randi ingerman

“SOFFRO DA ANNI DI EPILESSIA, LA MIA EX LEGALE SE NE È APPROFITTATA” – RANDI INGERMAN SPIEGA CHE LA SUA AVVOCATA (CHE ORA DEVE RISPONDERE DI PATROCINIO INFEDELE E FALSO) LE MOSTRAVA PRESUNTI DOCUMENTI CONTRAFFATTI CON FIRME FALSE DI MAGISTRATI. AVEVO LA CERTEZZA DI DISPORRE DEL DENARO DELLE CAUSE VINTE. E MI COMPORTAVO DI CONSEGUENZA. MA NON ERA VERO NULLA" – POI RACCONTA IL SUO DRAMMA: DOPO 2 LUTTI SONO IMPAZZITA. DA ANNI CONVIVO CON L'EPILESSIA, UNA MALATTIA  INVALIDANTE E IN PIÙ ASSUMO CANNABIS LEGGERA PER CERCARE DI…”

Da corriere.it

 

randi ingerman 5

Randi Ingerman torna sulla vicenda che l'ha vista al centro della cronaca in questi giorni. La modella, attrice e showgirl americana naturalizzata italiana, come raccontato sul Corriere della Sera da Luigi Ferrarella, sarebbe stata ingannata più volte dalla sua avvocata, Serena Grassi. Che le ha fatto credere, anche creando «provvedimenti giurisdizionali falsi», di aver avviato o addirittura vinto alcune cause, che in realtà o non esistevano o erano state perse.

 

A Grassi sono ora contestate le ipotesi di patrocinio infedele e di falso per avere arrecato danno alla sua assistita. All'avvocato, racconta oggi Ingerman in una intervista al quotidiano Il Giornale, l'attrice si era rivolta in un periodo in cui attraversava difficoltà economiche legate a una temporanea disoccupazione. Ingerman da anni soffre di «improvvise crisi epilettiche», come aveva già rivelato nel novembre 2023 a «Verissimo», il talk-show condotto da Silvia Toffanin su Canale 5, che sono anche state la causa, afferma, dell'interruzione della sua carriera professionale.

 

Un grave problema di salute scatenato, ricorda l'attrice nell'intervista, «da due lutti terribili»: la morte della figlia del fratello, appena nata: «Veniva allattata – ha spiegato l'attrice – ma probabilmente per l'assunzione di pesanti farmaci da parte della madre, mia nipote ha smesso di respirare. Due anni dopo ho perso mio fratello per overdose di antidepressivi. Sono praticamente impazzita».

 

randi ingerman 3

Convivere con l'epilessia, una malattia «completamente invalidante», è di per sé già difficilissimo. Per di più Ingerman, racconta al Giornale, rientra «nel trenta per cento delle persone farmaco-resistenti: assumo cannabis leggera per cercare di contenere gli attacchi, ma non c'è nulla che possa evitarli». Una «vulnerabilità» di cui Grassi ha approfittato nel tempo per avvicinarsi sempre più all'attrice e modella, che oggi la accusa di «avermi prospettato un risarcimento del valore di 227 mila euro, di avermi fatto credere  di avere vinto un ricorso contro l'Inps e di aver trascinato in giudizio una clinica».

 

randi ingerman

Tutto inventato. «Non era vero nulla» afferma l'attrice. «Alcune cause erano state inventate ma perse. La cosa grave è stata quella di avermi mostrato presunti documenti contraffatti con firme false di magistrati». In più, aggiunge Ingerman, oggi impegnata nel programma «Naked. Mettersi a nudo», dedicato alla salute mentale, «io avevo la certezza di disporre del denaro delle cause vinte. E mi comportavo di conseguenza».

randi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingerman

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…