ROCCO SA COME SI FA - LA RECENSIONE DEL LIBRO DI ROCCO SIFFREDI, "SEX LESSONS", BY BARBARA COSTA: "LE MIGLIORI SCOPATE SE L’È FATTE CON DONNE SENZA SENO, O PURE GRASSE, COMUNQUE LONTANE DAL CANONE DI BELLEZZA CLASSICO. DONNE SICURE DI SÉ, E DEL LORO CORPO. UNA VOLTA GLI S’È AMMOSCIATO PERCHÉ UNA COLLEGA, DOPO UN LAVORO DI BOCCA, GLI HA RUTTATO FORTE IN FACCIA. DOVE OGGI UN PO’ TUTTI SE LO DOPANO, ROCCO CE L’HA SEMPRE PRONTO, CON LA MENTE. LE PRIME VOLTE L’HA VIZIATO, MODELLATO, ISTRUITO, ANCHE CON LE BRUTTE SBATTENDOLO SU UN TAVOLO, E PRENDENDOLO A SCHIAFFI"
Barbara Costa per Dagospia
Uccello e passera stanno nel cervello. E, come per l’uccello, anche per la passera servirebbe possederne una per sapere cosa vuole, poiché, sia chiaro: ogni passera è unica, fatta a modo suo, ricerca l’orgasmo suo, dunque perché le dovrebbe piacere ciò che piace a un’altra? E se te lo dice uno che la passera non ce l’ha, ma da 37 anni mette il suo uccello in ogni tipo di passere… ci devi credere!
Rocco Siffredi si fa maestro di sesso e vita e firma "Sex Lessons", manuale dove erge la domanda delle domande: come si fa a far godere una donna? E la risposta… non c’è! Un uomo a letto con una nuova fiamma si deve scordare cosa piaceva a quella prima, perché ogni corpo di donna ha leggi e "tasti" suoi. Ma ogni donna gode nel cervello, bisogna f*tterle il cervello per farla "venire", e come ti sc*pa il cervello Rocco nessuno mai.
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Rocco lo sa, Rocco lo fa, e se lui sa come si fa, è perché lo ha imparato dalle donne. Sono le donne che gli hanno insegnato a sc*pare, sul set e nella vita privata, e ci sono donne dall’orgasmo infinito, quelle che godono col sesso estremo, sesso di cui Rocco sa e fa, e lo fa perché sono le donne che vogliono da lui farselo fare. È la donna che ti autorizza, è la donna che ti dice quello che vuole e quello no. E quanto.
E come. L’uomo deve leggerle "quel" segnale, negli occhi, quella voglia, fuoco intenso, e ci sono donne che se non le sai sc*pare forte non orgasmano, e ti si rivoltano. Perché a letto ogni cosa un uomo può fare, pur la più estrema, se ha il consenso di lei. È lei che ci muore, a farsi sc*pare la testa col pene infilato dietro, ma allora perché ci sono donne che non vogliono perché sentono male?
Perché è l’uomo che non lo sa fare, crede di sapere ma no, non sa che il sesso anale è un rito, è un filo, su cui dolore e piacere stanno in equilibro. Di corpi. L’anale, se lo sai fare, è istinto animale, è sesso allo stato puro, e alla gran parte delle donne piace di più dopo la penetrazione vaginale, ché sono più bagnate, più eccitate, ma dietro non ci andare se prima l’ano non lo sai stimolare, con la lingua, e le dita che ci infili ché la tieni a cucchiaio e la stai prendendo davanti, e nel mentre le sussurri parole che la accendono, e la fanno sentire al sicuro.
Sentirsi al sicuro, è questo che le donne in quei momenti vogliono, oltre al lubrificante! Quando avverti che la pelle dell’ano delicatamente si scolla, è quello il momento giusto. Se non lo sai fatti guidare da lei, il pene fallo mettere a lei. Un uomo non può pensare che una donna gli si metta in doggy-style a comando, e gli permetta quel suo accesso senza averne prima acceso il desiderio.
E non si prenda a esempio il porno, lì gli attori mettono in scena il sesso in posizioni innaturali, sono allenati, specialmente le donne, che lo devono ricevere, e preparano il loro corpo dal giorno prima, con esercizi, grossi dilatatori anali, dieta. Fare l’attore porno è un lavoro niente male ma è faticoso, ci vuole passione, ma ci vuole più di tutto testa, e abnegazione.
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Un attore porno è un atleta, si allena, non beve, non fuma, mai e poi mai si droga, sta attento a ciò che mangia. Non fa tardi la sera se il giorno dopo sta sul set. Rocco è Rocco anche perché segue queste regole qui. OK, ma… a Rocco che sesso piace, come gli piace sc*pare? Non a letto, il letto affossa i corpi, Rocco sc*pa sui divani, e in Academy se n’è fatto costruire uno di sua invenzione, per farci il "rusty trombone", un 69 in cui l’uomo sta sopra e spinge il sedere sulla faccia di lei, poi si fa lo "smothering", il soffocamento con il c*lo, e ci si masturba con le mani.
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Segue la "posizione del coniglio", con la penetrazione, e la stimolazione dei piedi, leccati a vicenda. A Rocco piace farlo nei bagni del treno o dell’aereo, e gli piace masturbarsi, con la mano, ma di più farsi fare un bel p*mpino. Eccolo, il p*mpino, lo "strozzone", dove il pene arriva in gola a lei e la saliva esce in mezzo a gorgoglii, nel porno assai amplificati, e misti a conati di vomito. Le pornostar li fanno, perché loro li sanno fare, ma nel sesso reale il p*mpino migliore è quello dove la donna gode nel farti e vederti godere, e la prova ce l’hai in lei che ti preme la f*ca bagnata sul tuo alluce.
Rocco le migliori sc*pate se l’è fatte con donne senza seno, o pure grasse, comunque lontane dal canone di bellezza classico. Donne sicure di sé, e del loro corpo. E sul set ha sc*pato anche donne mooolto anziane, e anche oltre i 100 chili, bello duro e mantenuto tale, e senza doping.
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A Rocco una volta gli s’è ammosciato perché una collega, dopo un p*mpino, gli ha ruttato forte in faccia. Il pene non vuole pensieri, nemmeno su un set porno, dove oggi un po’ tutti se lo dopano ma non Rocco, che ce l’ha pronto, sempre, con la mente, come estraniandosi da quello che fa, pensando a ciò che per lui è eccitazione massima, la f*ca pelosa, di più, una donna coi peli intorno all’ano. Il pene si può e si deve controllare, più forte di lui c’è solo la testa e Rocco le prime volte l’ha viziato, modellato, istruito, anche con le brutte sbattendolo su un tavolo, e prendendolo a schiaffi.
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Questo è Rocco Siffredi, sua maestà del porno, l’italiano non sportivo più famoso e osannato al mondo. Rocco Siffredi, il numero uno assoluto, che non può permettersi scene che non siano il massimo. Lui al porno ha dato tutto, anche un occhio gonfio, nero, un ginocchio rotto, le costole rotte 3 volte, le spalle a pezzi, la schiena che è messa malissimo. Rocco ha 57 anni e non ce n’è per nessuno, ci sono colleghi molto più giovani che dopo 5 minuti di sesso in scena hanno i crampi alle gambe, e lui no.
Questo è Rocco Siffredi. Lo stesso che, ragazzo, a Ortona, si faceva le s*ghe col giornalino "Supersex" trovato per strada, "usato" e gettato dai camionisti, o sull’intimo di "Postalmarket", e pure a scuola, all’ultimo banco, sognando i seni dell’insegnante, enormi, raggiungendo il record di 11 s*ghe in 5 ore di lezione.
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