1. LA NOVITÀ DELL’ESTATE NELLE SALE D’AMERICA È ‘’THE TO DO LIST’’, UN FILM TUTTO AL FEMMINILE, COSTATO QUALCHE SPICCIOLO (1,2 MILIONI $) IN CUI SI RACCONTA LA STORIA DI UNA TEENAGER CHE SCEGLIE DI PERDERE LA VERGINITÀ NON PER AMORE O PER QUALCHE COINVOLGIMENTO EMOTIVO MA PER CONOSCERE MEGLIO IL PROPRIO CORPO 2. SE IL ‘’NEW YORK TIMES’’ PROMUOVE LA COMMEDIA DI ESORDIO DELLA REGISTA MAGGIE CAREY, IL ‘’VILLAGE VOICE’’ LO CONSIDERA UNA NUOVA TAPPA DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE PERCHÉ ‘’A DIFFERENZA DI ALTRI PROTAGONISTI FEMMINILI IN PRECEDENTI COMMEDIE A SFONDO SESSUALE PER BRANDY IL SESSO È UNA SCELTA DIRETTA, QUALCOSA CHE LEI OFFRE E RIFIUTA IN BASE AD UN’AGENDA CHE È SOLAMENTE SUA” 3. MA C’È CHI CRITICA TALE ASPETTO, COME FA IL ‘’NEWSDAY’’, TACCIANDOLO DI PORTARE AD UNA ‘’FALSA COMMEDIA FEMMINISTA VOLGARE, CINICA E RARAMENTE DIVERTENTE’’

‘'THE TO DO LIST'' - TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=jxKyDxthvOI

Maurizio Molinari per "la Stampa"

La novità dell'estate nelle sale d'America è un film tutto al femminile in cui si racconta la storia di una teenager che sceglie di perdere la verginità non per amore ma per conoscere meglio il proprio corpo. The To Do List è la commedia del debutto per Maggie Carey che si affida a Aubrey Plaza per interpretare il personaggio di Brandy Klark, una ragazza come tante altre cresciute nell'entroterra americano che affronta il college con una «To Do List» - una lista di cose da fare che descrive il debutto nel mondo dell'indipendenza personale e include anche la scoperta del sesso.

La critica lo promuove perchè «dopo tanti film di uomini per uomini si tratta di una commedia sul sesso a sfondo femminile, fatta da donne per donne» scrive Salon.com, mentre per il New York Times il merito dell'autrice e regista è di portare sullo schermo come una ragazza qualsiasi sia intenta ad affrontare «le cose che non si imparano dai libri».

Il Village Voice si spinge fino a identificarlo in una nuova tappa dell'emancipazione femminile perché «a differenza di altri protagonisti femminili in precedenti commedie a sfondo sessuale per Brandy il sesso è una scelta diretta, qualcosa che lei offre e rifiuta in base ad un'agenda che è solamente sua». Ma c'è chi critica tale aspetto, come fa il Newsday, tacciandolo di portare ad una «falsa commedia femminista volgare, cinica e raramente divertente».

Nel weekend del debutto - le proiezioni sono iniziate venerdì - a prevalere nella critica e nel pubblico è stato comunque l'interesse per l'opportunità di entrare nel mondo delle ragazze adolescenti, lasciando per una volta in secondo piano i coetanei maschi sulle cui prime volte Hollywood si è cimentata assai spesso.

Nel film prevalgono i volti femminili che si sovrappongono nel descrivere l'approccio di diverse generazioni al sesso: la madre di Brandy parla degli accoppiamenti fra uccellini e api, la sorella maggiore racconta le scappatelle e le amiche del cuore si scambiano le esperienze più bizzarre fatte con i rispettivi partner.

Gli uomini restano quasi sempre confinati sullo sfondo della narrazione: il padre di Brandy è un conservatore impacciato davanti alle figlie, gli amici del college hanno profili marginali ed anche il ragazzo che lei sceglie per perdere la verginità - perché le piace fisicamente finisce per avere un'identità soprattutto a seguito delle scelte che lei fa o rifiuta di fare.

Chi vede il film prova la sensazione di entrare in un approccio femminile al sesso assai inconsueto: non nasce da scelte d'amore o di passione bensì dalla razionalità di una ragazza determinata alla scoperta del proprio corpo attraverso un percorso nel quale non evita alcuna esperienza sexy o meno sexy - ma senza mai dimostrare un particolare coinvolgimento emotivo.

L'humor sta nella sequenza di un racconto fatto di passi falsi, errori, contraddizioni, sorprese e scoperte come spesso avviene per gli adolescenti. Ambientato nel 1993, quando i computer sono ancora agli inizi, i cellulari non dominano e la moda degli hook-up - incontri sessuali casuali - ancora non dilagava nei college, The To Do List porta al centro del racconto il desiderio di una ragazza di scoprire cosa significa e comporta, concretamente, per lei, perdere la verginità.

Ed è questo dialogo con se stessa, a volte aspro ed autocritico, che fa emergere nella critica l'ipotesi del debutto di un nuovo tipo di commedie al femminile da parte di Maggie Carey. Il tutto per una spesa di produzione di 1,2 milioni di dollari che, per gli standard di Hollywood, equivale a pochi spiccioli.

 

to do list aubrey plaza jpegThe To Do List Poster the to do list red band trailer movies THE TO DO LIST One Sheet The To Do List Image the to do list The To Do List

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...