valeria parrella giorgio montefoschi

LE SCRITTRICI ITALIANE SE LA CANTANO E SE LA SUONANO, CON UN UNICO COMANDAMENTO: VIETATO CRITICARLE - GIORGIO MONTEFOSCHI È STATO MESSO IN CROCE SU TWITTER PER AVER DETTO LA SACROSANTA VERITÀ: “LE SCRITTRICI ITALIANE? UNA CAVALCATA DELLE VALCHIRIE. NON SENTE LA MUSICA? OGNI VOLTA CHE ESCE UN NUOVO LIBRO TUTTE LE ALTRE SI AFFANNANO A GRIDARE CHE HA CAMBIATO LE LORO VITE. MA QUANTE VOLTE CAMBIANO VITA? QUANTE VITE HANNO?” - MASCHERONI: “L’INTERVISTA È DEL 6 FEBBRAIO, MA NESSUNO SE NE ACCORGE FINO A QUANDO VALERIA PARRELLA SCATENA CON UN POST LE SCRITTRICI VERGINI GUERRIERE. A UN CERTO PUNTO SI CAPISCE CHE C'È ANCHE UNA CHAT PRIVATA SU CUI…” - IL POST DI FULVIO ABBATE

1 - LO SGUARDO CAUSTICO DI GIORGIO MONTEFOSCHI: «ITALO CALVINO, SCRITTORE FURBO E SOPRAVVALUTATO»

Estratto dell’articolo di Matteo Nucci per https://espresso.repubblica.it/

 

giorgio montefoschi

Mi dica i cinque scrittori decisivi del Novecento.

«Gadda su tutti. Elsa Morante, Landolfi. Parise e Bassani già li ho nominati».

 

E stranieri?

«Proust. Poi Mann, il sublime Musil, Durrell e Lowry».

 

E oggi?

«Javier Marías e Pamuk. Verso Pamuk nutro un’invidia enorme, ma un’invidia sana, buona. Che scrittore!».

 

valeria parrella.

Giovani italiani?

«Mencarelli. “Tutto chiede salvezza” mi era piaciuto molto. Ha una bella e lunga strada davanti».

 

Scrittrici?

«Nessuna. È una cavalcata delle Valchirie».

 

In che senso?

«Non sente la musica? Ogni volta che esce un nuovo libro di una scrittrice italiana tutte le altre si affannano a gridare che ha cambiato le loro vite. Ma quante volte cambiano vita? Quante vite hanno?».

 

 

 

il tweet di valeria parrella contro giorgio montefoschi

2 - LA CAVALCATA (SOCIAL) DELLE VALCHIRIE CONTRO IL MASCHILISTA MONTEFOSCHI

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

Tempo fa un libraio di Bologna, temerariamente della Feltrinelli, e su Repubblica per di più, in un'intervista disse di non leggere libri di donne. E per fortuna non disse «femmine». Si può immaginare come finì. Intervenne persino Inge Feltrinelli (era il 2015) e un'orda di scrittrici urlò alla discriminazione, contro l'«ottuso maschilismo» e bla bla bla, qua qua qua.

 

Ma oggi succede di peggio. Giorgio Montefoschi, in occasione dell'uscita del suo nuovo romanzo Dell'anima non mi importa (La nave di Teseo), intervistato dal sempre ottimo Matteo Nucci su l'Espresso - solo per fatalità testata di riferimento del mondo transfemminista, Lgbt, «no gender» e #MeToo - alla domanda sulle sue scrittrici preferite, risponde, icasticamente: «Nessuna. È una cavalcata delle Valchirie». In che senso? «Non sente la musica? Ogni volta che esce un nuovo libro di una scrittrice italiana tutte le altre si affannano a gridare che ha cambiato le loro vite. Ma quante volte cambiano vita? Quante vite hanno?».

giorgio montefoschi dell'anima non mi importa

 

E potremmo fermaci qui. Ci piace l'odore del napalm quando scoppia una guerra fra le scrittrici italiane e il resto del mondo.

 

Prima cosa che ci è venuta in mente quando abbiamo letto la frase «Ogni volta che esce un nuovo libro di una scrittrice italiana tutte le altre si affannano a gridare che ha cambiato le loro vite»: le recensioni incrociate, via quotidiani, festival, tv o social fra Murgia-Valerio-Stancanelli-Lattanzi-Tagliaferri.

 

«Amo'!!», «Bella», smack, «Ti Lovvo» cuoricini e hashtag #LeNuoveEroidi... La seconda, quei racconti a staffetta per magazine rosa, tipo Avallone-Postorino-Gamberale-Ciabatti... Emoticon: faccino che sbadiglia.

 

Comunque. L'intervista è del 6 febbraio, ma nessuno se ne accorge fino a quando, su Twitter, Valeria Parrella scatena con un post le scrittrici vergini guerriere. A un certo punto si capisce che c'è anche una chat privata su cui la Parrella discute con una compagine di valchirie dell'intervista di Montefoschi («I commenti? Irripetibili»), ma per divertirsi bastano e avanzano i tweet pubblici che si riversano contro Montefischi, Montefiaschi, Montecazzi...

Chiara Gamberale

 

Fra le divinità norrene che partecipano alla cavalcata si segnalano, fra le altre: Viola Ardone, Annalisa Cuzzocrea, Helena Janeczek, Loredana Lipperini, Letizia Pezzali, Laura Campiglio, Giulia Blasi... Neofemminismo, Walkürenritt, ironia e suscettibilità... La Rete sarà il tuo Walhalla.

 

Per altro Montefoschi si riferisce soltanto alle scrittrici viventi, perché di Elsa Morante e Fabrizia Ramondino parla benissimo. E soprattutto la parte più interessante dell'intervista è la risposta alla domanda «Grandi sopravvalutati?». «Calvino. Uno scrittore furbo. Maneggiava Einaudi e il Pci così da avere un enorme potere. Che ha esercitato fino in fondo. Scriveva bene, per carità. Ma non basta scrivere bene». Che passa inosservata. #NessunoTocchiCalvino

teresa ciabatti 8

 

Se una notte d'inverno una valchiria...

 

Citazione di Giovanni Papini: «Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio». Hashtag: #NonUnaDiMeno

VALERIA PARRELLA 3valeria parrella

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...