polvo seran about luis

LA ROMA DEI GIUSTI - "POLVO SERAN" È UNA NON ALLEGRISSIMA COMMEDIA SULLA MORTE ASSISTITA, IN SVIZZERA, DI UNA COPPIA DI TEATRANTI NON PIÙ GIOVANE. UN FILM MOLTO SOFISTICATO E MOLTO INVENTIVO - VI CONSIGLIO ANCHE “ABOUT LUIS", UN BEL FILM SULLA REALTÀ TEDESCA DI OGGI E SULLA CRISI CHE ATTRAVERSA UNA GIOVANE COPPIA. LA SITUAZIONE ESPLODE QUANDO IL LORO BAMBINO, LUIS, VIENE BULLIZZATO DAI COMPAGNI DI CLASSE CHE LO VEDONO GAY… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

polvo seran

I due film del concorso visti oggi alla Festa del Cinema di Roma, “Polvo seran” dello spagnolo Carlos Marques-Marcet e “About Luis” (Es Geht um Luis), scritto e diretto dall’italiana Luis Chiarla sono piuttosto interessanti. Il primo, “Polvo seran”, cioè “Polvere sarai”, non allegrissima commedia sulla morte assistita in Svizzera di una coppia non più giovane, benissimo scritta dal regista assieme a Clara Roquet e Coral Cruz, offre anche una grande prova di attori a due star come Angela Molina e Alfredo Castro che vale da sola il biglietto.

 

Perché i due sono anche due teatranti, uno scrittore di commedie lui, Flavio, e una attrice, la sua, lei, Claudia. E questo porta a un continuo mettere in scena, soprattutto da parte di Claudia, che ammalata di tumore, sceglie una morte assistita in Svizzera, una vanità del tutto femminile e attoriale che si scontra continuamente col carattere, più sofferente, delle figlie, la Lea di Patricia Barvallo e la Violeta di Monica Almirall, massacrate dalla sua personalità.

 

polvo seran

Ma non è tanto da meno, in fondo lui, che decide di seguirla per amore nell’atto finale della sua vita. Ma sembra più un atto cerebrale, studiato, che sentito. Anche se Claudia stessa cerca di spiegargli che non è un atto che lei ha richiesto. Che è decisamente meglio seguitare a godersi la vita. Ma che, soprattutto, lei, al posto suo, non lo avrebbe mai fatto. “Potevi mentire almeno una volta nella vita!” le risponde lui. Devo dire che il film è pieno di dialoghi strepitosi, davvero non so chi siano gli sceneggiatori ma sarebbero da segnare.

 

polvo seran

Quando nella cameretta in Svizzera dove dovranno uccidersi arriva un disco della Callas, Claudia, dopo un attimo di esitazione se ne esce con un geniale “Ma non è un po’ cheap?”. Allora Flavio lo mette a tutto volume. Costruito su tre atti come fosse una commedia, la scelta di uccidersi, il matrimonio tardivo e la rivelazione dell’idea del suicidio assistito in Svizzero da parte della figlia Violeta, e la messa in scena della morte in Svizzera, che è il più bello, è un film molto sofisticato e molto inventivo.

polvo seran

 

Non a caso ha vinto il premio Platform a Toronto e ha aperto poi il festival di Valladolid, anche se non capiamo perché non sia stato preso né a Venezia né a Cannes e ci riporta Angela Molina, troppo spesso relegate a ruoli minori (penso alla serva di Penelope in “The Return”) alla grandezza delle sue interpretazioni maggiori. Ovviamente trova nella recitazione tutta trattenuta, quasi spugnosa, ma magistrale di Alfredo Castro il giusto partner per esprimere tutto un mondo di sentimenti femminili.

polvo seran

 

Da parte sua al regista, Carlos Marques Marcet, leggo che viene dal montaggio ma ha già girato dei film, spetta una messa in scena asciutta che punta tutto sui primi piani dei protagonisti e poi si apre incredibilmente, come accade anche in “Joker 2” e in “Emilia Perez”,  in grandi numeri musicali che possono presentarsi in autobus come nel deposito di bare in Svizzera, che è forse il momento più bislacco, ma non grottesco, del film. Che conserva fino alla fine, proseguendo nei titoli di testa, un tono altissimo di messa in scena.

about luis

Vi consiglio anche “About Luis” (che traduce l’originale “Es Geht um Luis”, scritto e diretto dall’italiana, da anni in Germania, Lucia Chiarla, già responsabile con Marco Travaglio della sceneggiatura del grottesco “Bye Bye Berlusconi”, folle film diretto da Jan Henryk Stahlberg su un Berlusconi rapito. Un film che venne comprato subito da un distributore italiano, so anche chi è, ma che si guardò bene dal farlo. Lo comprò, in realtà, per non farlo pensando così di far cosa gradita allo stesso Berlusconi. Lo so per certo perché intervistai il regista…

 

“About Luis” è un bel film sulla realtà tedesca di oggi, in anni di crisi economica, e sulla crisi che attraversa una giovane coppia, lui, il Jens di Max Rienert, fa il tassista, in guerra con le app-taxi a basso costo, e lei, la Conny di Natalia Ridzuewicz, bravissima. fa l’architetta stagista in uno studio che non l’ha ancora assunta.

 

about luis

Dovendo fare i salti mortali per mantenere il loro livello di vita non solo non riescono quasi a vedersi, lei si lamenta che non riescono a fare sesso né a farsi un weekend, e la situazione esplode quando il loro bambino, Luis, che dà il titolo al film e che non vediamo mai, ha dei problemi a scuola perché viene bullizzato dai compagni di classe che lo vedono gay. Non solo Lucia Chiarla inserisce questa crisi familiare nella crisi economica e politica del paese, ma costruisce abilmente tutto il suo racconto solo durante i viaggi in taxi di Jens.

 

about luis

Questo scatena un tour de force più di sceneggiatura che di regia per far funzionare tutto, ma dà al film una bella cifra realistica che funziona anche come tensione emotiva rispetto alla situazione. Presentato al Festival di Zurigo, “About Luis” arriverà in sala in germania solo il prossimo gennaio. Ma è piuttosto buono.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…