ciarrapico andreotti de benedetti berlusconi

LA “SERA DEL CIARRA” – ECCO COME IL 29 APRILE DEL '91, GRAZIE A CIARRAPICO, SI CONCLUSE LA GUERRA DI SEGRATE: DE BENEDETTI E BERLUSCONI RAGGIUNSERO L' ACCORDO CHE DOPO 500 GIORNI PORTO’ ALLA SPARTIZIONE DELLA MONDADORI - ANDREOTTI LO AVEVA SCONSIGLIATO: “NUN T' IMPICCIÀ CHE TE FAI MALE” – AGLI UOMINI DELL’INGEGNERE (PASSERA E VITTORIO RIPA DI MEANA) DISSE: "A ME PARE CHE STATE A FARE LA..."

Sergio Bocconi per il “Corriere della Sera”

ciarrapico letta confalonieri

 

Lui stesso ha ricordato così le ore all' hotel Palace di Milano, passate alla «storia» come la «sera del Ciarra». «Ah, che sera, quella sera. Le trasmissioni vennero sospese e a reti unificate alle 23 e 20 io lessi il comunicato dell' accordo, con a destra Gianni Letta e Fedele Confalonieri, a sinistra Carlo Caracciolo e l' avvocato Ripa di Meana che rappresentava De Benedetti».

ciarrapico andreotti

 

È il 29 aprile 1991 quando, sotto la «stella» di Giuseppe Ciarrapico, fedelissimo di Giulio Andreotti, l' Ingegnere e Silvio Berlusconi raggiungono l' accordo che dopo 500 giorni mette fine alla guerra di Segrate, con la spartizione della Mondadori. A De Benedetti restano Repubblica , Espresso e i quotidiani locali della Finegil, a Berlusconi libri e periodici tra cui Panorama . La vicenda, iniziata nel 1989 e arrivata a quella mediazione dopo che la magistratura romana ha annullato il lodo arbitrale che aveva dato ragione a Cir, ha poi vissuto tante altre puntate.

ciarrapico andreotti

 

In sede penale, per la corruzione di Vittorio Metta, giudice del tribunale che aveva ribaltato l' esito del lodo, e in sede civile, dove la Cassazione nel 2013 ha condannato Fininvest a versare 500 milioni a Cir.

 

Ciarrapico, qualche anno dopo la notte che gli ha dato la maggiore fama dopo quella legata ad acquisto e presidenza della Roma, ha raccontato che «ci avevano provato in tanti a metterli d' accordo. Perfino Enrico Cuccia.

giuseppe ciarrapico e silvio berlusconi

 

Nulla». Nel febbraio-marzo 1991 era andato a colazione «dall' amico Caracciolo»: «Lì trovai alcuni uomini di De Benedetti: Corrado Passera e Ripa di Meana.Dibattevano della Mondadori. Gli dissi: "A me pare che state a fare la guerra della Secchia rapita.

Eppure non mi sembra così difficile trovare la quadra"». Poche ore dopo la chiamata di De Benedetti. «Mi chiede: "Perché non ci provi tu?"».

ciarrapico caracciolo de benedetti x

 

Andreotti l' avrebbe sconsigliato: «Mi ricordo le sue parole: "Nun t' impiccià che te fai male"». E Bettino Craxi gli diceva: «Teniamo duro perché ci mollano Repubblica . Io gli rispondevo: questi non mollano». Fatti e personaggi della Prima Repubblica, dove nulla restava fuori dalla porta dei partiti-padroni. E il Ciarra, «re delle acque minerali», editore, patron di cliniche e della Roma, è stato uno degli interpreti più «colorati». E significativi.

giuseppe ciarrapico 6debenedetti, caracciolo, ciarrapicoCIARRAPICO E BERLUSCONIGIUSEPPE CIARRAPICO caracciolo_ciarrapicogiuseppe ciarrapico giuseppe ciarrapico 3giuseppe ciarrapicoGiuseppe Ciarrapico giuseppe ciarrapico 4GIUSEPPE CIARRAPICO GIUSEPPE CIARRAPICO DOMENICO GRAMAZIO ciarrapico 2GIUSEPPE CIARRAPICO CIARRAPICO AI FUNERALI DI PINO RAUTI MAURIZIO GASPARRI GIUSEPPE CIARRAPICO GIUSEPPE CIARRAPICO Giuseppe Ciarrapico Giuseppe Ciarrapico Giuseppe Ciarrapico ciarrapico 5ciarrapico andreotti

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO