI PARLA SOLTANTO DEL \'CASO\' DEL LICEO RIGHI. E IERI...

\'PREGHIAMO PER TUTTI QUELLI CHE MANDANO LE FIGLIE A SCUOLA VESTITE COME TROIE!\' - IL POST SESSISTA

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…