trono di spade

GAME OF STRONZ - IL SEGRETO DEL SUCCESSO DELLA SERIE “IL TRONO DI SPADE”? PIACE PERCHÉ È REAZIONARIA - L’HANNO ACCUSATA DI ESSERE RAZZISTA, IRRISPETTOSA DELLE DONNE E DELLE MINORANZE ETNICHE E PERSINO FASCISTA - EPPURE LA SETTIMA STAGIONE HA MANDATO IN DELIRIO I FAN DI TUTTO IL MONDO: MERITO DI UN IMMAGINARIO CHE SE NE FREGA DI ESSERE POLITICAMENTE CORRETTO

Adriano Scianca per “La Verità”

 

game of thrones stagione 7  8game of thrones stagione 7 8

Fan che passano la nottata in bianco, tweet da ogni parte del globo, siti che non reggono l' eccessivo traffico: Game of Thrones sta ormai dando luogo a una sorta di isteria collettiva.

La prima puntata della settimana stagione ha scatenato i fan: in Italia la si è potuta seguire domenica notte alle 3 su Sky Atlantic, in contemporanea con la messa in onda negli Usa (i meno nottambuli l' hanno potuta rivedere ieri sera, alle 22.15), mentre il sito della Hbo ha fatto crash a causa dei troppi accessi.

 

game of thrones stagione 7  7game of thrones stagione 7 7

E, dopo la puntata, il dibattito sui nuovi colpi di scena ha infiammato forum e social network, monopolizzando il discorso pubblico. Non vengono in mente altri fenomeni di fanatismo televisivo simili a questo. Quali sono le ragioni di tanto entusiasmo?

Forse la capacità, da parte degli autori, di saper attingere a un immaginario forte ed avvincente, nel quale riverberare però molte delle sfide del presente, alle quali viene spesso fornita una soluzione molto poco politically correct. Il Trono di Spade è lotta per il potere, senza abbellimenti retorici.

 

CREAZIONE GENIALE

game of thrones stagione 7  6game of thrones stagione 7 6

Il mondo tratteggiato dallo scrittore George R. R. Martin ha basi socio-politiche abbastanza chiare. Nessuna regione, per esempio, ha un' economia industriale o un significativo grado di libertà economica e sociale: il G20 non è ancora arrivato a dettare il verbo del libero mercato, in quelle terre. La guerra, oltre che un fatto di onore e prestigio, è anche il grande tema economico che coinvolge tutte le casate. Il tutto a partire da un immaginario profondamente e scandalosamente «europeo» e con dosi massicce di ultraviolenza senza attenuazioni.

 

game of thrones stagione 7  5game of thrones stagione 7 5

In questo scenario, un' umanità (più o meno) civilizzata è separata dagli Estranei, mostruosi e terribili, da una gigantesca barriera (The Wall, nella versione originale), la colossale fortificazione fatta di ghiaccio, neve e pietra, costruita nel Nord del continente occidentale, la cui idea è venuta a Martin mentre era in visita al Vallo di Adriano.

La struttura si estende per un totale di 480 km per 210 metri di altezza, anche se in alcuni punti arriva fino a 270 metri.

 

LA BARRIERA

Non stupisce che Libération possa aver parlato, a riguardo, di una «geografia reazionaria» nella misura in cui «c' è la rappresentazione di un mondo in cui, a differenza di oggi, i territori sono paralizzati e protetti dalle mura». Non è stata l' unica critica mossa alla serie dalla stampa radical chic. Danielle Henderson, sul Guardian, ha lanciato la sua fatwa contro Game of Thrones dopo aver visto in una puntata il personaggio di Daenerys Targaryen, la «Madre dei draghi», muoversi in mezzo a una folla di schiavi neri appena liberati.

 

game of thrones stagione 7  4game of thrones stagione 7 4

Dopo averla vista «galleggiante nel mezzo di questo mare di braccia come un pianeta luminoso in una costellazione di oscurità», la Henderson si è chiesta: «Nessuno alla Hbo ricorda l' impatto visivo della schiavitù?». Siamo in un Medioevo immaginario, schiavi e dominazioni razziali sono la norma.

 

Ma la cosa, per l' editorialista indignata, non fa nessuna differenza: «Quanto misoginia e razzismo ci dobbiamo ancora aspettare in nome dell' intrattenimento?», si è chiesta. Aggiungendo che, nel Trono di Spade, «per ogni donna con un' autorità, ci sono altre cinque che vengono disprezzate». L' attore di colore David Oyelowo, già visto in Interstellar e Selma, ha rincarato la dose: «Non c' è alcuna scusa che possa permettere a uno show come questo di non valorizzare i personaggi neri. Piazzano minoranze etniche di maniera nello spazio lasciato libero dai personaggi più importanti».

game of thrones stagione 7  3game of thrones stagione 7 3

 

Il sito Overthinking it, che si occupa di analisi della cultura pop, ha addirittura parlato di una «estetica fascista» della serie: il percorso esistenziale dell' eroe, il superamento della prova che lo trasfigura etc. Non si tratta necessariamente di superuomini senza macchia e senza paura: Jaime che perde una mano, la bruttezza di Brienne, la castrazione di Varys propongono imperfezioni e anomalie funzionali a un discorso antidemocratico: «Il corpo fascista deve essere disciplinato e perfetto, ma in tutti e tre questi casi le imperfezioni corporee sono solo opportunità per ulteriori discipline».

 

SCORRETTEZZA

game of thrones stagione 7  2game of thrones stagione 7 2

Forse il fascismo non c' entra così tanto, se non nella mente dei commentatori politicamente corretti che da quell' epoca sembrano ossessionati, ma resta il fatto che Game of Thrones ha colpito qualcosa, ha toccato delle corde sensibili. La saga, al netto di tutto ciò che essa può avere di fantastico, fa in effetti uno sforzo non comune al fine di rappresentare un mondo tradizionale non manicheo, non favolistico, non cristallizzato in stereotipi.

 

game of thrones stagione 7  1game of thrones stagione 7 1

Il risultato è una società dura, spietata, ma anche libertaria e viziosa. Un po' come doveva essere il Medioevo reale, a differenza di quello fantastico stile Signore degli Anelli.

L' ambiguità sessuale che si presenta in alcuni personaggi non fa da trampolino ad alcuna rivendicazione di diritti, manca qualsivoglia morale consolatoria, non c' è conciliazione all' ombra dei sacrosanti valori. Insomma, è un mondo deboldrinizzato. È per questo che piace, persino ai boldriniani, che così tradiscono una sulfurea insincerità di fondo che lascia ben sperare.

game of thronesgame of thrones

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

L'OSTACOLO PIU' DURO PER GIORGIA DEI DUE MONDI E' ARRIVATO: DEVE DECIDERE SE ESSERE LA RAGAZZA PON-PON DI TRUMP O STARE AL FIANCO DELL'UNIONE EUROPEA CONTRO LE TRUMPATE - DI FRONTE AI DAZI DEL 25%, APPENA ANNUNCIATI DAL TRUMPONE, BATTERÀ FINALMENTE UN COLPO? AVRÀ MAI LA LEADERSHIP DI UN MACRON, CHE SI È DIVINCOLATO DALLA STRETTA DI MANO DI TRUMP RIBATTENDO ALLE SUE CONTINUE MENZOGNE – IN ASSENZA DI UNA DECENTE OPPOSIZIONE, L'UNICO RISCHIO CHE CORRE IL GOVERNO MELONI E' DI IMPLODERE SULLA POLITICA ESTERA, TRA FRATELLINI D’ITALIA SEMPRE PIU' MALMOSTOSI VERSO L'EUROPA E  SALVINI IN ANSIA DA PRESTAZIONE TRUMPIANA (OGGI HA INCONTRATO PAOLO ZAMPOLLI, "COMMISSARIO" DEL TYCOON GIUNTO IN ITALIA PER ASSICURARSI DELLA FEDELTA' DI GIORGIA AL VERBO "MAGA") – I "PIZZINI" DELLA SANTADECHE' E L'INSOFFERENZA VERSO LA RUSSA - L’INCAZZATURA PER L’INTERVISTA DI MARINA BERLUSCONI E L’ATTACCO DI JOHN BOLTON: “DOPO IL SALUTO NAZISTA DI BANNON, MELONI NON AVREBBE DOVUTO PARTECIPARE ALLA CPAC”

donald trump volodymyr zelensky

DAGOREPORT – A CHE PUNTO È L’ACCORDO SULLE RICCHE RISORSE MINERARIE UCRAINE TRA TRUMP E ZELENSKY? IN ALTO MARE - LA CASA BIANCA CONTINUA A FORZARE LA MANO: “SE ZELENSKY DICE CHE L'ACCORDO NON È CHIUSO, ALLORA LA SUA VISITA DI VENERDI'  A WASHINGTON È "INUTILE" - IL LEADER UCRAINO INSISTE SULLE “GARANZIE DI SICUREZZA”, VALE A DIRE: LA PRESENZA DI TRUPPE  USA AI CONFINI CON LA RUSSIA (NON BASTANO LE FORZE EUROPEE O NATO) – E SULLE ''TERRE RARE", IL TRUMPONE DOVREBBE ACCONTENTARSI DI UN FONDO GESTITO AL 50% TRA USA E UCRAINA – LA MOTOSEGA DI MUSK TAGLIA I CONSENSI: IL 70% DEGLI AMERICANI NON APPROVA L’OPERATO DI MR. TESLA, CHE NESSUNO HA VOTATO MA FA CIO' CHE VUOLE - CHE ACCORDO (D'AFFARI) HA FATTO CON TRUMP? PERCHÉ NESSUNO DENUNCIA L’ENORME CONFLITTO DI INTERESSI DI MUSK? A CAPO DEL ''DOGE'', FIRMA CONTRATTI MILIARDARI CON IL PENTAGONO...

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?