soumahoro specialista nel fango - vignetta di de marco alluvione emilia romagna stivali

SOUMAHORO, “LO SMEMORATO SERIALE” – L’IDENTIKIT DELL’EX PAPA NERO DELLA SINISTRA (LANCIATO DAL DUPLEX ZORO-DAMILANO) FATTO DAI GIUDICI DELLA CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA: NELLA CONTESTAZIONE SULLE RENDICONTAZIONI DELLE SPESE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL DEPUTATO CON GLI STIVALI, CI SONO “5 ANOMALIE” - LA GIUNTA ATTENDE IL TRIBUNALE PRIMA DI AVVIARE LA DECADENZA DA PARLAMENTARE - IL CENTRODESTRA È PRONTO A CHIEDERE CHE VENGA APERTA UN’INCHIESTA…

IL CENTRODESTRA VA ALL’ATTACCO

Alessandro Gonzato per liberoquotidiano.it - Estratti

 

soumahoro

Dalla Giunta delle elezioni alla Procura il passo potrebbe essere breve. Il centrodestra è pronto a chiedere che sui rendiconti elettorali di Aboubakar Soumahoro venga aperta un’inchiesta. Al deputato eletto con Verdi e Sinistra, e passato al gruppo Misto dopo lo scoppio dell’indagine sulle cooperative che riguarda moglie e suocera, la Corte d’Appello di Bologna contesta - questa la sintesi- «scarsa trasparenza sulle fonti di finanziamento, essendosi completamente sottratto a ogni controllo sulla provenienza e sulla stessa entità dei contributi ricevuti».

 

(...)

LE CINQUE ANOMALIE DI SOUMAHORO E PER LE TOGHE È UNO «SMEMORATO SERIALE»

Pasquale Napolitano per il Giornale - Estratti

 

Uno «smemorato seriale»: è l’identikit che i giudici della Corte di Appello di Bologna fanno del deputato Aboubakar Soumahoro nella contestazione, inviata alla Camera dei deputati, sulle rendicontazioni delle spese per l’ultima campagna elettorale per le Politiche nell'anno 2022. Le «amnesie» dell’idolo della sinistra sono numerose.

soumahoro contestazioni corte appello bologna

 

E singolari secondo quanto scrivono i giudici – appaiono anche le giustificazioni fornite da Soumahoro. I magistrati mettono in fila tutte i «vuoti» di «memoria». E di legge. Primo: il parlamentare dimentica di attivare un conto corrente per la raccolta di eventuali fondi per la campagna elettorale. Eppure la legge lo impone. È chiaro. Ma Soumahoro lo dimentica.

 

Secondo: il deputato ignora l'obbligo di fornire alla Corte di Appello il nominativo del mandatario elettorale, figura chiave in una campagna elettorale. Lo farà solo nel gennaio 2023, ad elezioni concluse. Un vero e proprio record.

 

Terzo: alla fine della competizione elettorale nella documentazione consegnata alla Corte dei Conti manca l’estratto conto dal quale è possibile evincere entrate e uscite delle spese elettorali. Soumahoro depositerà una semplice lista movimenti. Dimenticando cosa, invece, richiede la normativa.

soumahoro contestazioni corte appello bologna

 

Quarto: le operazioni registrate nella lista movimenti non sono accompagnate dalle fatture che devono certificare eventuali spese elettorali. Ed infine la quinta amnesia: il rendiconto della campagna elettorale sarà presentato solo il 24 gennaio del 2023, oltre i 90 giorni, previsti dalla legge, dalla data della proclamazione che era avvenuta il 10 ottobre 2022.

 

Tante amnesie e vuoti di memoria che hanno spinto la Corte di Appello di Bologna ad emettere, per ora, una sanzione economica nei confronti del deputato pari a 40mila euro. Ma il vero rischio è la decadenza dalla carica.

 

ABOUBAKAR SOUMAHORO

Su questo punto la giunta per le elezioni di Montecitorio ha avviato l’istruttoria. 

 

(...) L’orientamento che trapela – secondo quanto apprende il Giornale – sarebbe quello di «salvare» Soumahoro dalla decadenza. La giunta vorrebbe attendere l’esito del contenzioso al Tribunale di Bologna, che per ora è ancora al primo grado di giudizio, prima di adottare un’eventuale decisione nei confronti del deputato di sinistra. Un esponente di Fi della commissione scherza: «Da buoni garantisti, non condanniamo nessuno. A parti invertite sarebbe scattata la ghigliottina».

 

SOUMAHORO SPECIALISTA NEL FANGO - VIGNETTA DI DE MARCOIL GUITTO CON GLI STIVALI - ABOUBAKAR SOUMAHORO BY DEMARCO

 

ABOUBAKAR SOUMAHORO - MEME BY EMILIANO CARLI meme su daniela santanche aboubakar soumahoro by osho

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…