1- SALE LO SPREAD, SALE L’ASTENSIONE E GRILLO MINACCIA DI STABILIZZARSI AL 20% ALLE PROSSIME POLITICHE. AL QUIRINALE, RE GIORGIO NON SA PIÙ COME FARE A MODIFICARE IL PORCELLUM E A GARANTIRE UN MONTI BIS AI SUOI DANTI CAUSA DI WALL STREET E BERLINO. SCOMMETTIAMO CHE NEI PROSSIMI GIORNI TORNERÀ IL “GOVERNO DELLA PAURA”? 2- INTANTO, CHI DEVE FARE AFFARI CON (E SU) QUEL CHE RESTA DELL’ITALIA RISCHIA DI PERDERE LA BUSSOLA. MA IL MOMENTO È PROPIZIO, VAI CON UN NUOVO CONDONO EDILIZIO! 3- RICAPITOLIAMO: IN PUGLIA C’È VENDOLA, IN SICILIA C’È CROCETTA. IN CAMPANIA… FORZA CALDORO, BUTTATI DALL’ALTRA PARTE CHE ALLE PROSSIME ELEZIONI FAI IL BOTTO!

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- SOVRANITA' LIMITATA E SCENEGGIATE SICILIANE...
Sale lo spread, sale l'astensione e Grillo minaccia di stabilizzarsi al 20% alle prossime politiche. Al Quirinale, Re Giorgio non sa più come fare a modificare il Porcellum e a garantire un Monti bis ai suoi danti causa di Wall Street. Scommettiamo che nei prossimi giorni tornerà il "governo della paura"? Intanto, chi deve fare affari con (e su) quel che resta dell'Italia rischia di perdere la bussola. Ma il momento è propizio, vai con un nuovo condono edilizio!

Dopo l'apertura delle urne cinerarie in Magna Grecia, l'annuncio mafioso delle Borse viene ammesso tranquillamente dall'esimio professore Alberto Quadrio Curzio: "Siamo sorvegliati. I politici stiano attenti alle parole" (Messaggero, p. 9). Il Giornale punta dritto sul coraggio di Goldman Monti: "Fiducia, Monti finge sicurezza e si nasconde dietro lo spread" (p.8). E sul Corriere, Angelino Verderami la spara grossa: "Voto frammentato, spunta la ‘sindrome greca'.

Nessun partito ha toccato quota 20 per cento. Ricette diverse per arginare l'effetto Grillo" (p. 8). Non è da meno la Repubblica degli Illuminati, che a pagina 2 deve far buon viso a cattivo gioco per rispetto dei suoi lettori: "Sicilia, la rivoluzione di Crocetta. Vince l'asse Pd-Udc, crolla il Pdl". Ma nella pagina accanto rispecchia fedelmente il punto di vista di Lorsignori: "E ora Monti teme lo showdown. ‘Bisogna evitare che il governo venga paralizzato da Berlusconi'. Allarme del Quirinale. Convocato il Cavaliere".

Non a caso, approfitta del grave momento Luchino di Montepariolo: "Silvio ha spolpato il Paese, ora spetta al Professore decidere se deve candidarsi" (Repubblica, p. 13 e Stampa p. 6).

Dunque, ricapitoliamo: in Puglia c'è Vendola, in Sicilia c'è Crocetta. In Campania...Forza Caldoro, buttati dall'altra parte che alle prossime elezioni fai il botto!

2- QUANTO GLI FA MALE L'ASTENSIONE...
Il 53% dei siciliani che non va a votare sembra un sogno di Saramago ("Saggio sulla lucidità"). Ma per la Grande Stampa Accettata è un incubo indecifrabile.

Sul Messaggero di Calta-papà, Stefano Cappellini scrive che "il partito del non voto diventa per la prima volta maggioranza assoluta, a testimonianza di una disaffezione e di una sfiducia verso l'offerta politica, quella tradizionale e quella dei nuovi movimenti, preoccupante per la tenuta delle istituzioni locali e inquietante se proiettata su scala nazionale" (p. 1).

Più freddo, Massimo Franco sul Corriere: "Chiunque vinca alle prossime elezioni, a meno che non sia legittimato da numeri plebiscitari, ormai deve cominciare a pensare non solo alla propria maggioranza, ma alle sue dimensioni e alla sua qualità. E dunque porsi il problema di rappresentare e dare voce ai ‘non elettori'" (p. 1). Secondo la Stampa dei Lingotti in fuga "il non voto e l'antivoto sono due facce della stessa (minacciosa) medaglia".

3- MA FACCE RIDE!...
Poi passa quel sant'uomo del ministro per la Cooperazione (con i Poteri Marci) Andrea Riccardi, e secerne la pillola di saggezza quotidiana: "Ormai pure i grillini sono visti come parte del teatrino" (Messaggero papalino, p. 5)

4- ANGELINO, ANGELINO, MA TU GUARDA CHE CASINO...
Tempi sempre più grami per Angelino Al Fano, l'ex ciambellano del Banana che si credeva leader. La sconfitta in Sicilia gli viene addebitata per "mancanza di quid", come direbbe il suo Principale e per la rissa con Miccichè junior. Repubblica gode: "E Berlusconi lascia solo Angelino. ‘Farò alleanze con Bossi e Tremonti. Con Miccichè avremmo vinto, io l'accordo l'avevo trovato'.

Il Cavaliere sicuro che si voterà con il Porcellum. ‘Posso anche chiamare quelli di Publitalia" (p. 7). Il Giornale intestato a Paolino Berluskino lo piglia per i fondelli con un bel titolo a tutta prima: "Quid o morte. Ultima chiamata per il Pdl". L'altro foglio di osservanza caimana non è da meno: "Una crocetta sul Pdl. Batosta in Sicilia" (Libero, p. 1)

5- VERTICI STATO-MAFIA...
Ieri, esordio con rinvio al processo dei morti viventi di Palermo. "Stato-mafia: boss e politici davanti al giudice. Prima udienza per il procedimento sulla ‘trattativa', subito rinviata al 15 novembre. Collegati in video Totò Riina, Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca" (Stampa, p. 20). Praticamente, mezzo pentapartito.

Nei secoli fedeli al principio all'articolo 1 della Costituzione italiana ("Cane non mangia cane") guarda caso "Il governo non si costituisce parte civile al processo: Mancino graziato" (Giornale, p. 10). Sul Cetriolo Quotidiano, un titolo per ricordare che su certe storie il silenzio è d'oro: "Vietato entrare: la stampa di tutto il mondo chiusa fuori dal tribunale" (p. 13)

6- I FAMOSI ADDII DEL SOR-GENIO CIDIBBI' (COME IL BANANA)...
"L'impero di De Benedetti passa ai figli", titola la Stampa. Si spera senza pagare troppe tasse. Francesco Manacorda spiega molto bene "l'addio a puntate dell'Ingegnere e i conti in rosso. Nell'ultimo trimestre la holding Cir finisce in negativo, pesano i risultati di Sorgenia" (Stampa, p. 29). Sul Giornale del mancato socio Silvio, "De Benedetti regala il gruppo ai figli. Il controllo della Cir ai tre eredi. Mondardini chiamata a guidare, al posto di Rodolfo, la holding finita in rosso" (p. 21).

Sul Cetriolo Quotidiano, Stefano Feltri osserva: "Come Berlusconi, anche De Benedetti lascia la prima fila. Ma non se ne va del tutto. Berlusconi continuerà a scegliere i parlamentari, De Benedetti avrà un ruolo nella scelta dei direttori ("Dopo B., anche De Benedetti fa un passo indietro", p. 9).

7- ULTIME DA UN POST-PAESE...
Con un indice di consumo del territorio tra i peggiori d'Europa - e una corruzione inarrestabile - l'Italia si prepara a una nuova missione post-industriale: il turismo del Brutto. Merito dell'ex ministro della giustizia, la toga azzurra Francesco Nitto Palma. Repubblica prova a tenere alta l'attenzione: "Spunta un nuovo condono edilizio. Domani al Senato la proposta del Pdl. Il ddl prende spunto dagli abusi in Campania, ma la norma è estesa a tutto il Paese" (p. 15).

8- CHAPEAU!...
Ancora su Repubblica, bella inchiesta su uno dei giochi di prestigio del Sire di Hardcore: la "ricostruzione" in Abruzzo. "L'Aquila, la truffa delle ‘case a molla'. ‘In caso di sisma rischiano di crollare'. La superperizia: frode sulla costruzione delle new town volute da Berlusconi. ‘Uno degli isolatori su cui poggiano gli edifici, sottoposto a test negli Usa, si è rotto di schianto'. Almeno 200 i pezzi anomali. I 185 edifici sono costati oltre 7 milioni di euro" (p. 20).

Per liberarvi di noi, ma anche no: colinward@autistici.org

 

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