toni servillo - le confessioni

IL CINEMA DEI GIUSTI - SE GLI AMERICANI HANNO BATMAN E SUPERMAN NOI ABBIAMO TONI SERVILLO MONACO CERTOSINO COI SUPERPOTERI (O QUASI) ALLE PRESE COI POTENTI DELLA TERRA E COI BANCHIERI CHE REGGONO LE SORTI DEL MONDO NEL FILM “LE CONFESSIONI” DI ROBERTO ANDÒ

LE CONFESSIONILE CONFESSIONI

Marco Giusti per Dagospia

 

Se  gli americani hanno Batman e Superman noi abbiamo Toni Servillo monaco certosino coi superpoteri (o quasi) alle prese coi potenti della terra e coi banchieri che reggono le sorti del mondo. Va detto che l’ispirazione non è male, come non è male il ritorno a un genere lontano,  il grottesco politico alla Todo modo di Elio Petri, o alla Cadaveri eccellenti di Sciascia-Rosi, che stanno un po’ alla base di questo Le confessioni che Roberto Andò ha diretto e scritto assieme a Angelo Pasquini.

 

TONI SERVILLO - LE CONFESSIONITONI SERVILLO - LE CONFESSIONI

Dopo il formidabile Viva l’Italia con Toni Servillo sdoppiato in due fratelli gemelli ci aspettavamo molto dalla coppia Andò-Pasquini, o dal trio Andò-Pasquini-Servillo, anche perché ci sembrava che avessero preso la strada giusta di un cinema politico-con-morale ma molto giocato sul divertimento e sul genere. Grazie anche a un protagonista istrione come Servillo che rende genere, il suo, qualsiasi film che interpreti, un po’ come il Volonté dei bei tempi, al di là dei desideri dei singoli autori.

 

IL CAST DE TONI SERVILLO - LE CONFESSIONIIL CAST DE TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI

Anche in questo caso il soggetto è molto interessante e Servillo molto divertente e concentrato. E’ Roberto Salus, monaco benedettino, da anni abituato al silenzio, che viene misteriosamente invitato in un albergo in Germania in un G8 allargato che vede assieme i primi ministri di tutte le maggiori potenze mondiali, dall’italiano Pier Francesco Favino al giapponese Togo Igawa, dall’americano John Keogh al tedesco Richard Sammel, dalla canadese Marie-Josee Croze al russo Aleksei Guskov, dal francese Stephane Freiss all’inglese Andy De La Tour, ma anche un celebre cantante rock, Julian Oveden, e una celebre scrittrice per l’infanzia, Connie Nielsen.

 

TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI

Gli inviti sono stati fatti dal potente Daniel Roché, interpretato da un notevole Daniel Auteuil, capo del fondo monetario internazionale. Perché Salus-Servillo è stato invitato? Perché Roché-Auteuil si vuole confessare. Sa di stare per morire e vuole il perdono e forse qualcosa di più dal monaco, ex-matematico. Solo che la mattina dopo la confessione, Roché viene trovato morto nella sua stanza, soffocato con una busta di plastica. E la polizia interna, nella persona di Moritz Belbtreu, iniziano a indagare sul monaco. Cosa sa? Che gli ha detto Roché?

 

E la scrittrice Connie Nielsen cerca di stabilire col monaco un fronte comune. E tutti vogliono sapere qualcosa da Salus, che si ostina a non parlare. Soprattutto vogliono sapere cosa sa di una terribile scelta presa dal Fondo Monetario e dai potenti della terra che doveva essere rivelata alla fine dell’incontro e che avrebbe potuto distruggere le popolazioni più povere.

TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI     TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI

 

Diciamo che stavolta le ambizioni di Andò sono molto alte. Non la crisi del PD e dei suoi uomini, ma il futuro dell’umanità e il ruolo dei potenti e del denaro. Con un cast di tutto riguardo, a un certo punto appare pure Lambert Wilson come miglior amico del defunto, che forse non si amalgama fino in fondo.

 

Se il soggetto è notevole e almeno si sente lo sforzo di Andò e Pasquini di uscire dal torpore del nostro cinema d’autore, proprio rispetto a Viva l’Italia, che funzionava attorno a un meccanismo simile, un potente scompare e al suo posto troviamo un gemello geniale e stravagante, il film non prende sempre la via di una commedia morale “leggera” per allontanarci dalla pesantezza della situazione, o di una fiction alla “House of Cards” costruita su allenze e colpi di scena continui, ma da una parte sorrentineggia troppo (alla Youth, diciamo, grazie anche all’albergo di lusso), da un’altra infarcisce di citazioni colte qualsiasi dialogo.

 

TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI   TONI SERVILLO - LE CONFESSIONI

E questo appesantisce un po’ il meccanismo che poteva essere molto più funzionale. Certo, una volta che metti un monaco certosino in un G8 non avrai una situazione del tipo All’onorevole piacciono le donne di Lucio Fulci con Lando Buzzanca, è ovvio, vai sul Todo modo e sulle pesantezze petriane (sinceramente non mi è mai piaciuto), solo che devi uscirne vivo con delle trovate che alleggeriscano la storia e che non la ingolfino ulteriormente. Andò e Pasquini cercano in realtà delle vie di alleggerimento, il personaggio del cantante rock, quello di Connie Nielsen.

 

Ma tutto poi è ricondotto sempre ai grandi segreti che Auteuil avrebbe dovuto svelare al monaco. E allora il meccanismo si avvita un po’ sui continui flashback delle confessioni, che non portano però a nessuna rivelazione narrativamente funzionante. Salvo cavarsela con qualche trovata fantasiosa e il sermone finale. Inoltre Servillo, monaco silenzioso, è tenuto molto a freno dal personaggio.

 

E questo fa girare il film meno bene di Viva l’Italia, anche perché di tanti buoni attori presenti solo Auteuil finisce per avere un peso reale nel meccanismo. Detto questo, riconosciamo a Andò e Pasquini, tra i pochissimi in Italia, la voglia di uscire dagli schemi sia della commedia che del film d’autore con qualcosa di diverso e di più alto. E Servillo è, al solito, bravissimo. In sala da giovedì 21 aprile.

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?