vittorio sgarbi in ospedale

SELFIE SGARBISSIMO - QUARANTA MINUTI D’INTERVENTO DI ANGIO-PLASTICA, SENZA ANESTESIA. QUANDO TUTTO È FINITO SGARBI HA CHIESTO: “ORA POSSO ANDARE VIA? HO MILLE IMPEGNI” - SGARBI HA INFORMATO SUBITO TUTTI SU FACEBOOK, POI HA POSTATO UN VIDEO, CON ANCORA I TUBICINI AL NASO - ''GRILLO MI HA MANDATO UN MESSAGGIO: “LE CAPRE SONO PREOCCUPATE”

VIDEO DI SGARBI DAL LETTO DI OSPEDALE

 

 

 

1. SGARBI, IL BRODO DI CAPPONE E LA PRIMA LITE CON GLI INFERMIERI CHE LO SVEGLIANO

Riccardo Bruno per www.corriere.it

 

vittorio sgarbi in ospedale  3vittorio sgarbi in ospedale 3

Quando stamattina gli infermieri hanno bussato per i prelievi del sangue, Vittorio Sgarbi non l’ha presa bene. Dormiva profondamente, dopo 48 ore a occhi aperti, un’ischemia nella notte tra mercoledì e giovedì, e una attività frenetica, smorzata ma non troppo dopo l’intervento di angioplastica al Policlinico di Modena. «Lasciatemi stare – ha bofonchiato – i prelievi li facciamo dopo». E si è rimesso sotto le coperte.

 

 

IL BRODO DI CAPPONE

La sua prima notte nella stanza della terapia intensiva del reparto di cardiologia del Policlinico emiliano è passata bene. Anzi benissimo, grazie a Guido, l’autista che chiamando il 118 e portandolo di corsa al Pronto Soccorso gli ha salvato la vita. Ieri a mezzanotte Guido è uscito per cercare qualcosa da mangiare. «Ho fame» gli ha detto il 63ennne critico ed ex sottosegretario.

 

La cucina del Policlinico a quell’ora era ovviamente chiusa, così il suo collaboratore, dopo il via libera dei medici, è andato a cercare un ristorante aperto ed è riuscito a rimediare un ottimo brodo di cappone (senza cappelletti) che il paziente ha gradito moltissimo. Insomma, una scelta azzeccata quella di dirottare l’auto su Modena, non solo per la struttura cardiologica del Policlinico, centro all’avanguardia in Italia, ma anche per le eccellenze gastronomiche.

 

NUOVO INTERVENTO

vittorio sgarbi in ospedale  2vittorio sgarbi in ospedale 2

Sgarbi ha voglia di riprendere la sua attività a pieno regime. Anche a tavola. Ieri tra le decine di telefonate è arrivata anche quella di uno chef stellato, a cui ha già dato appuntamento a Venezia per i primi dell’anno. Ha continuato a organizzare incontri e a lavorare, come se nulla fosse successo, dal letto del Policlinico.

 

E così stasera apparirà in video nella trasmissione “Virus”, parlando di fede e misericordia, intervento registrato ieri tra un controllo e un elettrocadiordiogramma. Un monitoraggio costante che ha consentito ai medici di scoprire un’altra coronaria a rischio, che richiederà un nuovo piccolo intervento lunedì mattina. Quindi, dopo un paio di giorni di convalescenza, dovrebbe essere dimesso.

 

LA VISITA DEI FIGLI

Oltre alle telefonate, tante le visite. A partire dai figli riconosciuti (o attribuitigli dai giudici), frutto della sua pirotecnica vita sentimentale. Ieri è stata la volta di Carlo, oggi dovrebbe arrivare da Tirana Alba, figlia di una cantante lirica albanese.


Il figlio Carlo entra in stanza e lo prende in giro: «Dillo che è una sceneggiata». Papà Vittorio Sgarbi risponde scherzando anche lui, ma sa che in fondo è la verità: «Se continuavano a viaggiare in auto, sarei morto a Roncobilaccio». Mezz’ora in più poteva essere l’ultima per il critico d’arte, 63 anni, ex deputato, ex sotto-segretario, polemista e provocatore sempre, anche sul letto del reparto di terapia intensiva del Policlinico di Modena.

vittorio sgarbi in ospedale  1vittorio sgarbi in ospedale 1

 

«Sono un Pino Daniele mancato» dice. Stava viaggiando nella notte da Brescia a Roma. «Ho sentito un dolore forte al petto e al braccio. Non passava, ho pensato che era meglio farsi controllare subito». È arrivato al Pronto soccorso alle 4 del mattino. La diagnosi: ischemia del cuore. Subito è stata allertata l’equipe del Laboratorio di emodinamica del Policlinico. Quaranta minuti d’intervento di angio-plastica, senza anestesia.

 

Quando tutto è finito Sgarbi ha chiesto: «Ora posso andare via? Ho mille impegni». I medici per tutto il giorno hanno fatto fatica a tenerlo tranquillo. «Quello che colpisce è il suo dinamismo» dice il professore Giuseppe Boriani, direttore del reparto di cardiologia.

 

Sgarbi ha informato subito tutti su Facebook, poi ha postato un video, con ancora i tubicini al naso: «Ero vicino alla morte e non ne avevo consapevolezza. Capre, sono ancora qui». Si è fatto portare una decina di libri («Dovrò stare qui qualche giorno, lunedì mi faranno un altro piccolo intervento»), e la mazzetta di giornali.

 

Ha scritto un articolo per un settimanale sul pittore Scarsellino, e registrato un intervento per la trasmissione «Virus», che andrà in onda oggi. Hanno provato a togliergli il cellulare, impossibile. In un quarto d’ora telefonano in ordine: uno chef stellato, un anziano monsignore, un ex governatore della Sicilia, la figlia Alba che arriverà oggi dall’Albania.

 

«Mi hanno chiamato anche Bossi e Berlusconi. E Grillo mi ha mandato un messaggio: “Le capre sono preoccupate”». Non si ferma mai. «I medici mi hanno detto che dopo l’intervento ho un cuore fortissimo, un grande cuore». La compagna lo guarda: «Speriamo». E lui, ghignando: «Senza dubbio». 

 

 

2. LINGUA LUNGA, PELLE DURA: SGARBI OPERATO AL CUORE

Luigi Mascheroni per “il Giornale

 

vittorio sgarbi all arrivo al convegno dell assolattevittorio sgarbi all arrivo al convegno dell assolatte

Ieri mattina, quando ho saputo cos' era successo a Vittorio Sgarbi, gli ho mandato un Sms: «Sono felicissimo tu stia bene, anche se ti avrei fatto un coccodrillo sontuoso...». Qualche ora dopo mi ha risposto con una parolaccia. Ho capito che il peggio era passato.


Abituato a passare attraverso tutto il peggio che la vita quotidiana può riservare a chi non ha proprio nulla di abitudinario - corse da una parte all' altra dell' Italia, migliaia di chilometri macinati in macchina, fusi orari, pasti irregolari, appuntamenti a catena, ore di sonno al limite, maratone oratorie, sfuriate epiche, notti corsare, corse folli e abbuffate di cibo, letture, mostre, sesso e televisione - Vittorio Sgarbi ha passato un' esistenza tutta d' un fiato. È naturale che ieri ne sia rimasto senza, per un attimo.

SGARBI ORIGINE DEL MONDOSGARBI ORIGINE DEL MONDO


Affetto da dromomania ossessivo-compulsiva che lo porta a scappare da un luogo all' altro nel minor tempo possibile e senza alcuna meta prestabilita se non un posto abbastanza lontano da quello in cui si trova, il Professore ha imparato da se stesso - e insegnato a chi lo circonda - a non rimanere mai fermo.

 

«Se dovessi farlo per più di un' ora incomincerei a pensare alla morte, e la cosa mi ucciderebbe», mi ha confessato una volta. Ieri, per una manciata di minuti, è stata la morte a pensare a lui. Cuore matto e lingua lunga, non ha smesso di agitarsi neppure di fronte a lei. Coraggioso, sfrontato e insopportabile. Come sempre.

sgarbi mutandesgarbi mutande


A dodici ore di distanza dal ricovero aveva già, nell' ordine: parlato a un quotidiano, postato un insulto (amichevole) su Facebook, diffuso un comunicato stampa attraverso il fedele e infaticabile Nino Ippolito, radunato la sua corte al Policlinico di Modena, rilasciato un' intervista via smartphone al Tg1, fatto girare il video su WhatsApp.

 

vittorio sgarbi maurizio costanzo showvittorio sgarbi maurizio costanzo show

Intubato e in camice a pois. Non avremmo voluto essere nel camice dei medici. A mezz' ora dalla morte e una vita in perenne ritardo, Sgarbi non riesce a stare zitto nemmeno in terapia intensiva. Meglio così per lui, peggio per noi. Speriamo soltanto si rimetta in fretta.
Domani, tra tutte le altre cose da fare, ci deve mandare un pezzo.
 

januaria piromallo vittorio sgarbi federica balestra minnie bormioli e generoso di meo jpegjanuaria piromallo vittorio sgarbi federica balestra minnie bormioli e generoso di meo jpegsgarbi osserva le opere jpegsgarbi osserva le opere jpegSGARBI-BLOB SGARBI-BLOB

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…