bacio feroce saviano

SAVIANO? E’ UN “GIOVANE HOLDING” - CONTROPELO SPIETATO DELLO SCRITTORE GIAN PAOLO SERINO ALLO ‘SGOMORRATO’: “IL SUO NUOVO ROMANZO ‘BACIO FEROCE’ È UNA SEQUENZA DI LUOGHI COMUNI. I VERI CAMORRISTI SONO I SUOI LETTORI CHE SONO RIMASTI ZITTI E NON SONO SCESI IN PIAZZA DOPO ‘GOMORRA’ APPLICANDO L’OMERTÀ”

GIAN PAOLO SERINO

Gian Paolo Serino per “la Provincia”

 

I veri camorristi? Sono i lettori di Saviano. Perché i camorristi non sono quelli che Saviano accusa ma i dieci milioni di lettori che lo hanno letto, si sono scandalizzati, hanno solidarizzato per poi non dire niente. Tutti zitti, a cuccia, a casa. Hanno riposto “Gomorra” ben in evidenza nelle loro librerie ma non sono scesi in piazza, che era la risposta minima di un Paese civile. Sono stati zitti. Hanno applicato l’omertà che è il principio base dei camorristi: il silenzio. Per questo i veri camorristi sono i lettori di Saviano.

 

ROBERTO SAVIANO - BACIO FEROCE

“LO SQUALO”

Saviano da parte sua continua a fare il proprio lavoro: non a caso sono anni che lo definisco “Il Giovane Holding”. Tra libri, comparsate, presentazioni, articoli, rubriche, recite teatrali, film, sceneggiature, serie tv Saviano è diventato una “holding ”, non a caso è rappresentato dall’agente letterario Andrew Wyle, che negli Stati Uniti è soprannominato “lo squalo”.

 

Evidentemente ispirato dallo squalo Saviano torna in libreria con un “Bacio feroce”, è il caso di dirlo, il seguito del primo romanzo della serie “La paranza dei bambini” (sempre edito da Feltrinelli). Più che dei bambini è una “paranza di lettori”: come i pescatori che usano reti a strascico per prendere più pesce possibile (compresi rottami e ogni genere di rifiuto gettato in mare) Saviano getta l’amo di romanzi che trovano sempre “un gruppo di fuoco” (traduzione in gergo camorristico della paranza) pronto ad abboccare. Perché Saviano più che uno scrittore è un ottimo comunicatore.

ROBERTO SAVIANO

 

In molti sostengono che i suoi monologhi in televisione siano da “Solone”. Non è vero. Il Saviano televisivo è molto più incisivo, e educativo, del Saviano narratore. Dopo il plagio di “Gomorra” (Saviano è stato condannato dalla Corte d’Appello di Napoli per aver copiato senza citarli interi articoli da “Cronache di Napoli” e dal “Corriere di Caserta”) altre accuse dal “Daily Beast”, tra i siti più letti e prestigiosi al mondo: il giornalista Michael Moynihan ha dimostrato che nel suo secondo libro “Zero Zero Zero”, dedicato al traffico sudamericano di stupefacenti, le “fonti privilegiate” citate da Saviano sono state tratte da Wikipedia (ne ha scritto anche “La Stampa”).

SAVIANO

 

Poi «la storia tragica di Christian Poveda, un regista franco-spagnolo ucciso in Salvador, ripresa in blocco ma senza citazione da un reportage del 2009 del “Los Angeles Times”. Decine di righe in cui al massimo cambia l’ordine delle parole o c’è qualche guizzo di colore a cercare di fare la differenza».

 

E poi, sempre per il “Daily Beast”, “Zero Zero Zero” finisce «con il racconto dell’omicidio del giornalista messicano Bladimir Antuna García per mano di una gang legata al narcotrafficante El Chapo. Un racconto cannibalizzato da un rapporto del 2009 del “Committee to Protect Journalists” (il giornale americano lo allega in pdf come prova)». Citazioni della fonte? Zero. Anzi: Zero Zero Zero.

SAVIANO

 

Tornando ai suoi romanzi da “paranza” sono un “bacio feroce” all’intelligenza dei lettori già imbesuiti dalla serie televisiva di “Gomorra”, la terza stagione parte su Sky venerdì 17 (alla faccia della smorfia napoletana che nel 17 vede “a sfortuna”, “a disgrazia”: non un grande inizio... per una serie girata a Napoli). Comunque un ottimo prodotto televisivo, tanto da essere tra le poche serie italiane a essere vendute anche all’estero, ma tutto fuorché educativo.

 

Il pubblico con un minimo di cervello già è affascinato da Genny Savastano e Ciruzzo, immaginiamo i ragazzini assoldati giovanissimi dalle associazioni criminali: come minimo li vedono come idoli. E non ci sono molte discussioni da fare: basta vedere un episodio per capire che una tragedia, come la camorra, diventa un “action movie”.

ROBERTO SAVIANO

 

SOTTOTITOLI MANCANTI

Un tempo avevamo Steve McQueen e Clint Eastwood (comunque giustizieri del bene) oggi abbiamo Ciruzzo ‘o camorrista. Tutto recitato in napoletano stretto, tanto che mandato in onda su Rai3, ha necessitato dei sottotitoli. Sottotitoli che mancano, invece, in “Un bacio feroce” che quindi risulta incomprensibile.

 

Tranne nel prezzo che è in euro e sarebbe stato più coerente se Saviano avesse fatto scrivere “u’ priezzo” o “e renari”. Ma quando si parla di soldi per il “Giovane Holding ” il dialetto finisce in paranza.

SAVIANO LA PARANZA DEI BAMBINI

 

Il romanzo è una sequenza di luoghi comuni, mentre la morale, dopo quattrocento pagine in cui conosciamo i giovani protagonisti (Dentino, ’o Maraja, Biscottino, Stavodicendo, Pesce Moscio, Tucano e Briato’) è che «esistono i fottitori e i fottuti, null’altro». Un pochino troppo poco per 19,50 euro.

 

Molto meglio “In nome dello zio” di Stefano Piedimonte che nel suo irresistibile romanzo, edito da Guanda, prendendo in giro la camorra la annienta. Perché la camorra è accusata da sempre, ma il peggior sgarro è ridicolizzarla: Piedimonte ci è riuscito in un romanzo capolavoro. Tornando a “Gomorra” (edito da Mondadori) da dove tutto è iniziato: è un libro che andrebbe bene per un marziano, per qualcuno che viene da un altro pianeta e che di camorra non ha mai sentito parlare.

 

SAVIANO

Qual è la novità, anche “soltanto” letteraria, di “Gomorra”? Nessuna. E’ una pellicola d’inchiostro che gira a vuoto. Niente di nuovo anche dal fronte dei contenuti. Niente di nuovo in Saviano: se non la spettacolarizzazione-speculazione su un fenomeno come quello camorrista che da anni libri, saggi, inchieste televisive continuano a raccontarci.

 

COME ”PIEDONE LO SBIRRO”

Che il riciclo dei rifiuti urbani sia il nuovo business della malavita ce l’ha già fatto vedere mille volte “Report”; che la cocaina non sia più una droga d’elite ma uno sballo di massa lo leggiamo ogni giorno sui quotidiani; dei camorristi dai soprannomi ironicamente feroci come Sandokan, Gennarino McKay, Cicciotto di Mezzanotte, Ciruzzo O’ Milionario la cronaca ci ha già detto tutto: abitudini, manie, tic, ville bunker.

 

roberto saviano da fabio fazio 5

E allora? E allora più che un romanzo d’inchiesta “Gomorra” è una sceneggiatura. Anzi: un remake. Eh sì, perché negli anni ’70 Carlo Vanzina aveva girato un film, “Piedone lo sbirro”, interpretato da Bud Spencer. Ecco, Gomorra è la sceneggiatura di carta, 30 anni dopo, di “Piedone lo sbirro”. Le stesse atmosfere, gli stessi luoghi (l’angiporto di Napoli), gli stessi traffici (i container cinesi che fanno sbarcare a Napoli di tutto), persino le stesse descrizioni dei ristoranti dell’angiporto “dove si mangiano vongole con la sabbia”.

saviano vanity fair

 

Un suggerimento, quindi, per la carriera di Saviano. Piedone ha continuato le sue avventure con “Piedone d’Egitto”, “Piedone a Hong Kong ” e “Piedone l’Africano”. Saviano Siddharta potrebbe seguire le grandi orme di Piedone e regalarci nuovi stupefacenti set di carta dimenticando le paranze. Con titoli come “Gomorra 2: la vendetta”, “Gomorra 3: il ritorno”, “Gomorra 4, la fine”, “Gomorra è ancora viva”, per finire con un bel Meridiano Mondadori magari titolato “La Gomorrea”. Che affligge tanti ignari lettori convinti di trovare Saviano e non il “bacio feroce” di una holding da “squalo”. 

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…